2.27.2006

 

Il mondo è testimone

Purtroppo non ho assistito al grande spettacolo della chiusura dei giochi olimpici; peccato. Ho perso il gaudio della bordata di fischi che hanno salutato l’arrivo in tribuna di Gesù di Arcore.
Come sempre ho cercato tra i giornali on line ed è stata una bella esperienza, perché la quantità dei fischi sta nelle orecchie di chi ascolta, e poco importa che l’evento sia stato trasmesso in diretta ed in mondovisione. Si va dalla bordata dell’Unità alla buona dose di Repubblica; sono soltanto “qualche” per altri giornali di proprietà del Mosè di Arcore, mentre miracolosamente, i fischi spariscono sulla testata del Tgcom e si trasformano in un servizio sulla giovane pornostar della scuderia Schicchi che mostra le sue grazie ed un cartello con su scritto “mi consenta”.
Come dicevo, però, stavolta non potranno censurare nulla, perché vi è tutto il mondo testimone.
A proposito di mondo, il vostro premier oggi è partito per l’America (in Sardegna si dice s’andar’e su troddiu) dove terrà uno spottone ad uso e consumo degli elettori d’oltre oceano, ed incontrerà il suo amico guerrafondaio. Fu interessante anche il suo ultimo viaggio in America, quando tentò di condizionare gli elettori, insinuando che il governo americano sarebbe stato preoccupato per una eventuale vittoria della sinistra; fu godibile vederlo saltare come una scimmietta ammaestrata mentre cercava di “smentirsi, correggersi o fraintendersi” accusando Zucconi di essere un becero comunista assoldato da Stalin in persona. Aspettiamo di sentire, prendiamo nota, come sempre.
Mai come quest’anno è importante andare in tour all’estero, infatti anche gli italiani emigrati da generazioni potranno esprimere la loro preferenza elettorale e per questo si è puntato su nomi di alta levatura da candidare per tutelare gli interessi, dei nostri compatrioti. Un esempio per tutti è Rita Pavone, candidata nella lista fascista di Tremaglia in America Latina.
Non vi pare una cosa seria? Fa nulla. Rassegnatevi, perché è così che gira.
D’altronde in un’epoca di bipolarismo, con candidati unici, ma a tridente, e con la regola del 4, 4, 2 o di protezione delle fasce, sono 174 i simboli elettorali presentati al Viminale. 100 sembrano essere di socialisti, vanno da quelli di craxi a quelli uniti ai democristiani che però non sono i democristiani della nuova democrazia cristiana, e non sono nemmeno i socialisti, del salmone, ma quelli del garofano, che si differenziano da quelli della rosa soltanto per spine e profumo. Se vi sembra troppo difficile comprendere, allora siete messi meglio di me, che credevo fosse solo l’ennesima cazzata.
A proposito di cazzate, non so se avete letto il programma della cdl in versione integrale. Se non l’avete ancora fatto, vi consiglio di affettarvi. E’ un pezzo di inaspettata comicità, scritto bello grande, con ampia spaziatura, e dedicato all’elettore medio, ovvero un bambino di 11 anni e nemmeno tanto intelligente. Dotato di errori grammaticali e un numero considerevole di neologismi. Da segnalare la parte conclusiva, che odora di catastrofe: “Questo programma completa e qualifica quanto è stato realizzato nella passata legislatura, consolidandone i risultati e rendendo irreversibile la trasformazione e la modernizzazione del Paese”. Non lasciatevi spaventare da quel terrificante “irreversibile”.
Prepariamoci a vivere qualche giorno di tregua, inizia il Festival di San Remo e quindi i problemi dell’Italia verranno accantonati almeno per un po’; non mi riferisco agli scioperi non segnalati (oggi i mezzi pubblici, per esempio) alle varie crisi d’Italia, ai fascisti che imperversano liberi, manifestano a braccio teso nelle strade d’Italia, mettono molotov nei centri sociali, senza che nessuno ne dia notizia, ma al grande dilemma: “si terrà o no il dibattito tra Prodi e Napoleone?”
Io me ne torno per qualche giorno a casa, se farà bel tempo eviterò accuratamente di leggere i giornali, ma opterò per il nuovo libro di Umberto Eco “A passo di Gambero” seduta in riva al mare …

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Da alcune indiscrezioni trapelate da ambienti vicini all'entourage del premier, si apprende che durante l'incontro con Bush, Berlusconi gli svelerà di essere, in realtà, Cristoforo Colombo.
 
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