10.30.2005

 

Disinformazija sull'Iran


L'Iran è pronto a distruggere Israele.

Già la cosa in sè si presenta con tutte le stigmate dell'idiozia, per cui non mi sono stupito più di tanto nell'apprendere come stiano, in realtà, le cose.
In primo luogo, vediamo un po' cosa è stato, esattamente, detto:

«A coloro che dubitano, a coloro che non credono, io dico che un mondo senza America e Israele è possibile e fattibile», così ha esordito Ahmadinejad davanti a una folla a Teheran. Per poi proseguire: «un giorno, sua eminenza l'Imam Khomeini [il capo della rivoluzione islamista del 1979] dichiarò che il regime illegale dei Pahlavi doveva finire, ed è finito. Poi disse che l'impero sovietico sarebbe scomparso, ed è scomparso. Disse anche che il malvagio Saddam doveva essere punito, e lo vediamo sotto processo nel suo Paese. Sua eminenza disse anche che il regime di occupazione di Qods [Gerusalemme] doveva essere cancellato dalla mappa del mondo, e con l'aiuto dell'Onnipotente, noi vedremo un mondo senza America e senza sionismo, nonostante coloro che dubitano»

(Safa Haeri, «Iran on course for a showdown», Asia Times, 28 ottobre 2005)

Chiunque abbia un minimo di padronanza della lingua italiana, vede che il concetto espresso, per quanto nettamente iettatorio, sia ben lungi da quello spacciato da tutti i mass-media mondiali.
C'è da dover aggiungere, purtroppo, che il 'calderoli' locale, tale Ali Akbari, parlando prima di Ahmadinejad, se ne è uscito con:

«I giovani iraniani si stanno preparando ad essere i portabandiera nello spazzar via Israele dalla mappa del mondo»

Ad ogni modo, la pretestuosità dell'attacco concentrico portato all'Iran per queste frasi, mi pare assolutamente manifesta.
In secondo luogo, poichè nulla accade per caso, ci sarebbe da capire cosa diamine si voglia dall'Iran, visto che da svariati mesi è 'nel mirino' dell'occidente...
Qualcuno potrebbe ipotizzare che il tutto dipenda dal timore che l'Iran si costituisca quale 'potenza nucleare', ma a me ciò non convince più di tanto.
Riporto da Repubblica:

Quindi il punto resta la questione del nucleare. "Il pretesto europeo - dice ancora il presidente Ahmedinejad - di voler creare un clima di fiducia reciproca sul nostro programma nucleare è una falsità, tutto l'Occidente vuole, in realtà, privarci delle tecnologie nucleari". "L'Iran è stato uno dei primi paesi ad entrare nell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) e abbiamo accettato il maggior numero di ispezioni effettuate nelle nostre basi nucleari - continua l'ultraconservatore - E l'Aiea ha ricevuto sinora migliaia di documenti da parte nostra, tutto ciò è un caso unico nella storia dell'Aiea".

Insomma, ce ne fossero nazioni così 'pazienti' nel sottostare alle continue e sempre più asfissianti ispezioni dell'AIEA!
Ma, come per il famoso 'lupo' dell'universalmente noto apologo, le giustificazioni del povero agnellino non sono mai sufficienti, visto che ormai è una decisione presa, quella di mangiarselo...
In realtà, quello che si vuole dall'Iran, potrebbe essere semplicemente il suo petrolio, come è successo per l'Iraq, oppure un qualcosa di appena un po' più sottile...
Non molti sanno (per forza! la 'televisione' non ne parla...) che L'Iran, entro la prossima primavera, intende avviare una sua 'borsa' per il commercio del petrolio, dove la quotazione, per la compra-vendita del medesimo, sarà in EURO, e non in DOLLARI.
In altri termini, stanno per nascere i PETROEURO, che corrono il rischio di affossare i PETRODOLLARI, e con essi potrebbe andare a fondo ciò che rimane della già disastrata economia USA, che fino ad oggi ha potuto 'pompare' risorse gratis da tutto il mondo, semplicemente stampando quei dollari di cui tutti abbisognavano, per potersi provvedere dell'indispensabile materia prima...

E' tutto assai chiaro, mi pare.

Nike

 

Rimini, Rimini!


L'ineffabile Scajola, inconsapevolmente ministro per le 'attività produttive', non ha potuto fare a meno di dire la sua, a Rimini, a margine del convegno:
'L'anima dell'impero - gli orizzonti inquieti del petrolio tra apocalisse e sostenibilità', organizzato dal centro studi Pio Manzù.
Di fronte a personaggi del calibro di un Colin Campbell, che ha appena comunicato la sua convinzione (sostenuta da studi decennali sul campo) che il picco di massima produzione del petrolio convenzionale (light sweet) sia intervenuto quest'anno, mentre quello di tutti gli idrocarburi è ipotizzabile entro il 2010, non trova di meglio, uscendosene come i classici 'cavoli a merenda', che commentare:
"il taglio delle accise [sui carburanti] ha un costo enorme e non e' sostenibile in questo momento per le finanze pubbliche. Peraltro non ha un grande impatto".
Non pago, aggiunge:
"comunque, di un provvedimento del genere non c'e' piu' questa grande urgenza, perche' le principali compagnie [petrolifere] nelle ultime settimane hanno abbassato i prezzi [della benzina] in maniera sensibile, di 6-7 centesimi al litro".
E' palese come il nostro buon Claudio non abbia la minima idea di cosa si stia parlando, a Rimini, e trovasi colà perchè qualcuno "ce lo ha mandato"...
In realtà, poi si riprende un po', ma ugualmente ci fa rimpiangere il 'dorato silenzio', quando estolle: "Il petrolio costa caro e tra 50 anni finirà".
E' chiaro che non ha capito niente.
Il petrolio non potrà mai 'finire', solo se ne potrà estrarre sempre meno, e quindi costerà sempre di più... ed infatti, alcuni anni fa, in un convegno analogo, i maggiori studiosi del campo hanno per l'appunto elaborato il 'Protocollo di Rimini', basato su meccanismi analoghi a quelli del ben più noto 'Protocollo di Kyoto', il cui scopo è pilotare la progressiva diminuzione della disponibilità di greggio, nel modo più 'equo e solidale', se così si può dire.
Purtroppo, come i fatti in Iraq ci fanno, tristemente, sospettare, il mondo ancora preferisce risolverli, certi problemi, con l'utilizzo del 'Protocollo della Giungla"...
Infine, il Nostro conclude: "Entro il 2010 la produzione di energia elettrica in Italia dovrebbe avvenire senza ricorrere all'utilizzo del petrolio, ma usfruendo di gas, carbone pulito ed energia rinnovabile".
A dire il vero, aggiunge ancora un'ultima 'perla', ovvero che sarebbe opportuno abbandonare il 'tabù' del nucleare...
Il quale nucleare ha poco ha a che vedere, a me pare, con le energie 'pulite', oppure 'rinnovabili'.
Da un lato, lo stoccaggio delle scorie è ancora un problema aperto, dall'altro, negli ultimi quattro anni, se il petrolio è aumentato di prezzo del 100%, l'uranio lo è ben del 400% !!!
In conclusione: idee poche, fumose ed a vanvera, come nella miglior tradizione italica, secondo la quale l'incompetenza assurge al rango di 'scienza esatta'.

Nike

10.29.2005

 

Il pacifista di Arcore.

Questa volta non è stato frainteso e nemmeno s’è capito male, non si potrà nemmeno sostenere che i comunisti abbiano travisato il concetto. Berlusconi la guerra non la voleva proprio. Difficile credergli ma facciamo finta che sia così, fingiamo di credere che lui, con tutta la sua millantata influenza, abbia tentato di dissuadere l’amico texano guerrafondaio, ebbene, come al solito il pinocchio di Arcore ha perso un’occasione per tacere.
Capisco che il momento sia critico e si debba far ricorso a qualunque mezzo per racimolare qualche voto in più, ma le parole hanno un senso. Per la prima volta infatti il premier annuncia d’essere stato sempre contrario alla guerra, ma a difesa di se stesso e dei suo amici ha sempre sottolineato la missione di pace dell’esercito italiano.
Così abbiamo contato i morti, i feriti, i rapiti e ammazzati, i servitori dello stato ammazzati dal fuoco amico a causa dell’eccesso di velocità, pur sapendo – date le rivelazioni del premier- che non è possibile democratizzare un popolo con una guerra.
Eppure io mi ricordo dell’orgoglio per l’opera apportata in questo senso dalle truppe coalizzate; il premier narrava di un paese rinato, dove scuole e ospedali funzionavano, e se qualche toppa ancora esisteva era il malfunzionamento dei semafori.
E’ stato allora mero servilismo? L’opportunità di sporcarsi le mani con qualche barile di petrolio valeva il prezzo di una strage continuata?
Le tardive ammissioni di berlusconi e la conseguente figura barbina agli occhi del mondo possono trovare un senso solo nello scandalo che colpisce la CIA e la casa bianca, e potrebbero trovare un senso nel nome di Pollari e dei servizi segreti italiani, che hanno dimostrato di non essere di meno dei colleghi inglesi o americani, almeno nel fabbricare le false prove che inducessero i popoli a digerire una guerra d’invasione. Opsss… Missione di pace.
Infido, gretto, meschino, bugiardo. I pacifisti siamo noi, e lo siamo per davvero.
Rita Pani (APOLIDE)

 

La legge è legge.

WASHINGTON (Reuters) - Il capo dello staff del vice presidente Dick Cheney, Lewis Libby, è stato incriminato oggi con cinque capi d'accusa per aver ostacolato la giustizia, aver reso falsa testimonianza e aver rilasciato false dichiarazioni su un'inchiesta di due anni a proposito della fuga di notizie dell'identità di un agente della Cia. Lewis Libby si è dimesso e ha lasciato oggi la Casa Bianca, ha detto il portavoce Scott McClellan.
Non è la notizia in sé che lascia stupefatti, quanto i motivi che stanno portando l’amministrazione Bush a traballare. Reati come la falsa testimonianza, false dichiarazioni, ed ostacolo alla giustizia. A guardarli con gli occhi da italiana, sporchi di tutta l’illegalità istituzionalizzata, verrebbe quasi da sorridere, soprattutto se si pensa che oggi, il capo del governo italiano è risultato essere contumace nell’ennesimo processo che lo vede protagonista a Milano.
Per quanto strano possa sembrare, in America pare essere quindi molto grave mentire, soprattutto se lo si fa davanti ad un giudice; ricordiamo tutti il povero Bill Clinton intento a spiegare alla nazione come fosse differente il sesso dalle pratiche che la sua Monica faceva in ginocchio sotto il tavolo della sala ovale, per cui non poteva essere considerato un mentitore. In Italia invece, la menzogna non esiste, anzi, essa a volte pare essere persino una cosa seria persino quando sottoscritta sotto forma di contratto tra un uomo solo ed un intero popolo.
Legge, giudici, legalità in Italia sono cose secondarie e non perché si riformi la giustizia in modo tale da assicurare l’immunità al solito tizio di Arcore, ma perché anche quando le leggi non siano state revisionate e quindi applicate, valgono quanto il due di picche.
Non si tratta solo di un premier pregiudicato, e nemmeno avere una serie di parlamentari o senatori pregiudicati che fa senso ma la portata degli effetti nefasti che si ripercuotono sullo stato stesso. Prendiamo per esempio il senatore Dell’Utri, condannato a 9 anni per associazione mafiosa, a poche ore dalla condanna la primissima dichiarazione fu: “non mi dimetto”.
Pensiamo poi al tragico fatto del 16 ottobre scorso, quando a Locri è stato ucciso un uomo per bene, Fortugno e lo stato, con tutta la sua autorevolezza dichiarava la sua pervicace intenzione di combattere la mafia. Ora smettiamo di pensare.
Rita Pani (APOLIDE)

 

Trenitalia

Ho visto uno spot carino, con Neri Marcorè.
Aspetta un treno che non arriva, ma Trenitalia rassicura: stiamo lavorando per migliorare il servizio da qui a cent’anni.
Geronimo Stilton non viagerà più con noi?
R.

10.28.2005

 

Meglio il cerchiobottismo di un cantante che la realtà.

