12.12.2005

 

Per che squadra tifi?

Sarò pure nostalgica, ma non me ne vergogno affatto.
Ho sempre pensato e continuo a pensare che la politica sia una cosa seria e che quindi dovrebbe essere fatta da persone serie, in modo altrettanto serio, ma è almeno dal 2000 che istituzionalmente questo modo è stato abrogato. Ci furono dei tentativi craxiani antecedenti, ma erano ben poca cosa rispetto allo sfacelo odierno.
Si capì presto che le voci un po’ roboanti, ed un po’ gracchianti dei comizi di piazza stavano sparendo per dar spazio ai più moderni spot televisivi, e con gli altoparlanti nelle piazze andò via anche un linguaggio capace di dire ancora qualcosa di sensato.
Niente più “compagne e compagni”! Niente più cittadini o lavoratori, niente più lavoro e salario. Tutta roba vecchia, ops! Perdonate … Tutta roba vintage.
Siamo tutti ultras. Noi tifosi ci ritroviamo oggi ad attendere il grande match di Aprile, una sorta di superball tra la squadra di destra e quella di sinistra disposta in campo con tre punte ma salvaguardando la zona centrale; in panchina due o tre allenatori per ogni schieramento, i falli potranno essere prescritti ma non puniti.
Alla camera si discuterà a breve sull’opportunità di cambiare colore ai cartellini rossi. L’allenatore di destra vorrebbe fossero verdi e da utilizzare solo nei confronti di tifosi extracomunitari, soprattutto quelli assolti per non essere terroristi, e poi il rosso è notoriamente sinonimo di comunismo.
Ad Aprile, dopo il bigmatch dell’ election day in caso di vittoria della squadra di sinistra schierata con uomini di centro, vincerà l’allenatore Prodi, mentre in caso contrario sarà il capocannoniere di destra a trascinare sempre più in basso i tifosi italiani.
Ogni squadra potrà per legge scrivere le proprie regole, e quindi con un tridente che fa più assist si segneranno più gol, ma c’è scontento tra gli allenatori i quali non sono certi di voler far guidare la tifoseria dal presidente del milan. Non sono esclusi, ne verranno puniti colpi bassi ed azioni malavitose; come ho già detto non è prevista espulsione se non per gli extracomunitari. Sono accette solo prescrizioni. Ci si può dopare, ma solo con l’utilizzo di cocaina da assumere anche all’interno delle stanze di un ministero, ma è fatto divieto di tirarsi una canna o fumare una sigaretta in luogo pubblico.
In attesa della finale di Aprile, intanto, si da sfogo all’idiozia propagandistica con qualunque metodo e senza alcuna regola, in attesa dell’abolizione della legge sulla par condicio. Si possono usare manifesti idioti che riportano faccioni da idioti, o passeggiate in via Condotti, («Nel vedere quel che è successo in via Condotti e via del Corso, quante persone c’erano ad aspettarmi fuori dai negozi, sembra che il 95% degli italiani sia con noi. Ho fatto delle passeggiate in centro e ho visto entusiasmo, la gente si è scatenata».silvio berlusconi, Adnkronos, 11 dicembre) oppure si possono far parlare le mamme, andare a cucinare da vespa in un anticipo di gara sulla cucina di destra o quella di sinistra. Si può persino fingere che arrivi Natale utilizzando i sondaggi dell’ISTAT per far credere che la maggioranza dei tifosi abbia ancora una tredicesima da spendere, e che certamente la spenderà per fare regali. A proposito. Il presidente della squadra di destra regalerà per Natale ai suoi giocatori un computer portatile ultraleggero di ultima generazione ed una fotocamera digitale, mentre alle giocatrici un braccialetto per completare la parure di girocollo ed orecchini già consegnata l’anno scorso in una cena di fine anno che si terrà il prossimo 21 Dicembre in luogo ancora da stabilire, forse il Chiostro del Bramante.
Ho nostalgia come ho detto; una nostalgia che deriva da ciò che ho visto e da ciò che ho conosciuto, quella pulizia di pensiero che non era prerogativa dell’intellettuale, ma era comune in chiunque avesse voglia di pensare. Mi unisco al dolore di chi ha visto uccidere la politica e quindi la democrazia senza mai smettere di lottare conservando sempre la capacità di sentire. Mi unisco ai pigri come me, che concepiscono un pallone solo quando devono lanciarlo per far giocare il loro cane.
Rita Pani (APOLIDE)

