1.17.2006

 

Anche questa è fatwa!

Un certo Matt Sly ha sviluppato una tecnologia che consentirà di ricevere le e-mail anche fra trenta anni. L’iniziativa, che sta riscontrando un notevole successo negli Stati Uniti, mi ha fatto sorgere un inquietante quesito esistenziale: sono coglioni gli americani o erano le Poste Italiane a essere all’avanguardia già venti anni addietro?
Intanto, è tutto pronto a Cape Canaveral per il lancio della sonda Horizons progettata per esplorare i confini del sistema solare. Per arrivare nei pressi di Plutone la sonda della Nasa impiegherà, minuto più minuto meno, nove anni. E’ davvero un bel po’ di tempo... anche se gli esperti del CNR fanno notare che, sfruttando favorevoli congiunzioni astrali, a quell’epoca Dell’Utri dovrebbe essere ancora in galera! Lo so, non c’entra niente, ma una buona notizia fa sempre piacere. Soprattutto di questi tempi.
A proposito di buone notizie: poco prima di Natale, Mike Bongiorno ha annunciato il suo ritorno in Rai per il prossimo Settembre. La buona notizia è che sarebbe stato decisamente peggio ritrovarselo senatore a vita. Comunque, nessuno dovrebbe poter volere così male a un popolo!
Intanto il cinema ce l’ha fatta: ha compiuto 100 anni! Nonostante i Vanzina, verrebbe da aggiungere. Qualcuno, meno incline a festeggiamenti e celebrazioni, si è domandato: cosa ne sarà del cinema tra altri cento anni? Come evolverà questa forma di comunicazione? Qualcun altro, con ancor più evidenti difficoltà a socializzare, ha provato a rispondere, formulando alcune ipotesi secondo cui non è escluso che saremo addirittura in grado di collegarci con la mente. Il che ci permetterebbe di non fare la fila al botteghino e di chiedere al signore davanti a noi di togliersi il cappello senza disturbare gli altri. Purtroppo, masticare pop-corn o patatine senza far rumore continuerà a restare fantascienza anche per il prossimo secolo.
Sinceri auguri, in ogni caso.
Prosegue in Israele (e non solo) la telenovela dedicata al decorso post-operatorio del primo ministro. Proviamo a riassumere le ultime puntate:
Dopo alcuni giorni di coma indotto a seguito dell’operazione al cervello subita, Sharon ha mosso una gamba. “Solo centododici palleggi senza far toccare terra al pallone” commentano i medici, che restano scettici circa le possibilità di recupero del premier israeliano le cui condizioni sono definite stazionarie ma gravi.
Nella puntata successiva, Sharon ha riaperto gli occhi. “Solo un riflesso involontario” si sono affrettati a precisare i medici, aggiungendo che le condizioni rimangono gravemente stazionarie. Poi però scopriamo che durante la notte fa l’occhiolino all’infermiera. “Solo una contrazione nervosa” è stato il prudente commento dei dottori, puntualizzando come le condizioni del paziente restino grastamente vizionarie.
Altra puntata e nuovo colpo di scena: nel corso della visita mattutina, Sharon ha toccato il culo dell’anestesista. “Solo la conferma che la mano, purtroppo, è morta” è stata la nota laconica diramata dai sanitari, che spiegano che le condizioni permangono grazionarie ma stavi.
Verso le undici, Sharon è stato visto in cucina mentre spalmava dello stracchino su una fetta di pane azzimo. Secondo gli specialisti questa è la riprova che le condizioni del premier israeliano volgono rapidamente al peggio: “Solo questione di tempo”. Le condizioni, in questa fase, sono definite grv ma stznr.
Nell'ultima puntata, alle tre del pomeriggio, Sharon è stato notato mentre faceva shopping nel centro di Tel Aviv, approfittando dei saldi in un negozio di scarpe. I medici, dopo un concitato consulto, dichiarano apertamente che ormai le condizioni sono disperate e la fine imminente perciò, dopo averlo accompagnato a fare jogging nel parco dell’ospedale, hanno permesso al rabbino di somministrargli del Viagra. “Solo una pasticca, mi raccomando” è stato l’ultimo bollettino diramato, specificando che le condizioni del paziente restano comunque gheribbult sebbene peristaltz.
dirtyboots

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