Mi piacerebbe domani non leggere e non sentire cronache critiche dello show di un cantante cerchiobottista, ma è molto probabile che sarà così, dato il tenore degli accadimenti odierni.
Se dopo una trasmissione televisiva tutti hanno qualcosa da dire, e dimissioni da pretendere, così non sarà all’indomani delle dichiarazioni del ministro per le riforme, il troglodita calderoni.
"Contro gli immigrati tolleranza zero, ovvero alzo zero".
"I numeri comunicati oggi dalla Caritas sull'immigrazione nel nostro Paese - dice calderoli - dimostrano che ci troviamo di fronte ad una vera e propria invasione e l'incremento previsto da questi studi per il futuro preannuncia una progressiva sostituzione dei nostri popoli con i loro".
Qui il resto dell’immondizia.
Ebbene nessuno chiederà ovviamente le dimissioni del troglodita, mentre io lo arresterei all’istante, ma quello è il ministro delle riforme di un paese democratico e quindi si dovrà perdere del tempo a discutere di Benigni che fa satira sul democratico di Arcore bilanciata dal colpo alla botte di Crozza che ironizza sul Leader Maximo Fidel Castro.
Si parlerà dell’ennesima figuraccia italiana esportata direttamente dal premier che a volte dimentica come il legiferare abbia un senso diverso fuori da casa sua?
Aboliamo il tetto del 3%, tanto anche se lo si supera nessuno viene sanzionato! Che genio! O forse è che le regole danno fastidio all’illegale di Arcore? Poi per lui l’inflazione non ha senso in un economia che riprende. (ipse dixit)
Temi da approfondire ce ne sarebbero tanti, persino quelli legati al libro di vespa, una raccolta di insane panzane dettate direttamente dal logorroico di Arcore che forse, facendosi addosso le parole, davvero non le controlla più, fino al punto di dichiarare che ritirerà le truppe dall’Iraq, trecento uomini alla volta, per smentirsi appena 4 minuti dopo che le agenzie avevano battuto le righe di vespa.
Ma probabile che Benigni in mutande, dopo Gianni Moranti e Pippo Baudo sarà più succulento, infatti io che scrivo di questi accadimenti, non ho visto nemmeno un secondo della trasmissione dei colpi al cerchio e quelli alla botte. Semplicemente si possono già leggere sulla Repubblica on-line.
Perché in fondo tutto il resto è mancia, come per esempio quella bella grossa elargita dal governo alla chiesa che avrà la sua bella esenzione ICI, ovviamente smentita tempo fa dallo stesso governo nella persona del ragionier tremonti. Poco importa il danno alle casse dei comuni già stritolati dai tagli delle meno tasse per tutti, che però, magnanimamente elargiranno 1000 euro per i secondi figli e 500 dal prossimo anno. Il fatto che i figli si possano ancora fare ma che non si possano poi allevare è del tutto secondario. Bisogna farli e soprattutto farli bianchi.
Rita Pani (APOLIDE)

10.26.2005

 

E’ rimorto Bin Laden.

Per fortuna! E’ lo strano caso dell’uomo che morì più volte senza mai nemmeno resuscitare, ed è sempre una cosa seria; ora attendo di vedere le immagini dalla grotta, quelle di repertorio, quelle che usarono per farci credere che Bin Laden esistesse davvero, davvero, davvero, e che soprattutto fosse brutto e cattivo, cattivissimo, assetato di sangue e petrolio.
Era il protagonista di un romanzo, scritto a più mani, molte più di quelle di Fruttero e Lucentini; un romanzo spy-giallo che a diritto si candida ad essere il primo romanzo globale.
Strano come l’Italia, sempre pronta a rivendicare il ruolo primario in questioni internazionali, questa volta non abbia strillato per essere annoverata tra gli autori dopo il Nigeriagate, notizia eclissata e sommersa da cronache surreali di cantanti politicizzati, divorzi di chi nemmeno s’è mai sposato, riavvicinamenti di coppie scoppiate.
In effetti il Nigeriagate non è una notizia molto interessante, anzi, più che altro non è una novità; trattasi infatti di un agente del sismi che vola da bush, il texano ubriaco, per portare prove scottanti che incastravano un altro protagonista (brutto e cattivo) della spy story: Saddam Hussein. Se vorrete potrete leggerla qui ma vi garantisco che non c’è nulla di entusiasmante rispetto al terzo capitolo, quello in cui uno studente inglese, fabbrica altre prove per giustificare l’occupazione di un paese, con il massacro ininterrotto di civili inermi e soldati.
Pensate che, ad un certo punto, più di un anno fa, gli autori della saga, stanchi ed annoiati provarono a scrivere la parola fine all’opera, descrivendo il texano ubriaco, vestito da aviatore, mentre annuncia a bordo di una portaerei che la guerra al terrorismo (quindi Bin Laden e Saddam) non solo era finita, ma anche vinta. Qualche giorno fa, lo stesso cowboy ha detto che non si sarebbero mai ritirati come fecero in Vietnam (scordando che da quel paese furono cacciati), ma che sarebbero rimasti, fino a quando non avessero vinto.
Ma non avevano già vinto? E Bin Laden non era già morto? Autori mediocri…
Finalmente però, pare che la democrazia stia trionfando, in Iraq, è stata approvata la nuova e democratica costituzione, il Palestine è saltato in aria, un avvocato del difensore di un coimputato di Saddam Hussein è stato ammazzato, i militari americani uccisi sono oltre 2000. Bin Laden è morto.
Rita Pani (APOLIDE)

 

I moderati di AN

Capita così, in Italia, che alcuni rappresentanti del governo, appartenenti ad AN istighino una massa di manifestanti, mostrando il dito in gesti di raffinatezze al silicone, oppure gridando “Bastardi! Bastardi!” tenendo il braccio teso nel saluto fascista, od anche avendo impellente necessità di un gelato e quindi volendo ad ogni costo farsi scortare in mezzo alla folla.
Capita nell’Italia dell’arroganza e del vilipendio al popolo.
Capita anche che le forze dell’ordine, pagate per far rispettare l’ordine, carichino i manifestanti, lasciandone a terra un bel po’ feriti e sanguinanti, ma capita anche che le stesse forze dell’ordine abbiano per un attimo l’istinto di caricare al contrario, con manganellate, un poco onorevole uomo che grida “bastardi…”; poi non lo fanno, ovvio, perché comunque indossano una divisa e sono pagati dal nemico.
Succede che poi la questura ammetta che nessuno ha dato l’ordine di caricare i manifestanti e che scarichi la responsabilità sul singolo manganello.
L’unica regola che pare valere in Italia è quella di non avere regole, quindi tutto appare normale e lecito, persino sentire Gianfranco fini che non solo giustifica i suoi sgherri deputati, ed anzi ne fa una questione di principio; intervistato da vespa ricorda come sia sacrosanto non bloccare gli accessi al palazzo dove, con solerzia e democrazia vanno a lavorare per noi. Non pago di questo, si lascia scivolare in un’altra offensiva arroganza, quando ricorda ai telespettatori che Prodi, per vincere ha bisogno anche dei voti dei disobbedienti, degli incappucciati, di chi chiama resistenti gli iracheni, sottintendendo che, chi protestava stasera e chi ha risposto alle provocazioni dei suoi, sia come minimo un filo terrorista.
L’arroganza più infame di questo governo non è solo quella di essersi resa complice di un unico proprietario che le regole voleva farsele tutte per lui, ma peggio quella di aver insultato il popolo con ogni legge ed ogni riforma apportata, alla sanità, alla giustizia, al lavoro, alla scuola, alla costituzione, che non ha mai tenuto conto delle vere esigenze del popolo stesso.
Quello che sfugge all’arrogante governo è il grado di malcontento che aleggia in ogni parte della società italiana, in ogni suo strato, in ogni sua fascia.
Fini si è appena candidato a succedere a berlusconi alla guida del paese, non lo ha fatto direttamente come avrebbe fatto qualunque persona dotata di dignità, ma nel modo più consono ai vili; lo dice senza dirlo: vince chi avrà più voti. Allora io mi sento in dovere di ricordare che se Prodi per vincere avrà bisogno dei voti dei disoccupati, dei poveri, degli ecologisti, dei pacifisti, della società civile, fini avrà bisogno di quelli dei fascisti, dei nazisti, della feccia di forza nuova, e persino di tutti i camerati che ha visto bene di rinnegare durante la sua scalata alla poltrona.
Sta a vedere che questa volta voterò Prodi!
Rita Pani (APOLIDE)

10.25.2005

 

Onorevolissima santanchè



Così risponde alle proteste di 50.000 persone, ragazzi, studenti, professori, ricercatori.
RitaPani (APOLIDE)

10.24.2005

 

Salviamo la legge sui beni confiscati!

L'Associazione Libera e i familiari delle vittime delle mafie lanciano un appello per salvare la legge sui beni confiscati:
La legge "Rognoni - La Torre", che consente da oltre vent'anni di aggredire le ricchezze accumulate dalle mafie nel nostro Paese, è in pericolo. Rischia di essere approvato dal Parlamento, infatti, un disegno di legge
che tra i molti aspetti discutibili prevede la possibilità di revisione, senza limiti di tempo e su richiesta di chiunque sia titolare di un "interesse giuridicamente riconosciuto", dei provvedimenti definitivi di confisca.
In nome di un malinteso garantismo, insomma, si compromettono definitivamente il lavoro e l'impegno di quanti, dalle forze dell'ordine alla magistratura, dalle associazioni alle cooperative sociali, sono oggi
impegnati nella difficilissima opera di individuazione e riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie.
Nessun provvedimento di confisca, di fatto, sarà mai definitivo. Nessuna assegnazione di beni confiscati avrà un futuro certo. Altri avrebbero potuto essere gli strumenti con cui risarcire, anche dal punto di vista economico, eventuali vittime di errori giudiziari, sempre possibili, nell'iter che va dal sequestro preventivo dei beni alla loro definitiva confisca.
Se dovesse essere approvato, invece, quanto previsto dal comma 1 lettera "m" dell'art. 3 del disegno di legge AC 5362 recante "Delega al Governo per il riordino della disciplina in materia di gestione e destinazione delle
attività e dei beni sequestrati o confiscati ad organizzazioni criminali", tutti i beni confiscati (dai terreni coltivati da coraggiose cooperative di giovani agli immobili trasformati in sedi di servizi sociali o in caserme
delle forze dell'ordine, solo per fare alcuni esempi) finirebbero in un limbo di assoluta incertezza. Ovvero esattamente il contrario di quanto sarebbe necessario oggi.
Le mafie, infatti, hanno da tempo affinato i meccanismi con cui riciclano i proventi delle loro attività illecite e nel nostro Paese si registra, negli ultimi anni, una consistente flessione del numero di beni confiscati. Una
situazione che richiede normative efficaci e scelte concrete in grado di far crescere la fiducia di chi è impegnato ogni giorno nella lotta alle mafie.
E' per queste ragioni che l'associazione Libera (che raccoglie più di 1200 associazioni nazionali e locali, scuole, cooperative) e i sottoscritti familiari delle vittime delle mafie, attraverso questo appello, chiedono un
serio e approfondito ripensamento, in sede di dibattito parlamentare, del disegno di legge delega AC 5362, soprattutto per quanto riguarda la possibilità di revisione dei provvedimenti definitivi di confisca, affinchè
deputati e senatori di tutte le forze politiche sappiano trovare la giusta misura, il corretto equilibrio tra la tutela dei diritti di chi subisce i provvedimenti di confisca dei beni e la necessità di sottrarre alle organizzazioni mafiose gli immensi patrimoni che accumulano ogni anno, nell'illegalità e nel sangue. Trasformando questi beni, come sta avvenendo faticosamente oggi, in segni tangibili di legalità e giustizia.
Luigi Ciotti
Per aderire all'appello
Associazione Libera, tel. 06 69770301, e-mail: libera@libera.it

 

Il senatore Massimo Maria Berruti (FI)