Comments:
Sì, è davvero sintomatica questa commistione tra calcio e idiozia. O, se si preferisce, tra idiozia e idiozia. Per esempio, dopo che i quotidiani di oggi hanno titolato: "Di Canio: saluto romano!", il leader del centrosinistra, molto educatamente, ha commentato: “Grazie, saluto paolo!”
 
Mi viene in mente Rap Lamento di Frankie Hi-NRG:
"Per fare una partita alla "Repubblica" occorre essere iscritti a una compagine politica:
ce ne son decine tra cui scegliere a seconda del colore (anche se ultimamente il nero va per la maggiore).
Una volta che si è in squadra - o in squadraccia - è importante aver le natiche al posto della faccia per riuscire a reggere la fase atletica, con più tensioni: la campagna acquisti, detta anche "le elezioni".
Caratteristica della "Repubblica" è di esser gioco a palla multipla, ma senza limiti di numero, volume o qualità di sorta: ognuno inventa le sue palle e poi le spara a propria volta.
E il pubblico pagante che finora è stato zitto decide chi tifare, esercitando un suo diritto, credendo a quelle palle che lo fanno più contento e premiandone l'autore con un posto in Parlamento.

Quando sei in cabina e giochi la schedina ricordati che sei la colonna di un sistema.
Valuta un po' prima: rametto o bandierina? Scegli attentamente il tuo prossimo problema.

II Parlamento è uno stadio tutto pazzo: 2 curve a gradinate senza un vero campo in mezzo, rinchiuse in 2 palazzi in cui s'attizzano gli scazzi tra schiamazzi e rubamazzi, istituzionalizzando gli intrallazzi.
Si aprono le danze tra le squadre elette e parte il walzer delle alleanze, in cui vengono stretti tutti i gatti con i sorci, i cani con i porci, in quell'unico bestiario che dovrebbe governarci.
La maggioranza vince, il resto fa l'opposizione, un manipolo di eletti forma una delegazione, va dall'arbitro sul colle per prestare giuramento forgiando nuove palle da buttare in Parlamento.
'Ste palle - dette "leggi", per via del peso scarso - avuto un voto, un veto, un Vito ed un ricorso, galleggiano tra i banchi tutto quanto il santo giomo: da destra a sinistra a destra e poi ritorno.

Quando sei in cabina e giochi la schedina ricordati che sei la colonna di un sistema.
Valuta un po' prima: rametto o bandierina? Scegli attentamente il tuo prossimo problema.

Nell' ultimo periodo il gioco è fatto statico, monotono, le palle son talmente enormi che manco rimbalzano, ma schiacciano le regole e all' arbitro che estrae un cartellino danno pure del daltonico: bazzecole, il peggio ha da succedere.
Qui stanno convincendo il pubblico a pagare senza scegliere, abbonandosi al satellite e restando tutti a casa, usando il nome di "Repubblica" per tutta un'altra cosa: uno sport che si gioca su una piazza da un balcone, dove uno urla qualcosa e tutti gli altri che ha ragione.
Brutta razza 'sti tizi che in terrazza dirigon con la mazza un gioco in cui s'ammazza chi non si sollazza!
Da un bel pezzo c'è st'andazzo e non prendetemi per pazzo se ipotizzo 'ste compromissioni storiche, ma qui nel nostro Stato il campionato vien giocato solamente da due squadre con le maglie identiche.

Quando sei in cabina e giochi la schedina ricordati che sei la colonna di un sistema.
Valuta un po' prima: rametto o bandierina? Scegli attentamente il tuo prossimo problema."
 
Posta un commento

<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?