12.14.2005

 

Fate silenzio che Fiorani sta pensando.

Per esempio il caso Fiorani; è molto italiano. Un ladro patentato, ma vestito molto bene, banchiere, ruba persino ai malcapitati correntisti della sua banca, anche a quelli morti. Leggendo i giornali nemmeno una volta ho letto la parola “ladro”, al massimo il Fiorani viene definito ex-banchiere.
C’è un articolo su Repubblica che se letto con la giusta ottica, pare un pezzo esilarante, ma non l’ha scritto Michele Serra. In pratica si narra il primo giorno da detenuto dell’ex banchiere che ha ricevuto, quasi fosse prassi, la visita di un anonimo politico milanese, ed è aiutato da un giovane compagno di cella che, quasi fosse una sorta di comitato di benvenuto, da all’ex banchiere (ladro?) delle notizie sulla vita in carcere.
Per ora Fiorani cerca di capire, di rendersi conto dell’accaduto, come se fosse stato proiettato dal sogno alla realtà, o viceversa. “In questo momento non mi serve nulla. Sto cercando di capire, di farmi una ragione di quanto sta succedendo". Sono le prime parole di Gianpiero Fiorani che l'Ansa è in grado di riportare dal carcere di San Vittore. Le ha dette confidandosi con un esponente politico che oggi è andato a trovarlo in prigione, all'indomani dell'arresto.”
Il Corriere ci dice che Fiorani, l’ex banchiere, era a capo di una associazione criminosa.
Ladri. Ladri veri, come se rubassero in appartamento, dal momento che rubavano soldi veri, e non virtuali, pezzi da far transitare anche nei caveau per ricoprire buchi di ciò che avevano rubato in precedenza. Pare si indaghi anche sulle molte visite degli ispettori di Fazio (sarebbe Bankitalia e non “Che tempo che fa!”) che però non avrebbero mai riscontrato nulla di illecito, nemmeno quei pochi euro rubati ad ogni correntista distratto della Banca Popolare.
Farà Natale in carcere? Probabilmente no, mica è un ladro! E’ un ex banchiere.

Non si sa chi sia il politico lombardo che ha fatto visita al neo detenuto, anche se tra i politici che pare proteggano l’ex banchiere (ladro?) spunterebbe il nome di Calderoli, quello nato per castrare nella logica del dente per dente, disciplina non sempre esecrabile. Se ad un violentatore si possono tagliare le palle, perché escludere di tagliare le mani ai ladri?

Che si stia avvicinando una specie di resa dei conti? Non sarebbe bello se anche a passi lenti ci avvicinassimo ad una sostanziale rappresentazione della realtà degli ultimi cinque anni? Non è mistero per chi riesce a guardare lontano come si sia fatto di tutto per proteggere affaristi, banchieri, ex banchieri, palazzinari, rubagalline, imprenditori, assicuratori, editori, piduisti, escavatoristi, mafiosi di questa nuova repubblica che somiglia così alla vecchia da non accorgersi che nulla è cambiato, anzi … Andreotti, Craxi, il CAF mi sa che in confronto erano dilettanti, oppure gli allievi hanno semplicemente, di gran lunga, superato i maestri.

Rita Pani (APOLIDE)

Comments:
Forse gli Andreotti e i Craxi non erano principianti, ma in confronto erano dei, passami il termine, "gentlemen".

Come quando si paragona la mafia del passato alle cosche di oggi, si dice spesso "una volta erano uomini d'onore adesso invece..."
Prof.Spalmalacqua
 
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