Questa mattina pensavo di trovare dei titoloni in merito alla vicenda di Massimo Maria Berrutti, invece, come se il tempo si fosse fermato a giovedì, ancora tiene banco lo show di Celentano. Per chi non lo sapesse, Massimo Maria Berruti è un deputato di forza italia, pregiudicato, condannato in via definitiva a 8 mesi per favoreggiamento nel processo per le tangenti alla Guardia di finanza e in questi giorni risulta essere indagato per riciclaggio nell’ambito dell’inchiesta Mediaset su presunti fondi neri creati con la compravendita dei diritti tv e cinematografici e nella quale e' coinvolto, tra gli altri, berlusconi. L’onorevolissimo Berruti e' risultato il beneficiario economico, insieme a Danilo Pezzoni, commercialista morto nel 2002, di un conto svizzero intestato a una off-shore panamense.
Capisco che per la società italiana post lobotomia, questa sia una notizia noiosa, quasi una non-notizia dal momento che è prassi avere dei pregiudicati in Parlamento, dal momento che persino il presidente del consiglio italiano è un pluri-giudicato, e che sia una notizia assai meno importante del presunto riavvicinamento di Eros Ramazzotti alla sua ex moglie, ma io a volte ancora spero in un rigurgito di *normalità*.
Sarò strana, ma apprendere dal Corriere della sera, che Eros Ramazzotti stava sul balcone della casa della sua ex moglie, mi interessa assai poco, anzi proprio nulla. Trovo invece curioso andare a sbirciare tra la vita e le opere dell’onorevole indagato per il malaffare del suo padrone e del padrone dell’Italia intera; per esempio trovo che l’onorevole è stato zelante e laborioso applicandosi appieno nell’abrogazione di norme sulle leggi in materia di reati valutari, ed altri pasticci sempre inerenti il penale.
L’onorevole poi non è onorevole mica per niente! Nell’era *creativa* del malaffare prestato alla politica Massimo Maria Berruti è divenuto politico per meriti acquisiti sul campo, come per esempio la vicenda del calciatore Lentini che lo vide prescritto insieme al presidente del consiglio e del Milan e ad Adriano Galliani, ora finto presidente del Milan e della Lega Calcio.
Proprio in queste ore, l’accusa ha chiesto altri 7 anni di reclusione per previti, altro onorevole, così onorevole da essersi meritato una legge ad personam “salva previti” che, nutro il legittimo sospetto, il parlamento si affretterà a varare, magari nascondendola dietro alla prossima querelle che nascerà giovedì prossimo contemporaneamente alla messa in onda della seconda puntata della lagna di Celentano, visto che non è stato possibile fare della partecipazione di Fassino a C’è posta per te, un altro “casus belli”.
Rita Pani (APOLIDE)

10.22.2005

 

La strategia della cazzata

Mi duole non poter fare a meno di chiedermi se ormai la logica della cazzata sia deputata ed esser legge.
Spesso mi figuro riunioni fiume di onorevoli governanti, seduti in una sala puzzolente di fumo, intenti a studiare le strategie delle cazzate. Di norma vince chi la spara più grossa e riceverà in premio quello di essere pubblicato in un giornale qualunque.
Ieri il premio in palio era spettato a Landolfi, che chiedeva una trasmissione riparatrice di Celentano, (come se la prima non fosse bastata) per dare spazio alla satira di destra, oggi "the winner is " : gasparri.
L’antefatto è la discutibile partecipazione di Fassino al programma spazzatura di Maria De Filippi, il prode cazzaro di governo auspica la contemporanea partecipazione anche di altri politici.
Questo dovrebbe far presupporre che si tratti di cosa seria, anzi serissima, e potrebbe addirittura incalzare l’operazione par condicio.
A me pare di vivere in una dimensione surreale, incomprensibile o generata da abili menti come quelle dei fratelli Zucker.
Vi siete resi conto che per tutto oggi, sui giornali non ha campeggiato altro che il nome di Celentano? Commenti ed accuse ringhiose da destra, plausi e speranza da sinistra, persino Prodi non ha potuto fare a meno di commentare, confessando però di esserselo fatto raccontare.
Scusate, ma non posso astenermi:
MA PORCA TROIA!
Hanno approvato la devolution, ovvero hanno messo mano alla Costituzione con l’arroganza dei despoti, hanno frantumato l’Italia, stabilendo anche che le città di una regione potranno fare parte, volendo, di un’altra, hanno fatto sì che il Presidente della Repubblica diventi l’ennesimo servo del padrino di una cupola, hanno di fatto reso inoffensivo qualunque tentativo di opporsi ad un regime e stiamo a chiederci se ci sarà del pluralismo nella trasmissione della moglie di un massone?
Hanno dato il colpo di grazia alla democrazia e stiamo a discutere di un anziano cantante che soffre di regressione giovanilistica, si veste da cafone, si muove da persona affetta d’artrite reumatoide deformante?
La cazzata non è stata solo istituzionalizzata, a mio avviso è un arma di distruzione di masse e deve essere fermata, a qualunque costo e con ogni mezzo. E’ un’ arma capace di lobotomizzare e in questo caso ne è proprietaria la destra ma ne ha spacciato troppe anche alla cosa che dovrebbe essere la sinistra, che forse non immunizzata è stata corrotta e contagiata. Nemmeno sul sito dell’Unità ora, mentre scrivo, c’è un accenno alla devolution, ma campeggia in prima pagina la foto del cantante con Santoro. E forse una parolina dovrebbe essere spesa anche per lui. E’ vero che è una voce che manca, è vero che è stato epurato, ma non è andando a fare da pastura per pesci rossi che potrà far valere le proprie ragioni. Non credo che possa valere la regola del combattere il nemico dall’interno. Partecipare a quella noiosa e lenta ennesima cazzata di stato lo ha reso complice del tentativo di lobotomia. Avrebbe potuto e dovuto continuare ad occupare piazze, teatri, università, biblioteche…
Rita Pani (APOLIDE)

10.21.2005

 

Bari 2000

E lui disse: ...................

 

 

Aggiornamento stampa

OGGI IN ITALIA QUALCUNO HA MESSO MANO ALLA COSTITUZIONE, DANDO IL COLPO MORTALE ALLA DEMOCRAZIA E ALLA CIVILTA'.
BRUNO VESPA GIORNALISTA, NELLA SUA TRASMISSIONE DI APPROFONDIMENTO GIORNALISTICO, STA PARLANDO DELLA VITA COME REALITY SHOW ISPIRANDOSI ALLA VICENDA ALBANO LECCISO.
R.

 

C’è Lentano.


Ci ho provato a guardarlo, ma mi è cordialmente antipatico e quindi ci ho rinunciato. In compenso, data la rilevanza che solo in Italia uno show di un cantante può avere, le agenzie hanno rilanciato frame to frame la trasmissione. Così sto leggendo la trasmissione e le prime durissime prese di posizione.
Per correttezza devo ammettere di aver visto i quattro minuti e qualcosa dell’apparizione di Santoro, che francamente non mi ha dato i brividi e non mi ha incitato alla rivoluzione, limitandosi a dire qualcosa di sensato e quasi scontato, ma appunto ecco spuntare le prese di posizione: “bisogna fare una puntata riparatrice.” Esilarante. Ora ammesso che ci sia una seconda puntata di Rockpolitik e che essa fosse di intento riparatore chi dovrebbe invitare Celentano? Magari Massimo Fini, ma a quel punto, avuto in dono un microfono, egli dovrebbe parlare di come sia stato epurato dal governo di destra nella stampa di destra. Macchinoso come concetto eh?
O forse per riparare al grave danno della denuncia di Cementano sulla rovinosa distruzione della cultura, bisognerebbe invitare un uomo di cultura di destra che spieghi come invece la cultura sia ben rappresentata ed anzi ampiamente caldeggiata da questo governo che ci ha fatto dono di costantino vitagliano, o di Chiara Chiabotto, conduttrice insieme a Luca Giurato di una trasmissione itinerante in RAI che, sentendo parlare di un tale Joyce che amava parlare di Trieste, ha proposto alla redazione di andarlo ad intervistare.
Insomma se questa è l’onta che la sinistra arreca al governo, a me non resta che dire:
Ma vaffanculo, va!
R.

10.20.2005

 

Caro Prodi ... (lettera al compagno Romano)

Non sta a me descrivere lo scippo appena subito dal popolo italiano, per vedere la sintesi della riforma costituzionale è sufficiente collegarsi ad un qualunque sito di un qualunque giornale on line.
Un manipolo di criminali al governo porta l’Italia a somigliare sempre più al regno di Bocassa, o Idi Amin Dada, ma noi che lo sapevamo, e che eravamo al corrente di questa situazione cosa ci aspettavamo?
Una presa di posizione forte da parte del candidato Premier che, dopo le primarie è stato eletto con l’urlo di 4.300.300 votanti, e che immagino sarà il prossimo premier che potrà non più dirigere la politica del governo ma DETERMINARLA; invece? Ci viene prospettato l’ennesimo referendum.
No caro Prodi, non è così che dovrebbe funzionare, non è quello che ci si aspetta da te, caro compagno Romano. Quello che ora ci aspettiamo innanzitutto è il ripristino di quei normali canoni di civiltà che dovrebbero essere garantiti ad un normale popolo civile occidentale.
Noi ci aspettiamo un azzeramento totale delle regole che privilegiano i padroni del potere, e senza blande e patetiche discussioni, ma a forza di colpi di mano, esattamente come quelli che abbiamo dovuto subire e che abbiamo provato a contrastare occupando le strade e le piazze, manifestando in modo fin troppo civile.
Siamo stanchi di subire referendum fasulli, castrati da una non informazione in mano ad Ada Amin Dada, dalle ingerenze della chiesa, dalle ingerenze di chi occupa la sinistra stando attento a non spostarsi troppo dal centro scivolando così a destra. Siamo semplicemente stufi e lo abbiamo dimostrato con un numero: 4.300.000.
Non è più il tempo della pacatezza, del buonismo da prete in missione per conto di Dio, è il momento di farci delle promesse chiare con l’intento unico di mantenerle fino in fondo, perché siamo forse miserabili ma convinti che i ladri debbano stare in galera, che i lavoratori debbano andare a lavorare, che i malati si possano curare, che gli studenti possano studiare, che tutti possano avere l’occasione di imparare, che chi respira possa ancora avere il diritto a vivere.
Se fino ad oggi ci ha governato una banda di malfattori a colpi di ricatti politici e di interessi privati, l’opposizione ha la colpa di non essere riuscita ad imporsi, lasciando che tutto ciò che rappresentava la nostra civiltà e la nostra cultura venisse pian piano sradicato e mi riferisco anche al mondo del lavoro, dei sindacati complici di aver ridicolizzato persino il loro ruolo, blaterando di sciopero ed accettando passivamente che dopo uno sciopero generale ridotto a quattro ore si venisse sputati in faccia da un ministro come maroni, che oggi, peraltro, dopo aver incassato il compenso per i patti precedentemente stipulati col capo cosca, dovrà a sua volta rendere il pegno, regalando i TFR dei lavoratori alla Mediolanum assicurazione di proprietà di Bocassa.
4.300.000 voti delle primarie implicano grande responsabilità anche per quella parte di immigrati che hanno finalmente avuto il diritto di esprimere un’opinione nella terra che gli ha importati come schiavi, ed è per questo che anche a loro ora Caro Romano, devi una risposta; per esempio che gli risponderai in merito alla tassa di 50 € che dovranno pagare di tassa sul permesso di soggiorno che magari servirà per la costruzione di altri lager sul modello di quello di Lampedusa?
Buon lavoro.
Rita Pani (APOLIDE)

 

