4.11.2006

 

Proprio come in Florida.


Ho letto questa dichiarazione di maroni, ieri notte e mi è venuto un conato di vomito. L’avrà detto con ironia o con cinismo? E’ inutile ripercorrere le perplessità del voto elettronico, che pare proprio non aver funzionato, dal momento che proprio quei voti sono stati gli ultimi ad arrivare, o forse ha funzionato benissimo, avendo gettato il paese nel caos più assoluto. Non sta a me dirlo, anche se io, una volta tanto darei retta al “centravanti” di Arcore. RICONTIAMO I VOTI.
Non è questo però, quello che mi preoccupa, semmai l’ignoranza conclamata, e devo ammettere che sebbene questo male colpisca più la destra, anche la sinistra non ne è immune; ovviamente mi riferisco ai tifosi della politica, che forse avrebbero preferito votare con un SMS anziché fare la fatica di recarsi alle urne.
Che desolazione quest’Italia, incapace di comprendere come un esito di questo tipo non porterà nessun giovamento al paese.
Ho letto molti commenti a caldo ieri, non quelli dei politici “giocatori della partita” ma dei “tifosi” e non ho trovato nulla da ridere, nulla che mi inducesse a festeggiare e nemmeno niente che potesse in qualche modo restituirmi un minimo di serena speranza.
Gente contenta della vittoria risicata, da una parte, perché è comunque vittoria, dall’altra perché non è poi così vittoria. La finale del grande fratello è andata in onda a reti unificate, dove tra pettegolezzi e accuse tutti avevano vinto, nessuno aveva perso; l’idiozia bipartisan. “Sì, ma rispetto al 2001 siamo cresciuti!” Questa è stata l’affermazione più gettonata durante il reality show.
Loro hanno vinto tutti, noi in egualmente abbiamo perso, tutti.
La vittoria sarebbe stata quella di un italiano consapevole e non trascinato nella pochezza di una campagna elettorale distante dal bisogno reale.
Un paese che attende con ansia il voto degli italiani all’estero, e io che un tempo pensavo fosse l’ennesima idiozia oggi devo solo sperare che la stampa deberlusconizzata, abbia fatto il suo dovere raccontando l’Italia reale, la povera Italia lasciata da alcuni che nemmeno pensano di poterci un giorno tornare, e che comunque faranno meglio di noi il nostro dovere.
C’è un altro fenomeno da registrare, ovvero quello che da ieri sera si fa sempre più strada nell’analisi del voto: la questione settentrionale. Pare che colpa della sinistra sia stata quella di non aver dato il giusto peso ad un paese capitalista che vede minacciati i propri interessi. Di fronte a questa bestemmia, non mi resta che ritirarmi in buon ordine. Per me saranno giorni di dura riflessione, devo decidere se lasciare la politica e dedicarmi alla cucina e alle piante, con la cura delle begonie e degli innesti delle rose, o riprendere a fare politica, ma quella vera, quella che ho sempre fatto e che poi per forza di cose ho dovuto abbandonare, non provando interesse alcuno per le partite di pallone ed i reality show.
Che triste quest’Italia.
Rita Pani (CHE SPERAVA DI NON DOVER PIU’ ESSERE APOLIDE … invece…)

Comments:
il parallelo con la florida è stato tirato in ballo molte volte ieri sera: in quel momento ho spento la tv perché ho avuto paura di quello che sarebbe successo di lì a poco.
all'estero, dove la pressione dei media berlusconiani è mitigata da un giornalismo quanto meno serio, chi ha votato aveva molto più chiara la situazione italiana e la sua necessità di cambiamento.

io, però, ho paura che non cambierà un cazzo fino a quando gli italiani saranno più interessati al grande fratello che al resto...
 
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