1.25.2006

 

Finalmente liberi di pulirci il culo con la bandiera.

Non ho mai considerato Ciampi quella figura gigantesca, capace di essere “Presidente di tutti”. L’immagine è quella dell’omino bonario, forse un po’ stanco e soddisfatto, con la pancia piena che conta i giorni che restano per una pensione dorata, senza fatica. Non si è smentito nemmeno questa volta, facendo da arbitro in una partita che si auspicava finisse al 90°. Ha dovuto darlo quel recupero chiesto in tono minaccioso dal giocatore prepotente, simile a quello che “il pallone è mio e giochiamo come dico io”.
Ci sono voluti cinque anni per distruggere un paese, ci vorranno pochi giorni per dargli il colpo di grazia; “devo finire il lavoro” così disse l’unno di Arcore e cos’ sarà. Ci sono anche i conti da pagare alla lega, che non sono pochi e tutti a nostro discapito.
Non bastavano i due gol segnati tra ieri ed oggi dai giocatori della lega, ora dobbiamo aspettarci i rigori.
Nella peggiore copia della democrazia americana, da ieri siamo liberi di uccidere, ma solamente se abbiamo il legittimo sospetto d’esser minacciati, ed anche se solo riteniamo che siano in pericolo i nostri beni. L’iniziativa portata strenuamente avanti dalla lega nasce dall’esigenza di sterminare l’extracomunitario, ladro, assassino e stupratore per antonomasia, ma non esclude la possibilità dell’assassinio del vicino rompi coglioni, del ragazzo di mia figlia che si arrampica alla finestra, di chiunque entri nel nostro giardino non invitato. La possibilità di farsi giustizia da sé mancava proprio alla devastazione della nostra civiltà, ed è l’esempio di come lo stato non riesca nemmeno più a garantire il cittadino, incoraggiandolo a sopperire alle carenze delle forze di polizia; è una delle ultime –speriamo – perle di questo governo della vergogna dell’essere italiani.
Il secondo gol della lega è stato segnato oggi al senato che ha finalmente sancito le regole per il reato d’opinione. Niente più galera per i razzisti per i fascisti e per i leghisti, che da oggi potranno tranquillamente “pulirsi il culo” con la bandiera italiana, rischiando al massimo di pagare un’ammenda. Niente più ergastolo per gli attentati contro l'integrità, l'indipendenza e l'unità della nazione che saranno ora puniti con un massimo di 10 anni di reclusione.
Come non ripercorrere a memoria i passi salienti di quest’evoluzione? Bossi che si vuol pulire il culo col tricolore, castelli che salta al grido di “ chi non salta italiano è”, borghezio che per sua fortuna è troppo largo per passare dal finestrino di un treno, magari prima disinfettato da lui stesso per eliminare i germi lasciati dai negri.
Inutile dire che si debba vigilare parecchio su questo recupero di tempo prezioso, perché altri gol di mano potrebbero essere segnati senza che il nostro moviolone percepisca l’inganno; magari uno di quelli belli che per decreto e necessità fa in modo che vengano riattivate le centrali nucleari, o che tutti coloro che si chiamano silvio berlusconi, mai e poi mai potranno finalmente finire i propri giorni in galera.
Fortunatamente mi sento ancora in grado di vergognarmi d’essere italiana.
Rita Pani (motivatamente APOLIDE)

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