Spigolature …


Era una rubrica della Settimana Enigmistica, aneddoti curiosi su personaggi della storia, o curiosità. Mi è tornato in mente leggendo i titoli dei giornali on line, che vanno dalle accuse della personam di Arcore (fanno leggi ad personam contro di me), fino al processo di Saddam Hussein, passando per l’Unione e finendo di nuovo al parlamento, come a voler chiudere il cerchio.
Tendenzialmente oggi si dovrebbe scrivere di Saddam e del suo processo, ma non sono brava a recensire spettacoli teatrali miseri e dalla trama debole, un giudice curdo e sciita processa un dittatore che sterminava curdi e sciiti … il primo atto si chiude con il dittatore che cerca di prendere a pugni le guardie, quasi a voler dimostrare di essere brutto e cattivo. Il secondo atto andrà in onda in mondovisione a Novembre; si spera che gli autori si diano da fare per ravvivare un po’ la trama.
La notizia davvero spigolosa di oggi è stata quella delle dimissioni di Michele Santoro da europarlamentare, un atto di estrema correttezza. Pare infatti (io non lo sapevo) che i politici non possano partecipare agli show televisivi.
Se vi state chiedendo come mai allora tutte le sere da vespa ce ne siamo una manciata, appollaiati sulle candide poltroncine, la risposta è che quella è una trasmissione di informazione e non di intrattenimento. Certo per informarci sulla chirurgia plastica si devono mostrare delle tette cadenti che torneranno presto a sfidare la forza di gravità, e poi si deve parlare della voglia di ballo che hanno gli italiani, l’onorevole Taormina deve informare in tv il popolo interessatissimo alle vicende nero/rosa della signora Franzoni accompagnata da plastico –non chirurgo ma riproduzione del luogo del delitto- e poi mille, duemila altri argomenti di politica da dibattere insieme a la russa, o fini, o quella cosa assurda di schifani, che spaziano dalle notti di Roma al dove vai in vacanza, ai prezzi della bietola, alle vicende amorose dell’isola dei famosi, finanche alle emorroidi di Enzo Paolo Turchi, delle quali sono certissima, prima o poi parleranno, e non scordiamoci i drammi dei cocainomani, che dovranno fare il sacrificio di spendere due stipendi di un operaio con 20 anni di anzianità, al giorno, per pagare la degenza in clinica. Ora che ci penso è strano che vespa in quell’occasione non abbia invitato l’onorevole miccichè, in qualità di esperto.
Per quel che riguarda il disturbato di Arcore, non voglio nemmeno scriverne, ma se vi sentite giù leggete questo articolo sono certa che mi ringrazierete per avervelo segnalato ed avervi così donato un raggio di sole sprigionato dal sorriso.
Siamo arrivati al punto che per far tremare il potere ci vuole un cantante che a me nemmeno piace, mentre il potere non fa una piega davanti alla vedova di un politico ammazzato come un cane randagio in un seggio in Calabria che denuncia la latitanza del potere stesso dinnanzi ad un attacco reale allo stato, alla democrazia, alla legalità e quindi alla civiltà.
Ma per fortuna leggo che Al Bano ha lasciato l’isola dei famosi, Lubamba ha lasciato la talpa e le galline stanno sempre peggio. Possiamo ben sperare.
Rita Pani (APOLIDE)

10.19.2005

 

I sogni aiutano a vivere meglio?

Sembra che per poter sopravvivere sia assolutamente necessario essere capaci di sognare. Io ne dubito fortemente, anzi sono molto convinta che vivere sognando sia pericoloso. Il risveglio è sempre traumatico in una quotidianità che somiglia sempre più ad un incubo. Quasi un esercizio inutile che rasenta il masochismo. Devo ammettere però che come tutto, anche il concetto di sogno non è più lo stesso ai giorni d’oggi. Da bambini si sognava di diventare adolescenti, poi come una catena si sognava di diventare maggiorenni, poi verso i venticinque - trenta ci si limitava a chiederci che accidenti facessimo al mondo, ma non avevamo raggiunto ancora i quaranta, quindi non avevamo ancora vissuto questo ultimo decennio.
Ho sempre invidiato un po’ quelli che sono riusciti ad adagiarsi nel nuovo concetto di sogno, che a me pare significare di più desiderio d’arrivare. Dove? Difficile da dire. Sono stata anche molto criticata quando senza tormento alcuno ho affermato di rifiutare il sogno come parte integrante della mia esistenza, ed è ancor più difficile da spiegare che il mio sogno, se esistesse, non sarebbe altro che un lavoro che mi permettesse una dignitosa sopravvivenza.
Come dicevo è proprio la mistificazione colpevole, del concetto di sogno che mi lascia perplessa. Da immagini che accompagnano il nostro sonno, il sogno è divenuto solo illusione, una fantasticheria prodotta spesso in fabbrica ed elargita gratuitamente a chiunque ne sentisse il bisogno; gratuitamente, ovviamente, si fa per dire perché è noto che nessuno regala nulla a nessuno, anche i regali nei supermercati o alle pompe della benzina sono stati abbondantemente pagati.
Domenica scorsa più di 4.300.000 persone hanno partecipato al voto delle primarie. Mi ha impressionato constatare come la maggior parte di questi fossero canuti anziani, chi come mia madre col bastone, chi accompagnato a braccetto da qualcuno, creava la file ordinata in attesa di attestare il risveglio e il ritorno alla realtà. Per loro il sogno fu venduto sotto forma di aumento di pensione minima, per altri fu uno stile di vita (life style) simile a quello degli *amici americani* fatto si SUV e Campus, election day e devolution, ponti modello San Francisco e poliziotto di quartiere, cantanti e ballerine; voglio sperare che abbiano superato la fase di narcolessia e non vogliano riprendere a dormire facendo di Prodi un sogno.
Lo stramaledetto da Arcore, persevera nell’intento, e di fronte alla fiumana di gente che domenica scorsa ha trovato un nuovo modo di ribellarsi, parlando dell’impossibilità di trovare un suo degno sostituto, ha dichiarato:
"Sarei ben lieto se ci fosse qualcun altro capace di affascinare gli italiani e far nascere un sogno".
Si dovrebbe prendere spunto da questa frase per comprendere la necessità della caffeina, e della sveglia perenne, dell’insonnia quasi patologica o del ridimensionamento del sogno.
Andare a letto per dormire, magari cadendo nella banalità di un’immagine che ci figura adatti al volo, o a letto con qualcuno che non sia il nostro partner intenti a fare maialate indicibili, o semplicemente intenti a correre, per poi svegliarsi e capire che la vita è un’altra cosa.
Rita Pani (APOLIDE)


10.18.2005

 

A fine stipendio avanza troppo mese

Oggi si è registrato un duro scontro sulle misure antidoping da adottare alle olimpiadi di Torino tra Pescante, il quale sostiene che non si dovrebbero sanzionare secondo le vigenti leggi gli atleti che risultino positivi ai controlli, e Fini che, invece, è fortemente contrario al progetto di tregua olimpica. Siccome il leader di AN, all’opposto di Follini, è sempre coerente con le proprie idee e convinzioni, alla fine ha firmato.
Intanto, Berlusconi ha dichiarato che, incontestabilmente, la magistratura, le province, i comuni, i rioni, i marciapiedi, le aiuole spartitraffico, la stampa, le televisioni, le scuole, le banche, gli ospedali, le fabbriche, le tabaccherie, le pizzerie a taglio, la droga, i trasporti pubblici, sua moglie, gli Stati Uniti, Follini, l’abbacchio alla scottadito, Forza Italia e il parlamento, sono completamente nelle mani della sinistra che gestisce anche il commercio clandestino dei Tegolini del Mulino Bianco.
In merito all’influenza dei polli, il ministro della Salute, Storace, ha spiegato che non ci sono pericoli per l’Italia: è sicuro che in breve tempo il virus arriverà anche qui e moriremo tutti, ma potrebbe essere peggio. Comunque si stanno adottando i provvedimenti necessari: il pollame sarà opportunamente targato e qualora infrangessero i limiti di velocità, gli verranno sospese le patenti. Inoltre, la popolazione sarà in grado di difendersi ricorrendo a semplici accorgimenti quali abbandonarsi a urla isteriche, saccheggiare supermercati e negozi di elettrodomestici, rannicchiarsi sotto un tavolo e succhiarsi il pollice. Secondo Calderoli, le galline sono sicuramente affiliate ad Al Qaeda ma sarà facile sventare la minaccia in quanto le si riconoscerà dal burqa e sarà bene misurare la temperatura alle uova, una volta tolte dal frigo. Per la cultura, da segnalare che, qualche giorno addietro, in un sito archeologico cinese, è stato rinvenuto un piatto di spaghetti di circa 4000 anni fa. Secondo i ricercatori, questa è la prova tangibile e pressoché definitiva che gli spaghetti sono di origine orientale. Ancora avvolta dal mistero, invece, la sorte dell’avventore che sta ancora aspettando la comanda al tavolo quattro. Da ultimo, Lapo Elkann sta meglio e ha lasciato l’ospedale, anche se contro il parere dei medici. Nel congedarsi, ha detto che molto probabilmente andrà a curarsi in America. Ma trascorsi soli dieci minuti è stato ricoverato nuovamente in preda a forte crisi. Infatti, una volta uscito, Lapo ha voluto fare una passeggiata e, non appena giunto a un incrocio, ha cominciato a gridare: “Mia! E’ mia! E’ tutta roba mia!” Immediatamente dopo si è lanciato in mezzo alla strada cercando di sniffare le strisce dell’attraversamento pedonale.

dirtyboots

 

Vademecum per gli utenti ADSL Telecom.

Se come me siete malcapitati utenti della linea ADSL Alice, prendete nota di questo post, potrebbe tornarvi utile in caso di guasto.

La prima cosa da ricordare è che in caso di guasto alla linea telefonica è necessario fare una doppia segnalazione, ovvero seguendo le istruzioni del 187 contattare prima il servizio per la segnalazione dei guasti sulla linea telefonica tradizionale, poi il servizio per l’assistenza tecnica sulla linea ADSL. Ricordatevi di segnalare il guasto come ASSENZA DI SEGNALE.
Questa doppia segnalazione serve a garantirvi eventualmente il rimborso, infatti quello che in pochi sanno è che la telecom, per contratto, garantisce il rimborso in caso che il guasto non venga riparato entro tre giorni dalla richiesta.
Per ogni giorno di abbonamento non goduto oltre il terzo di guasto, verrà detratto un mese di canone.
Inutile chiedere questa informazione al 187-1 (informazioni commerciali) dove se non vi sbatteranno il telefono in faccia, si limiteranno a dirvi “se vuole protestare si rivolga al 803308187 “ e lo diranno molto in fretta e senza specificare che a quel numero verde risponde un fax.
Altra cosa da ricordare è di annotare sempre l’ora e il giorno in cui si chiama per segnalare il guasto e il nome dell’operatore che vi risponde.
Quando ci accorgiamo del guasto alla linea telefonica, non sappiamo se anche l’ADSL non è funzionante, e se come me vi limitate a segnalare questo guasto, loro si limiteranno a riparare soltanto questo ignorando la linea ADSL, quindi quando dopo avere riottenuto il funzionamento della linea telefonica dovrete per forza chiamare nuovamente, facendo in modo che la Telecom guadagni i tre giorni che quindi non vi verranno rimborsati.
Un altro errore da NON fare è quello di chiamare tutti i giorni nel tentativo di avere informazioni. Ogni vostra chiamata verrà intesa come nuova segnalazione, impedendo di fatto sempre lo stesso conteggio.
Sappiate inoltre che la maggior parte dei guasti alla linea ADSL è risolvibile dall’operatore che vi risponde, ma sappiate anche che la maggior parte degli operatori che vi risponderanno non saranno in grado di aiutarvi, quindi se alla vostra segnalazione non vi saranno poste domande specifiche sullo stato del modem e delle icone di segnalazione (per esempio), capirete subito che siete incappati nell’imbecille di turno.
La richiesta di rimborso per il periodo di servizio non goduto va inviato via fax al numero verde 803308187 specificando la data della prima segnalazione e la data di ripristino del servizio. Allo stesso numero, potrete anche elencare le informazioni errate, gli atti di maleducazione, la negligenza degli imbecilli che avrete avuto modo di incontrare. La Telecom ha l'obbligo di rispondere entro 30 giorni.
R.

 

Quando le galline hanno il raffreddore.

