3.30.2006

 

APPELLO CONTRO LO SCRUTINIO ELETTRONICO

All'avvicinarsi della data delle elezioni politiche del 9-10 aprile, cresce la preoccupazione dei lavoratori, dei giovani e di tutti i democratici per i possibili brogli elettorali che possono derivare dallo scrutinio elettronico voluto in tutta fretta dal governo Berlusconi. I fatti finora accertati e le polemiche di queste ultime settimane
mostrano un quadro poco rassicurante e piuttosto inquietante. Tale è la dichiarazione di Berlusconi del 12 marzo scorso quando dice" I brogli rientrano nella professionalità e nella storia della sinistra" e i 121
mila "Legionari azzurri", militanti di Forza Italia, coordinati da Cesare Previti, verranno mandati come nuovi "Testimoni di Geova" in tutti i seggi elettorali a "controllare" ed eventualmente "redimere" le anime che votano per il centrosinistra. Vediamo i fatti:
1) con procedura d'urgenza il 3 gennaio 2006 il governo ha varato un decreto legge che istituisce lo scrutinio elettronico, pericoloso e incontrollabile, per le elezioni politiche del 9-10 aprile 2006;
2) tutto il sistema, riguardante quattro regioni ( Liguria, Lazio, Puglia e Sardegna), è gestito dal ministro Stanca, il quale le ha scelte in quanto caratterizzate dai risultati elettorali più incerti, quindi più facilmente manovrabili;
3) la gestione tecnica e le rilevazioni informatiche del sistema sono affidate a tre società private: la Telecom Italia e le due multinazionali statunitense, la Eds e la Accenture. La Eds è il colosso di gestione dati fondato da Ross Perot, il miliardario americano che in passato tentò di conquistare la Casa Bianca come candidato indipendente, la Accenture è il nuovo nome assunto dalla Andersen Consulting, dopo essere stata coinvolta nello scandalo Enron. Fattura 14 miliardi di dollari con le commesse del governo americano di G.Bush. Ha sede fiscale nelle isole Bermuda;
4) a tutt'oggi permane il buio totale su come verranno scelti, e con quali criteri, i 18 mila operatori informatici che faranno lo scrutinio elettronico, i quali saranno forniti da un'altra azienda, la Ajilon, che fa parte della multinazionale Adecco;
5) nella più completa segretezza, senza informazione e in assenza di un confronto nel Parlamento e nel paese, questo scrutinio elettronico, nelle quattro regioni, sottrarrebbe alle sedi istituzionali deputate, come comuni, prefetture e ministero degli interni, le delicate oper

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