3.23.2006

 

Lo sfrangiatore di Arcore

E’ scontro su Violante, perché non si può dire mafia, durante la campagna elettorale. Almeno così mi pare di aver capito. La solfa è pressappoco la stessa di sempre, addirittura quella espressa da Totò Riina in un’aula bunker di tribunale: “ Sono quelli Violanti, Caselle…Giudice comuniste”.
Non si può ricordare l’anima di Vittorio Managano, perché sarebbe sleale, un’operazione a dir poco criminale, che tende ad avvelenare il clima in campagna elettorale.
Certo, in un paese normale sarebbe diverso, perché essere anche solo sospettati di avere connivenze mafiose, precluderebbe ogni strada per ricoprire una carica pubblica.
Il datore di lavoro dello stalliere di Arcore è stato per cinque anni il presidente del consiglio, e c’è ancora chi giura sul suo onore sull’onorabilità di altri personaggi, dell’utri per esempio, condannato a 9 anni di galera.
Ci torno spesso su questi 9 anni, probabilmente perché ho una mente semplice con retaggi insormontabili, che mi portano a pensare che “i cattivi” debbano stare in galera.
Ma potrò dirlo? Non verrò accusata di fare parte della sinistra forcaiola? Resterò col dubbio. Intanto il processo di morattizzazione della scuola e della lingua italiana procede nel suo processo di deterioramento, coadiuvato dalle dichiarazioni ormai imperscrutabili dello sfrangiatore di Arcore.
“Sinistra squadrista”.
Un tempo andavano in voga i dizionari della lingua italiana, per i più giovani, erano dei libroni nei quali erano elencate le parole in ordine alfabetico ed accanto, si trovava il suo significato letterale; io conservo uno di questi cimeli e alla voce squadrista ho trovato: agg., s.m. e f. TS stor., che, chi apparteneva a una squadra d’azione fascista.
Qualcuno abbia il buon senso di dirlo allo sfrangiatore. Sfrangiatore non è presente nel librone delle parole, dizionario, è un neologismo da me coniato: agg, s.m. colui che sfrangia i testicoli.
Sì qualcuno si prenda la briga di andare a raccontare allo sfrangiatore, dicevo, che la gente è stanca e che vedere tanti giovani intenti a gridare “Mangano” rafforza noi, quasi certi di aver perso l’unica battaglia che invece vale la pena continuare… Liberarci di lui e di questo governo e pretendere che ci venga restituita la dignità di cittadini liberi.

Rita Pani (APOLIDE)

Comments:
per questa "storia" di mangano è stato fatto fuori un giudice (borsellino), e non potendo fare altrettanto con luttazzi e travaglio (altrimenti sarebbe nato un nuovo caso pecorelli) questi sono stati allontanati dalla televisione senza alcuna motivazione valida, se non quella di aver riportato i verbali pubblici di un processo! veramente una colpa imperdonabile...

caterina caselli cantava: "la verità ti fa male..."
 
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