La pandemia arriverà. Lo ha assicurato ieri il ministro della salute, con una certezza dogmatica e poco scientifica che andava a cozzare con le dichiarazioni tranquillizzanti rilasciate da medici ed esperti in materia, intervistati pure troppo, durante l’ultima settimana.
Attenzione, il ministro non ha usato termini fraintendibili come, probabilmente, forse, sembrerebbe, potrebbe anche accadere. No! Ha semplicemente detto che arriverà.
Sono sospettosa e malfidata così ho pensato che tutta questa certezza potesse arrivare dall’acquisto del virus direttamente dal laboratorio che l’ha inventato, oppure più probabilmente fosse simulata per garantire l’incremento della produzione delle case farmaceutiche.
Intanto le galline continuano a starnutire sempre più minacciose e vicine ai nostri confini, in Grecia, in Romania, oggi persino un cigno in Ucraina e noi non sappiamo se dobbiamo preoccuparci perché arriverà la pandemia (come dice storace) oppure no attenendoci a quanto detto dagli scienziati.
Personalmente non mi preoccupo, perché come sospettavo, le case farmaceutiche ci rassicurano su un incremento della fabbricazione di vaccini per polli. I polli in questo caso ovviamente siamo noi, che ci lasceremo spennare in attesa di una pandemia che non arriverà.
Le galline raffreddate offrono un ottimo punto di osservazione su come vanno le cose in Italia, prendiamo per esempio il nuovo dilemma in discussione questi giorni: “E’ il caso di chiudere la caccia?” Assicurano che le commissioni europee interessate stanno vagliando la possibilità dal momento che, come è noto, gli uccelli migrano.
Non ci resta che pazientare e stare fermi ad osservare come, nel nostro paese la caccia non si chiuderà; il perché è facile da capire. Delle poche aziende rimaste in piedi dopo l’avvento berlusconiano in Italia, c’è solo un settore in crescita. Le fabbriche di Armi. Non scordiamo poi che anche in Italia, come in altre parti incivili del mondo i fabbricanti d’armi, insieme alle case farmaceutiche rappresentano le più potenti lobby. Questo connubio associato all’influenza aviaria non ha bisogno di ulteriori commenti.
Rita Pani (APOLIDE)

10.15.2005

 

Edizione straordinaria…

Compagni, (rigurgito di coscienza), ho appena sentito Kossiga intervenire a proposito del dramma di stato sulla rottura in diretta reality della convivenza (distorta per ragion di stato in matrimonio) tra Loredana lecciso e albano carrisi in Verissimo formato Matrix condotto dal grande giornalista Enrico Mentana.
Pare che di strada ne abbiamo fatta tanta da quando il povero Leopoldo Ma stelloni bestemmiò in diretta e fu ostracizzato per un ventennio dalla tv di stato.
L’Italia si sta avvoltolando nella merda liquida e…
R.

10.14.2005

 

Spiccioli d’Italia…

Pensavate davvero che con la nuova legge elettorale, l’Italia avesse varcato l’orlo del baratro?
Pensavate male. La vera fine galoppa e arriverà a breve, quando le famiglie della cosca di governo dovranno mantenere la parola data e pagare il pizzo. Ci dovremo quindi ancora abituare alla devolution della lega, alla salvapreviti e alla modifica della legge sulla parcondicio, in modo tate che tutti i capi mandamento possano ritenersi soddisfatti.
Per qualche minuto oggi ho sopportato la visione della conferenza stampa show sulle riforma della scuola superiore; finalmente avremo professori giovani e preparati per nuove materie di studio, vero Letizia?
E sì, arriverà una sferzata di novità nelle nostre scuole e saranno gettate via tutte quelle cose obsolete come il latino, l’italiano, la matematica, il greco, la storia… Che palle!
Ci saranno corsi in velinologia, moda e makeup, audiovisivi … Io, che sono della vecchia scuola, per intenderci quella del professor Aste che impiegò tre ore di lezione per insegnare ad un allievo la valenza dell’accento, già ho difficoltà a districarmi con neologismi come massmediologo, tuttologo, docusoaperista, looktrainer, mi riterrò fortunata di non dovermi scontrare con questi nuovi professori, peraltro formati nelle università brevi e a punti di Letizia.
Laureati anche tu in tre anni con la nuova università a punti credito di donna Letizia. Potrebbe essere uno spot tipo CEPU, ma invece è proprio così che funziona l’università oggi, come una patente, come una tessera del supermercato; puoi scegliere un esame da due punti, da tre, da quattro che ti faranno vincere in premio una laurea.
Ironia a parte, provate a pensare che quando saremo un po’ più vecchi, oppure i nostri nipotini, domani saranno curati da medici usciti dall’università a punti… Un intervento a cuore aperto, quanti punti potrà valere? Meglio non pensarci o suicidarsi alla prima avvisaglia dell’incedere di una malattia.
Oggi sciopero degli artisti. La protesta è arrivata in teatro. A differenza dello sciopero dei dipendenti di una ditta qualunque, che da tre o quattro mesi o anni non vede retribuzione, un po’ come la ex cartiera di Arbatax, che passano sotto silenzio, i telegiornali ne hanno parlato, perché si sa che le persone di spettacolo fanno spettacolo anche nei notiziari. Probabilmente è per questo che anche il TG 1 (e tutti gli altri) con solerzia ci hanno informato dei guai lecciso-carrisi o che ci hanno fatto sapere che da oggi non ci saranno più comunicati stampa sull’esubero di coca si Lapo Fiat, che ha persino mangiato da solo.
Mi ricordo che nell’80 quando i dipendenti FIAT occuparono per un mese la fabbrica, persino Enrico Berlinguer ebbe dei guai perché non poté fare a meno di solidarizzare con l’operaio. Occupare una fabbrica era comunque una sorta di reato. I sindacati, allora, erano sindacati, non vinsero ma tramutarono 40.000 licenziamenti in 24.000 cassa integrazioni a zero ore. La FIAT vinse, perché di fatto eliminò gli esuberi senza sborsare nemmeno una lira, dal momento che gli operai erano a carico dello stato. Io avevo 16 anni e me lo ricordo ancora, probabilmente perché contemporaneamente, il mio liceo occupava per dare solidarietà ai minatori della Carbosulcis che venivano minacciati di licenziamento.
Ma che ve lo racconto a fare? La storia è obsoleta.
Rita Pani (APOLIDE)

10.13.2005

 

Vota il capo!

Evidentemente esiste ancora un minimo di rispetto per la lingua italiana e così, quei gran signori di governo non si sono sentiti di prevedere l’elezione diretta del “boss”; si voterà direttamente il “capo”. Questa la prima cosa che mi ha colpito della nuova legge elettorale, fatta passare con solerzia oggi alla camera. Non voglio nemmeno perdere tempo a parlare dell’insulto che continuiamo a subire da un parlamento che ci è stato usurpato da una banda di malavitosi che ha a capo ‘u curtu di Arcore, che riesce a riunirsi solo per legiferare pro domo sua, sarebbe meglio dedicarsi al resto, alla r-esistenza che invece di essere attiva resta in attesa.
In attesa di sapere, per esempio: ho letto che Prodi ha già un piano pronto da attuare dopo le primarie, che ovviamente, come il programma di governo resta “top secret”, chiuso dentro la cassaforte di qualche ufficio o solo dentro la testa che dovrà partorirlo. Noi non dobbiamo sapere evidentemente, o forse non siamo pronti, o che ne so?
Da quel poco che ho letto della riforma elettorale ho compreso solo che se mio nonno dovesse morire a Febbraio mi toccherà tenerlo chiuso in congelatore fino ad Aprile, e recarlo ibernato a votare. In sostanza quello che potrebbe salvare il paese da quest’orda di barbari dovrebbe essere un partito unico formato da tutte le forze di sinistra che, accantonate logiche di potere e spartizione di poltrone, prendessero veramente a cuore la salvaguardia della nostra sopravvivenza.
C’è qualcosa di sbagliato in quello che ho appena scritto, molta utopia, dal momento che la sinistra non esiste più e dalle logiche del potere non si prescinde. Parlare di unità di sinistra, purtroppo è quasi come raccontare l’ennesima storia di Harry Porter, tutto appare incredibilmente strambo, stupidamente scontato, come Bertinotti, o Prodi. Riesco a provare un minimo (ma solo il tanto indispensabile) di rispetto per Pecoraio Scanio che se non altro ha una cosa che gli altri non hanno, la coerenza con se stesso, e un po’ di memoria per ciò che ha affermato un quarto d’ora prima di ritrovarsi a passare davanti ad un microfono.
Pensare che ieri, quando il capo di Arcore ha invitato Rutelli e Mastella ad unirsi a lui, nella grande casa, io ho malignamente pensato: “Ah! Perché? Già non ci stavano?”
Io me ne sto qua alla finestra a guardare la piazza che si riempie e si vuota ad intervalli regolari, dove ormai le facce sono tutte uguali, i vestiti sono tutti uguali, le parole sono tutte ugualmente storpie e senza senso, dove le reazioni arrivano a comando quasi sempre per i motivi sbagliati, e soprattutto mi rendo conto che abbiamo perso almeno due generazioni di attivisti (attivi, utili a qualcosa). Una volta quando le cose non andavano era la classe operaia a protestare e a trascinarsi dietro la società civile, oggi, se le cose non quadrano è la chiesa ad alzare la testa e costringere il governo ad un tavolo. Una volta si bloccavano le fabbriche, oggi si minaccia di non dare più la comunione ai politici che legifereranno contro la famiglia (e per la tutela dell’essere umano).
E’ l’Italia delle cosche, io non voglio farne parte.
Rita Pani (APOLIDE)

 

Lapo migliora, l'Italia no.

A volte mi risale un rigurgito di rivoluzione, ma fortunatamente basta prendere un cucchiaio di maalox, fare un ruttino e tutto passa.
Sta scomparendo la coscienza civile, o forse è solo la civiltà che è stata cancellata dalla nostra quotidianità.
Avendo ancora la linea adsl fuori uso ho tenuto più accesa la TV, e il panorama è davvero desolante. Non è solo per le trasmissioni di stampo giornalistico che continuano a descrivere un povero Lapo Fiat in netto miglioramento, in via di guarigione, come se fosse reduce da una leucemia che fa rabbrividire, ma vedere l’inguardabile vespa trattare con professionalità l’argomento scottante “Cambio faccia per fare carriera” con tanto di telecamere in uno studio di chirurgia plastica. Si parla quindi di un malato di cocaina, di nasi rifatti e tette di plastica, ed addirittura ho assistito all’incredibile: Albano, in cerca di altri danari in un’ isola di Santo Domingo, veniva informato della sua separazione dalla lecciso dal direttore del giornale “Gente”.
Non per forza si dovrebbe tenere informato il pubblico dei disastri in Pakistan, e nemmeno di tutte le guerre in corso nel mondo, non per forza dobbiamo sapere quello che accade nel mondo, ma ritengo che forse sarebbe opportuno conoscere quello che ci accade in casa. Per esempio ieri concludevo il mio post dicendo che Pisanu non si dimetteva per i fatti di Lampedusa, ma forse va ancora peggio: non solo non si dimette, non solo non chiude il lager di Lampedusa, ma annuncia orgogliosamente che ne costruirà altri. A Bruxelles, intanto, per discutere dei fatti tra Spagna e Marocco nella commissione europea, noi esportiamo il meglio dell’intellighenzia democratica del nostro paese, ovvero l’ingegner castelli, che in una delle sue migliori performance dichiara che il giornalista dell’Espresso è un millantatore: “Le fotografie lo mostravano ben vestito ed elegante, tutto bello e stirato, quindi non è vero che si sta male nei CPT”. In effetti l’ingegnere non è nuovo a sparate di questo genere, riuscì persino a dichiarare che il carcere di Boncammino a Cagliari era una struttura alberghiera a cinque stelle, e non capiva perché i carcerati si impaccavano alle sbarre delle finestre a bocca di lupo. Però un minimo di coerenza ho il dovere di riconoscerla all’ingegnere, infatti da quando è ministro della giustizia, tutte le estati va a fare le sue vacanze a sbafo, nella colonia penale di Is Arenas, accanto ad uno dei posti ancora incontaminati della Costa Verde, in Sardegna.
Non ci importa molto della fame altrui, posso anche ammettere che ci importi poco se una generazione di bambini è sparita ormai inghiottita da un sisma al confine dell’India, ma in Italia è iniziato e subito è stato rinviato, il processo contro i carnefici di Genova, durante il tragico G8. Passi pure che un tizio come Placanica dopo aver ucciso Carlo Giuliani venga candidato nelle liste di AN, ma non può passare inosservato agli occhi di chi ancora riesce a vedere che il processo contro gli sbirri rischia di cadere prescritto.
Ci nutrono della poca politica da avanspettacolo che ritengono ci sia necessaria, con le immagini di manifestini provocatori, risse da bettola in parlamento e drammi infiniti come la caduta del governo per il rosa delle liste. Grave davvero? Stronzate, una montagna di stronzate che servono a tacitare le loro coscienze ed a saziare chi finge di voler sapere. La riforma elettorale galoppa, contro ogni logica democratica, e rispunta persino il ponte sullo stretto di Messina. E’ chiaro che non si farà, forse è un po’ meno chiaro quanto ci costerà, ora che un’impresa si è aggiudicata la gara d’appalto. Per ogni contratto che non verrà rispettato si dovrà pagare una penale, e chi pagherà i conti alla mafia? Lo stato.
Intanto migliorano le condizioni di Lapo Fiat, la gente invia fiori e biglietti di auguri di pronta guarigione, il mio naso è carino di suo, le labbra le ho negre al naturale. Le tette, sì, le tette sono proprio un disastro e pure la cellulite è un problema. Sarà per questo che non faccio carriera?
Rita Pani (APOLIDE)

10.12.2005

 

Mobbastaveramente, però!

