1.26.2006

 

Tèssera s. f.

Nel mosaico, ciascuno dei piccoli pezzi cubici di legno, di marmo o di altro materiale di vario colore, che lo compongono, e più specificamente detti tessere musive

oggi, com., cartoncino di forma rettangolare, oppure libretto, con varie indicazioni e talvolta anche con fotografia della persona a cui è intestato e che può servire come documento di riconoscimento o attestare diritti particolari.

Leggo su Repubblica che oggi una sorta di mosaico è andato in onda sugli schermi di Canale 5, quando la tessera 1819 ha incontrato la tessera 1816. Esattamente il giorno dopo le dichiarazioni della tessera 1621, la quale affermava di essere pronto a sostenere la rielezione della 1816 a capo del governo.
Troppo sibillino?
Allora mettiamola così: non si arresta l’orda degli affiliati alla loggia massonica P2. Continuano le apparizioni del monopolista di Arcore in tutte le TV, ad elargire perle di pirla a tutti coloro che hanno il fegato di starlo a sentire. Ieri su Sky, oggi ancora su Canale 5 di prima mattina, a far rimpiangere ai malcapitati d’essersi svegliati, o ad imbonire anziani lasciati soli davanti alla TV.
Per chi fosse indietro con i compiti di storia, mi corre l’obbligo di ricordare che la tessera 1621 è quella appartenuta al massone, trafficante d’armi, corruttore, assassino impunito vittorio emanuele di savoia, che appunto ha annunciato insieme a sua moglie di sostenere la candidatura del suo fratello di loggia. Nel caso foste veramente indietro col programma, vi faciliterò ricordandovi che il nobile nullafacente s’è procurato da vivere negli anni, vendendo armi ed elicotteri da guerra (AGUSTA) allo Scià di Persia che poi provvedeva a rifornire paesi come la Giordania, il Sudafrica, Singapore, Taiwan e la Malesia. Le sue intermediazioni finanziarie ebbero un incremento quando stipulò una sorta di Sacra Alleanza con Craxi e i craxisti, finendo dopo nelle mire di quello che fu Mani Pulite. Da qui in poi, spero che abbiate a mente la storia o davvero rischiereste di essere bocciati ad un altro decennio di governo malavitoso berlusconiano, senza possibilità di recupero a Settembre. Anche per ciò che concerne l’assassinio impunito del giovane turista tedesco all’isola di Cavallo, spero siate pronti come pure delle nefandezze dei trascorsi piduistici del Re imbecille, lo stesso che in procinto di rientrare in Italia con salvacondotto firmato dal 1816, fu preso da convulsioni negando di riconoscere la Repubblica. Tra le tante colpe dell’aspirante Re è da segnalare quella di aver generato un successore imbecille quanto lui.
Tornando al massone di Arcore e alla sua fabbrica di perle di pirla, ormai abbastanza da realizzarne un giro collo, ne trovo una esilarante ed inquietante allo stesso tempo, ovvero quella secondo cui il declino economico dell’Italia sarebbe colpa del buco di bilancio del precedente governo della sinistra.
Che ci crediate o no, questa è una tesi che qualcuno riesce a sposare e fare sua, non so se si tratti dei mercenari pagati profumatamente del motore azzurro o cerebrolesi, fatto sta che c’è chi ci crede e allora una domanda sorge spontanea:
“Che cazzo ci sono stati a fare per cinque anni al governo?”
Rita Pani (APOLIDE)

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