Migliorano le condizioni del top manager della Fiat, Lapo Elkann. Lo ha reso noto l’ufficio pubbliche relazioni dell’azienda torinese diffondendo il bollettino medico secondo il quale il paziente risponde in maniera positiva alla cura e sta progredendo a vista d’occhio. I dottori sostengono che, a breve, egli sarà persino in grado di riacquistare la capacità di tagliarsi la cocaina da solo. Tutto questo ottimismo deriva dalla favorevole impressione avuta al momento del risveglio del giovane manager che ha fornito anche una spiegazione: “Dove saressi? Cosa accadesse? Ero allenantemi per le prossime olimpiadi della neve che si terrebbero proprio qui a Torino e, come atleta di casa, non vorressi sfigurare in qualcun modo...”
Poi, Lapo ha comunicato la decisione di lasciarsi crescere dei lunghi baffi spioventi e farsi chiamare, d’ora in avanti, Gengis Elkann.
Queste parole hanno confermato ai medici che il cervello non ha subito evidenti lesioni.
Il padre di Lapo ha dichiarato che si vergogna. Non di essere un pessimo genitore, ma di essere italiano. Anche io, ma con la sostanziale differenza che a me sono altre le cose che mi fanno vergognare di essere italiano, soprattutto nell’ultimo quinquennio. Cose come, ad esempio, che la Chiesa non dovrà pagare l’ICI oppure del tipo che noi contribuiamo con cinquecento milioni di dollari annui, al mantenimento delle basi militari americane in Italia.
Inoltre, la vicenda del giovane rampollo sta facendo passare in secondo piano la riforma della legge elettorale proposta dalla maggioranza a pochi mesi dalle elezioni. Proprio in questi giorni, i deputati stanno votando alla Camera per approvare il nuovo ordinamento. Lo scontro fra i due schieramenti, come peraltro annunciato, è durissimo: nessuno riesce a capire se si debba votare la nuova legge secondo il vecchio statuto oppure con il nuovo.
Da tempo, ormai, sento ripetere da più parti che bisogna andare a votare per Prodi, anche a costo di turarsi il naso. Io, quando e se andrò a votare, avrò bisogno quantomeno di un polmone d’acciaio. E sto parlando solo delle primarie, beninteso! Peraltro, anche qui non è chiaro: si voterà con il proporzioritario o con il maggiorinale? Ci sarà lo sbarramento relativo con bacio e abbraccio accademico bipartizan oppure il pallone è mio, non gioco più e me ne vado a oltranza assoluta? Ma soprattutto: perché la Puffetta non si è candidata?
Per tutto questo e per molto altro ancora, di concerto con le maggiori organizzazioni sindacali, ho indetto uno sciopero generale di 3,5 secondi netti per domenica prossima. Rispettando, ovviamente, le fasce protette.
dirtyboots

 

Sul lungo termine...

Una riflessione che, ultimamente, mi si è imposta spesso alla mente, è questa: perchè ci importa quel che ci importa?
In altri termini: come si generano visioni della vita che vanno dal comunista al fascista, sino a giungere addirittura al democristiano?

Che la questione sia fondamentale, penso risulti evidente.
Tutte le problematiche e gli scontri che si danno in ambito umano, e quindi sociale, politico ed economico, derivano dalla contrapposizione delle rispettive motivazioni, ed ancor di più dal *mentire* sulle medesime... addirittura a sè stessi!

Prendiamo quello che a me pare il caso più lampante: le prospettive globali della razza umana a breve, medio e lungo termine.

E qui risulta subito illuminante Keynes, che ad un certo punto profferì la grande verità, risolutrice d'ogni imbarazzo, a chi insisteva nel chiedergli lumi sulle conseguenze di determinati problemi, sul lungo termine:
"sul lungo termine saremo tutti morti".

Crisi energetica, tracollo socio-economico, distruzione degli ecosistemi... sono problemi "reali"?
No, a meno che non se ne imponga la pregnanza ed immediatezza, nel modo più chiaro e manifesto.

Se ci fate caso, il petrolio verrà a mancare tra cinquant'anni, acqua e cibo risulteranno insufficienti tra settant'anni, i ghiacci polari si scioglieranno tra cento anni...

E questo ci anestetizza e rasserena: mentre ne parliamo, discutiamo e "convegniamo", mentre l'onnipotente "mano invisibile del mercato" ci dirige senza fallo verso "il migliore dei mondi possibili", il "bubbone maligno" fa vela, lento ma inarrestabile, verso le future generazioni.

Perchè questo è lo scopo della pietosa menzogna, ovvero darci la possibilità di sentirci in salvo, poichè noi non ci saremo se e quando gli eventi volgeranno al peggio...

Ma che diamine! in fondo, ogni generazione ha dovuto affrontare i suoi problemi, no?
E allora, che anche le prossime generazioni facciano la loro parte, come noi abbiamo fatto la nostra!

Possiamo, quindi, tirare avanti come al solito, perfettamente sereni sapendo che, "chi di dovere", prosegue anche lui con i suoi bravi studi, seminari, convegni...

Nike

10.11.2005

 

Domanda

Ma dopo il Ford Transit, faranno anche la Fiat Trans?
dirtyboots

 

Drammi

Ho dovuto fare ricorso alla tv in questi giorni, visto il persistere del guasto sulla mia linea adsl, ed è stato tragico. Il mondo nel quale viviamo, non somiglia nemmeno lontanamente al mondo che ci viene mostrato e che ci raccontano incessantemente, utilizzando immagini patinate o cruente a seconda del bisogno del potere.
Dubitai già della necessità, di relazionarci quotidianamente sulle condizioni di salute di Giovanni Paolo secondo, con i bollettini medici e gli avvoltoi appollaiati davanti all’ospedale, ma quello era il Papa, quindi oggi mi chiedevo quale mente bacata può sospettare che ci interessi davvero avere i bollettini medici di Lapo Fiat, ricoverato in ospedale non per aver sventato una rapina, nemmeno per aver fatto da scudo ad una giovane madre interrompendo la traiettoria di un proiettile vagante e tanto meno per essere rimasto ferito incastrato sotto una pressa della fabbrica di famiglia, ma per essersi strafatto di cocaina in compagnia di tre allegre signore.
Ieri notte Vespa approfondiva la notizia con una puntata della sua trasmissione dedicata al “Dramma di Lapo”, mentre del “Dramma di Calissano” si occupò Mentana. Persino lo psicologo Crepet ha avuto il suo bel da fare per controbattere alle affermazioni di Patrizia Pellegrino, famosa per l’isola dei famosi, e tornata in auge dopo aver finalmente raccontato di avere avuto un fratello morto di droga, e persino del professor Gessa dell’università di Cagliari che spiegava i danni delle droghe. La vigilanza della famiglia pare sia fondamentale, per tenere lontani i ragazzi dalla droga, forse per questo Lapo non poteva essere immune.
Ma questo è solo il mondo che vogliono raccontarci, al punto che c’è qualcuno convinto che l’eroina con i suoi morti non esista più, un po’ come la criminalità spicciola. Nessuno che racconti i drammi dei poveretti che finiscono morti con un ago infilato sul braccio, e nemmeno uno straccio di bollettino medico per quei poveretti che di eroina ci muoiono persino in carcere.
Stamani la zelante cronista di Sky ha esordito con questa frase:” Torino questa mattina piange per il ricovero del giovane rampollo della famiglia Agnelli…” Avrei voluto tanto correre a Torino per vederne le lacrime, un po’ come penso avrebbe fatto San Tommaso. Non riesco proprio a figurarmi una Torino in lacrime per un cocainomane convinto che basti uno smile, indossato appena sopra una felpa per riportare gli operai alla catena di montaggio.
C’è un mondo da mostrare e uno da nascondere, deve essere per questo che sappiamo bene chi siano Katrina e Rita, ma non conosciamo nemmeno il nome dell’uragano che ha colpito la zona del Nicaragua. Ci sono morti e morti, feriti e feriti e soprattutto ci sono menti eccelse che non se ne vogliono andare. Deve essere per questo che se Pisanu non si è dimesso dalla sua carica dopo lo scandalo del CPT di Lampedusa castelli ha dichiarato che non si doveva parlare perché la Spagna sparava ai clandestini.
Rita Pani (APOLIDE)

10.10.2005

 

Post numero zero...




No, nulla a che vedere con la serie delle... "osterie"!

In realtà, il presente post serve a poco più che a
"pubblicare" la mia foto, così da poter avere per
essa un URL da dare in pasto al mio "profilo blogger".

Ne approfitto, comunque, per ringraziare Rita, che mi ha invitato qui, salutare Dirty e...
Ma sì! anche Mark! ;-)

Nike


10.07.2005

 

Volantino

E' on line il Volantino prodotto da Oscuro Personaggio 1816 (un nome una garanzia) che potrete scaricare dal link a lato, divulgare, stampare o anche solo leggere per non dimenticare.
R.

 

CHE fatica!

Ieri scrivevo qualche riga sospettosa sul virus misterioso che uccide gli anziani in Canada. Devo scusarmi con i lettori, ammettendo una certa mia predisposizione al sospetto. La verità è che il virus non è nuovo, anzi vecchissimo. Trattasi di *legionella* un batterio mortale dal nome simpatico, o morbo del legionario. In effetti perché sforzarsi di inventare nuovi batteri quando se ne hanno di vecchi e ben conservati nei laboratori?
Restiamo in attesa di nuovi attacchi di peste bubbonica.
A proposito di attacchi, ieri a New York nuovo allarme attentato in metropolitana, e non era un' esercitazione. Poi le dichiarazioni di bush: “Sono dieci i tentativi sventati dall’11 Settembre in poi!”
Bravo! Verrebbe da dire, se non fosse che il tutto puzza orrendamente di propaganda pro domo sua. Se non fosse per la mia natura sospettosa, resterei stupita della contemporaneità degli accadimenti terroristici. Ieri infatti sui giornali online c’era un’altra notizia davvero preoccupante: Al Quaida ricerca personale via Internet. Era scritta proprio così, io l’ho letta su Repubblica. Peccato non ci fosse anche l’indirizzo al quale poter inviare il curriculum, coi tempi che corrono …
Non si dovrebbe fare della facile ironia su questi argomenti, ma onestamente trovo difficile prendere le cose seriamente. Sarebbe come accettare passivamente l’insulto alla nostra intelligenza. E la stessa regola vale per le cose italiane, come fermarsi a discutere della situazione politica? L’altro ieri si rischiava di andare a votare anticipatamente se fosse saltata la riforma alla legge elettorale, ieri invece perentorio il barzellettiere di Arcore annuncia: "Niente voto anticipato anche se salta la riforma elettorale"…Poi ha raccontato l’ennesima barzelletta su Nerone e proposto di intitolare la piazza di Palazzo Chigi a Gino Bramieri. L’unica speranza sarebbe quella che il tale facesse pace col cervello, il problema è accertare se ne sia o meno possessore.
Come prendere sul serio le cose Italiane? E’ una bella domanda e dobbiamo proprio essere sicuri di volerci dare una risposta, soprattutto noi, orfani della politica di sinistra, risucchiati dal vortice prodiano e delle Primarie. L’Unione, unità, il candidato unico, la certezza della continuità, sono termini che giorno dopo giorno si sono impadroniti di noi, e soprattutto leggendo i vari siti dedicati alle primarie abbiamo imparato che questo strumento sarà utile per “smettere di votare col naso turato”, “per il cambiamento e per la novità”.
Non so se sia giusto da parte mia spiegarvi come mi sono sentita quando ho letto che Pippo Baudo stava seriamente pensando alla proposta di Prodi di candidarsi con L’unione, solo che lì per lì ho pensato che se davvero non era più il caso di andare a votare col naso turato, era arrivato il momento di recarsi alle urne con la bombola dell’ossigeno. E che dire della possibilità che sia Roberto Beningni ad aprire la manifestazione di domenica prossima, per protestare contro finanziaria e legge elettorale?
E’ molto probabile, vista l’evoluzione delle cose che domani io, con una maglietta di Che Guevara e le polacchine finte Clark ai piedi vada ad aprire la Mostra del cinema a Venezia…
Rita Pani (APOLIDE)

10.06.2005

 

I commenti ... Comunicazione di servizio :-)

... Non funzionano ...
Questo il tono delle mail che ho ricevuto oggi.

Sono momentaneamente riservati ai membri del blog, per diventare membri basta:
chiederlo ;-)

... Perchè non consenti di commentare?

Perchè disgraziatamente la libertà è ancora un concetto astratto per parecchi possessori di PC.

Renderò possibile commentare agli utenti registrati (altra opzione di blogspot) e comunque esiste sempre la buona e vecchia mail ;-)

Ciao.
R.

 

E poi dicono che il calamaro gigante è un mostro!

Si infiamma sempre di più il dibattito interno alla maggioranza circa la proposta che non si può rifiutare della riforma elettorale. Berlusconi, ormai esasperato, è passato a minacciare gli alleati di cosca: “O passa il proporzionale, oppure andiamo alle elezioni anticipate con il proporzionale!”
Mentre loro litigano, si aggrava il deficit del bilancio. O il bilancio del deficit, questo ancora non l’ho capito, ma credo che una soluzione per risanare i conti pubblici nostrani potrebbe venire dall’esportazione di un nuovo ritrovato verso cui mostrano vivo interesse finanche i narcos colombiani: pare infatti che all’Istat girino sostanze allucinogene di ottima qualità. Secondo i dati diffusi da questo ente circa la povertà, l’italiano medio, pur di non risultare povero, getta nei cassonetti dell’immondizia circa due lingotti d’oro al giorno. Che poi è uno dei motivi per il quale le persone più disagiate rovistano tra i rifiuti, nella speranza di riuscire finalmente a comprarsi uno yacht. Da questo studio risulta che le famiglie che stanno peggio, sono quelle residenti al sud, quelle numerose e quelle che hanno figli minori o anziani. Ecco, io vorrei spendere una considerazione su quest’ultima categoria: mi piacerebbe che, nella nuova finanziaria, fossero contemplate misure atte a migliorare le condizioni di vita dei figli anziani, un vero peso per le famiglie.
Nell’editoriale che tiene quotidianamente su “Il Messaggero”, Maurizio Costanzo si rallegra per la riabilitazione della bistecca fiorentina. Anche lui se n’è privato per anni e ne sentiva la mancanza. E per tutti coloro che non volessero correre il rischio di diventare anoressici come Costanzo, è uscita la guida dell’Espresso dei ristoranti d’Italia, nella quale una menzione d’obbligo spetta a Vissani: una personcina così a modo e mai sopra le righe, tanto che i cinghiali, quando lo vedono, si grattano. Un cuoco al top nella grande tradizione della cucina italiana, fautore, tra l’altro, del pesce arrosto spolverato con il pecorino, o dei capperi ripieni di melone al sugo di scorfano e broccoli al gorgonzola.
Frattanto, è in atto una disputa legale sulla ricompensa spettante a chi ha scoperto Oetzi, la mummia trovata in un ghiacciaio della Val Senales nel 1991. Una svizzera sostiene di avergli sputato addosso per lasciare tracce del proprio DNA ed essere poi così riconosciuta come autentica scopritrice, ma la controparte ritiene invece che sia stata l’istintiva reazione della donna ad un maldestro tentativo di mano morta da parte della mummia, quando questa però era già stata ritrovata.
Inquietante il caso di un’altra donna, scomparsa nel nulla sette anni fa: la madre ha ricevuto una lettera con la firma di sua figlia, in cui si legge: "Non cercarmi più, troveresti solo poche ossa. Non ne vale la pena.”
Nel post scriptum, precisa: “E, soprattutto, non voglio che mi si sputi addosso!”
dirtyboots

 

Pillole di saggezza e civiltà.

Il senato americano ha votato una norma che, mette al bando trattamenti o punizioni crudeli, inumani o degradanti di chiunque si trovi sotto custodia americana, indipendentemente da dove sia e da che cosa abbia fatto.
Il texano alcoolista aveva minacciato di porre il veto su questa norma che “legherà le mani ai presidenti americani, in caso di guerra”.
A proposito di guerra, in Iraq sono evidenti i primi segnali di democrazia, infatti il Parlamento iracheno ha ripristinato la pena di morte.

La chiesa insorge contro la pillola abortiva, è un omicidio. La chiesa invece tace sul prete definitivamente condannato per aver molestato i bambini di una scuola ed aver ingiustamente licenziato chi l’aveva denunciato.

Oh! Guarda! Un altro virus misterioso che ammazza solo anziani. L’unica cosa certa è che non si tratta di Sars. Altri fatti appurati: siamo troppi e necessitiamo di una sfoltita, e l’eutanasia non è gradita alla chiesa.

L’Istat ha fatto il conto dei poveri. Duemilioni e mezza, al sud una famiglia su 4. Sono poveri tutti coloro che hanno una famiglia di due persone ed un reddito pari a 919,98 euro. Le coppie di pensionati che raggiungono i mille euro mensili sono pregati di smetterla di rompere le palle con le lagne.

La mia amica Lucia, è pregata anch’essa di smettere di lagnarsi. A 43 anni dopo una ventina dalla laurea continua a lavorare come insegnante supplente di lettere solo perché accetta di prestare la sua opera nelle carceri minorili. Giovanni Scattone, dopo aver ammazzato Marta Russo fa il supplente al liceo Levi di Roma. Nessuna irregolarità nella graduatoria. Nulla di anormale. Anzi, è sinonimo di civiltà consentire all’ex carcerato di ricostruirsi una vita, ma perché non come lavoratore somministrato in una ditta di pulizie? Comunque gli alunni interpellati affermano che il professor Scattone spiega bene e riesce ad imporre la disciplina senza alzare la voce. Non ho difficoltà a crederci. Non si sa mai … gli partisse un colpo.

Tra i processi che salteranno dopo l’approvazione della salvapreviti, ci saranno anche quelli simpaticissimi dell’usura, violenza in famiglia, falso in atto pubblico, ricettazione …
Credo che sia uno dei pochi casi in cui una legge ad personam sarà utile anche ad un sacco di altra gente per bene.

Rita Pani (APOLIDE)

 

Isola dei famosi

Ciao Guè, ti segnalo l'isola dei famosi deposito dell'intellighenzia defilippiana.
Tale Daniele Interrante coinvolto in una disputa tra signore per bene, fini, colte e soprattutto famose si lascia andare ed escalama rivolto ad una ex velina: "Sei dieci anni che non lavori perchè sei antipatica al pubblico."
L'ex velina non ci sta e ribatte: "Embhè, parla lui che fino a ieri faceva lo spogliarellista."
Redarguito dalla Ventura che lo invita a non dire mai più una cosa simile, più tardi si scusa:
"Mi sono lasciato andare, mi sono fatto prendere dalla mia parte siciliana, lo so che questo è un lavoro voluttibile."
Besote Caludio
Ma il lavoro voluttibile e svolto dalle lavoratrici voluttuose? Sono simili o differenti dai lavoratori somministrati?
R.
... E allora che ne pensi dei due partiti? Gli albaniani e i turchiani? Sarebbero le due fazioni del pubblico che si contrastano.
Barbara
Finalmente un chiaro esempio di bipolarismo. Se ne sentiva il bisogno, no?
R.

 

Mediolanum detta legge.

«Al momento del voto sul rinvio della riforma del Tfr, il premier Berlusconi è uscito dalla sala del Consiglio dei ministri per evitare il conflitto di interessi. Lo stop alla riforma sarebbe infatti dettata, come ha spiegato Maroni, da “pressioni economiche-finanziarie” e in particolare del mondo delle assicurazioni»
Agi, 5 ottobre (L'Unità)

10.05.2005

 

Il mondo è bello

Il nervosetto da Arcore ora minaccia: o passa la riforma della legge elettorale o si va a votare. Balle, ovviamente! Mentre attendiamo la smentita o il fraintendimento, assistiamo alla discussione sulle priorità di governo: prima la devolution, poi la legge elettorale e solo dopo la salvapreviti. C’è voluta addirittura una riunione del consiglio dei ministri per stabilire questo iter di lavoro. Sì perché se non si accetta la devolution è la lega a lasciare il governo, ma se non passa la legge elettorale sarà forza italia a dire basta; però, nel caso dovesse passare la salvapreviti o la devolution, allora sarà cura dell’UDC far saltare tutto il castello.
Poco importa che i conti dello Stato somiglino ogni giorno di più al mio portafoglio, ci sono altre priorità da tenere sotto controllo.
La Finanziaria delle tre S (Siamo Stati Sodomizzati) è stata archiviata ed è già sparita dai titoli dei telegiornali.
Per fortuna che ci sono i sondaggisti, cosa farei io senza di loro? Vivrei nell’ignoranza più assoluta. Per esempio non avrei mai saputo che il vero sogno degli italiani è la chirurgia estetica. Quasi la metà degli italiani è favorevole, ma soltanto l’8% troverebbe il coraggio di farsi riempire le guance con grasso estratto dal culo, o farsi rimodellare le labbra con un po’ di cellulite prelevata dalla stessa parte che eccede.
L’italiano è favorevole perché, a detta del sondaggio, ritoccarsi aiuta molto soprattutto per la carriera. In effetti, come non essere d’accordo? Provate a pensare alla vostra collega, quella strega che sta dietro lo sportello delle poste e non ha voglia di fare un accidente, se avesse due tette quinta o sesta difficilmente verrebbe voglia di spaccarle la faccia per il suo arrogante disinteresse.
E che dire del lavoratore somministrato? Non farebbe un bel salto di qualità se avesse un po’ meno rughe ed un po’ di mento in più? L’operaio FIAT, uno dei pochi superstiti, non avrebbe molte più occasioni di carriera se solo facesse una liposuzione ed un ritocco al naso?
E’ strabiliante pensare che il sogno dell’Italiano sia la chirurgia estetica, soprattutto per me, erroneamente convinta che fosse un sogno trovare un chirurgo o un cardiologo e basta.
Dovrò abituarmi all’idea dell’evoluzione dell’uomo, probabilmente dovrò convertirmi a questo nuovo sistema di vita, abbandonando il mio obsoleto pensiero.
Mi sento in colpa per non capire quanto sia bello il mondo e soprattutto sto male quando capisco di non poter vivere alla grande così come dovrei, sempre così pronta ad indignarmi per qualunque cosa. Devo smetterla di associare il termine lavoratore all’operaio, in un’ottica miseramente demagogica. La gente che lavora per noi, per fortuna è ancora tanta: lavorano e si sacrificano nel mondo dello spettacolo, che è un mondo pieno di insidie che può portare anche alla distruzione di sé, e Calissano ne è appunto un martire. Pensate a Silvy Lubamba, poveretta. Non solo ha dovuto sacrificasri facendo ballonzolare per tre quarti d’ora le sue tette (rifatte) davanti ad una telecamera, ma ha anche dovuto mangiare un occhio di bue crudo. Ieri ho visto qualche minuto della Talpa ed ho pensato di scrivere una lettera a Ciampi, perché dia a questi poveretti una menzione d’onore, un cavalierato al lavoro. Stanno in Kenia e lo fanno per noi, e soffrono la fame; hanno pochissima carne, e hanno dovuto razionare gli hamburger. E’ orribile sapere che la produzione del programma ha smontato la doccia dal bagno per posizionarla in giardino. Per me è commovente vedere come lavorano, pensate che nel giardino della villetta che li ospita, in Kenia, hanno persino un lavabo col rubinetto e l’acqua corrente dove devono lavare i panni a mano. Nemmeno una misera lavatrice, magari senza centrifuga. Vedere queste poverette in bikini che stendono i panni, con le loro mani, senza nemmeno un filippino, mi ha straziato il cuore. Se poi aggiungiamo la pena che possono provare, sapendo che dietro alla collina magari c’è un villaggio dove i bambini di fame ci muoiono davvero…
Rita Pani (APOLIDE)

10.04.2005

 

Aumentano gli stipendi!!!

Siccome le parole hanno senso, come può un cronista, parlando della morte di Franco Scoglio dire: “ Il professore è morto a Genova, città dove aveva lasciato il cuore.” ? (TG SKY)
Ho scovato questo titolo dal mio sito demenziale preferito, il TG COM.


Non è bellissimo?
Come si fa a non essere ottimisti? Aumentano gli stipendi. Smentite le Cassandre, la sinistra porta sfiga, e Eurostat è un covo di comunisti. Giusto ieri dicevano che in Italia sono stimati a rischio povertà 11 milioni di persone, e non voglio ricordarvi che la soglia di povertà è stimata intorno ai 2.000 euro mensili per nucleo familiare.
Mi pare del tutto inutile soffermarmi sulla nuova legge finanziaria, soprattutto ora che ho letto che è stato accantonato il progetto di far giocare al lotto tutti i giorni della settimana, c’è sempre chi rema contro al governo. La SNAM protesta per la tassa sul tubo, gli attori, i registi, e tutta la fabbrica della cultura italiana protesta e minaccia scioperi per i tagli alla cultura, non sopravvivrà nemmeno il festival di Venezia ma pare che resisterà il festival di San Remo, nelle scuole sparisce progressivamente la figura dell’insegnante di sostegno, oltre che le nozioni dai libri, i sindaci dei comuni minacciano di dimettersi per i tagli agli enti locali, si paventa una sostanziale diminuzione dei contratti di lavoro a tempo indeterminato e persino per le collaborazioni a consulenza, si spinge per la mobilità.
Detto così, potrebbe scatenare attacchi d’ulcera o coliti spastiche, per questo preferisco attenermi alle fonti di informazione di governo: Aumentano gli stipendi! “Yuppy!”

Intanto la campagna elettorale per la farsa delle primarie va avanti, il tir giallo prosegue il suo cammino ad incontrare i popoli, e si pensa persino ad uno sciopero generale. Non ci si mette d’accordo sulle modalità, saranno quattro ore di mattina (così ci alziamo più tardi) o quattro ore di sera (così abbiamo il pomeriggio libero) ?
Io da comunista continuo a pensare che sia necessario il blocco del paese intero, ad oltranza, fino a quando non si ripristineranno le condizioni di civiltà, con un cambio totale dei vertici dei partiti di sinistra e dei sindacati … Ma io sono solo una comunista… Scusate

Che fa Follini, oggi?
Va contro la legge ex Cirielli ma sempre salvapreviti. Che brutto gesto! E’ quasi come avere per le mani il pezzo d’orecchio di un congiunto rapito. Come reagiranno dall’altra parte? Pagheranno il riscatto o non si lasceranno intimorire?
Rita Pani (APOLIDE)

10.03.2005

 

Pesce d’Ottobre

Quest’oggi, a Roma, prove tecniche di terrore: sono stati diffusi i dati di un finto sondaggio secondo il quale, il 98% degli italiani, preferisce leggere un buon libro anziché assistere a programmi televisivi. Per protesta, Costantino Vitaliano, dopo aver indossato il passamontagna nero di ordinanza, si è fatto esplodere davanti al Colosseo. Delusione massima tra gli astanti quando hanno appreso che, in realtà, si trattava di un manichino. La deflagrazione ha coinvolto virtualmente anche alcune auto che facevano finta di transitare in zona. In seguito, ai finti guidatori, sono state realmente elevate contravvenzioni per aver attraversato la ztl senza avere il regolare permesso. Proprio ora è stata pubblicata sul web la rivendicazione dell’attentato, con il finto filmato del testamento spirituale del manichino kamikaze che giura morte agli infedeli brandendo un santino di Maria De Filippi: “Non mi avressero mai vivo, piuttosto mi farebbi saltare in aria!”
Nel frattempo, dei poliziotti vestiti da manichini stanno cercando altre possibili bombe finte, tenendo così in apprensione gli artificieri che non hanno la minima idea di come disinnescare simili ordigni. Sull’esito della simulazione, il sindaco e il questore di Roma hanno espresso soddisfazione: “Se mai qualcuno volesse far finta di attaccarci, siamo pronti!”
A dire il vero, questa esercitazione ha comunque provocato numerosi fasulli disagi alla cittadinanza dei manichini, mandando in tilt il falso traffico caotico, anche in virtù di una persistente pioggia fittizia: molti sono arrivati in ritardo al lavoro, lasciando deserte le vetrine del centro.
Sulla falsariga delle esercitazioni antiterrorismo, prosegue l’organizzazione delle primarie dell’Unione in cui alcuni pupazzi fanno finta di avere un programma di governo. Secondo i sondaggi, è saldamente in testa il manichino con le fattezze di Prodi che, con grande soddisfazione, ha dichiarato: “Se mai qualcuno volesse far finta di votarci, siamo pronti!”
Intanto, i sindacati di base hanno indetto uno sciopero per protestare contro la manovra economica del governo. Anche i sindacati confederali stanno pensando di ricorrere allo sciopero generale, ma ancora non c’è una data, un accordo e mancano le modalità. Si pensa a un’agitazione dai forti connotati: mezz’ora di sciopero durissimo che però rispetterà le fasce protette e, pur garantendo il regolare funzionamento dei trasporti pubblici, dell’amministrazione pubblica, delle fabbriche, degli uffici, delle scuole, degli ospedali, dei commercianti e delle casalinghe, permetterà ai disoccupati e ai pensionati un’ampia partecipazione in grado di mettere in ginocchio il Paese. In una nota congiunta, i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil hanno dichiarato soddisfatti: “Se mai qualcuno volesse far finta di scioperare, noi siamo pronti!”
Per concludere, è stato assegnato il Nobel per la medicina ai due australiani Marshall e Warren. Il premio è stato loro attribuito per le ricerche sul batterio responsabile dell'ulcera e della gastrite. Curioso: qui da noi, batterio, si dice berlusconi...
dirtyboots

 

Esercitazione...

Perché fare le prove di un attentato?
Per una sorta di invidia del pene? Loro sì e noi no…Uffa!
Per dimostrare di non essere dei peracottari?
Per pararsi il culo in caso di reale attacco?

Non ho mai assistito ad un attacco terroristico, ma una notte ho assistito ad un incendio doloso. Bruciavano due stalle, in una ci stavano due vitelli, nell’altra un cavallo ed un puledrino. Morirono carbonizzati un vitello ed il puledro, i pompieri arrivarono in fretta sebbene l’incendio fosse distante da Carbonia, ma c’era molto fieno nelle stalle e avevano la struttura del tetto in legno. Quindi arrivarono comunque troppo tardi.
Ricordo la paralisi del proprietario degli animali, si piegava in due reggendosi la testa o lo stomaco, mentre tutto intorno era un agitarsi scoordinato di gente di buona volontà.
I pompieri arrivarono con le autocisterne e il raziocinio, si disposero in formazione e spensero l’incendio. Io c’ero e correvo insieme a chi era là con me a staccare tubi di irrigazione e convogliare l’acqua in altri tubi approntati da chi ne sapeva più di me.
Era solo un incendio.
Se fosse un attentato?
Sono certa che i pompieri, la protezione civile, i medici e i paramedici sappiano bene cosa fare e come farlo in caso di emergenza, ma noi, candidati a saltare in aria?
A che serve se non a rafforzare la propaganda di regime attraverso la politica dello spettacolo?

In Italia il 37% delle scuole non sono a norma, ovvero non dispongono dei sistemi di sicurezza in caso di incendi o calamità naturali, un’altra alta percentuale è addirittura ospitata in edifici che rasentano l’inabitabilità, ma non si sente parlare di esercitazioni d’evacuazione, così come per le zone a rischio sismico o di frane.
Le stazioni dei treni sono sprovviste di estintori, così come le gallerie stradali …

Non avevo mai visto un manichino con i tacchi alti… Almeno a qualcosa è servito questo spreco di tempo e risorse.
Rita Pani (APOLIDE)

 

Non perdiamo di vista Follini.

Penso potrà continuare ad essere uno dei casi più interessanti e disperati di questo periodo storico, politico. Follini resta fino ad oggi il caso patologico più inspiegabile del panorama epidemiologico di governo. Non si capisce. Sembra quasi uno che ha le pulci addosso, uno che non trova pace. Un malto di emorroidi costretto a stare seduto per ore.
Alleato di governo nei giorni dispari, ago della bilancia i giorni pari, riassume una sua identità democristiana al fine settimana e rilascia dichiarazioni al vetriolo rivolte al suo padrino di coalizione. L’ UDC è in fermento, pare che i giornali di proprietà del presidente del consiglio editore, stiano attuando una campagna intimidatoria, ma Follini precisa che “Non si lascerà intimidire.” E’ successo domenica, quindi giorno di identità democristiana, lunedì immagino che queste affermazioni si ridimensioneranno assumendo il peso di un dibattito chiarificatore all’interno del sistema democratico dell’alleanza governativa, rigorosamente in posizione china, martedì non so.
Di tutte quelle che ho letto, la dichiarazione più emblematica è quella di Lorenzo Cesa, vice presidente del gruppo parlamentare del Ppe a Strasburgo: «Non c’è dubbio che fra le poche promesse mantenute da berlusconi vi sia quella di scatenare gli organi di informazione della famiglia contro il segretario dell’Udc - Quello che sta succedendo in questi giorni è semplicemente vergognoso».
Viene spontaneo chiedersi dove abbia vissuto Cesa in questi ultimi 10 anni, e se per caso si sia reso conto che tutto il decennio è divenuto progressivamente vergognoso.
L’italianità stessa è ormai una vergogna completa, e sarebbe bastato oggi guardare un telegiornale, uno qualunque; archiviati i morti per attentati a Bali, sorvolati i morti quotidiani iracheni, sfiorati i morti ammazzati italiani è stata una giornata dedicata alle dediche. I telegiornali hanno provveduto ad informarci di cose banali spacciate per fatti da annali. Era il giorno utile per festeggiare degnamente i nonni, ma era anche la giornata degli anziani che hanno avuto per testimonial i disabili, perché era anche la giornata dell’abbattimento delle barriere architettoniche, oltre ad essere la giornata per la raccolta fondi per la tutela delle opere d’arte. Francamente come avrei potuto farmi bastare il tempo anche per la tutela dei Follini?
La festa del nonno, indetta per decreto dal presidente del consiglio nonno, è una cosa fondamentale per la nostra civiltà, i nonni sono importanti soprattutto quelli che non abbiamo provveduto a rinchiudere in ospizio, e soprattutto se hanno un reddito per poter dare una mano in famiglia, mentre quelli che non sono nonni, ma sono solo vecchi e razzolano nei cassonetti o girano con la demenza senile, in pigiama per le vie delle città, oggi hanno avuto anche loro la grande opportunità di una giornata diversa. La giornata dell’anziano.
Resto affascinata dalla povertà di un paese che ha bisogno di ricordare con una giornata che è necessario l’abbattimento delle barriere architettoniche, soprattutto perché poi con la penuria di parcheggi, ogni strada che si rispetti ha la sua dose di parcheggi per gli invalidi. Ne ho due proprio vicino a casa e mai mi è venuta l’idea di lasciarci la mia auto senza contrassegno, nemmeno dopo aver constatato che i possessori hanno auto lussuose, ora anche un SUV, e che né la moglie, né il marito sono handiccapati. Ma vogliamo abbatterle le barriere architettoniche o no? No. Perché poi pare brutto per l’italiano parcheggiare davanti ad uno scivolo.
E’ orribile che si usino i giornali per attaccare Follini; ma poi perché dovrebbero attaccarlo? Perché la variazione della legge elettorale è stata fatta ad presidentem e non ad Follinim?
La giornata per la raccolta fondi per la tutela delle opere d’arte. Ho letto che ne hanno parlato tutte le trasmissioni televisive domenicali. Certo è importantissimo, nonostante ci sia un ministero per i beni culturali che dedica la ripartizione dei fondi per la produzione di film ad amantem, i soldi si sa non bastano mai. Bisogna darne e darne tanti così che le opere d’arte siano restaurate e poi cartolarizzate a prezzi più appetibili per il venditore, lo stato.
Troppo facile prendersela con la stampa, soprattutto quando si è voluto a tutti i costi un editore come presidente. E poi non è nemmeno vero che la stampa sia di parte, ci troviamo in perfetta parcondicio e l’esempio lampante l’ha dato la Sette: di mattina a “Forza Sette” il commento del velista D’Alema e di pomeriggio, la stessa trasmissione aveva ospite in studio l’ingegner castelli…
E’ brutto, lo so, ma non mi sovviene una conclusione se non … Mavaccagareeeeee!!!
Rita Pani (APOLIDE)

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