11.02.2005

 

Raptus interruptus

Nonostante i tagli a Trenitalia annunciati in finanziaria, procede l’ammodernamento dei treni e una nuova campagna pubblicitaria informa che, d’ora in poi, i passeggeri prima di salire sulle vetture, dovranno dotarsi di biglietto obliterato, certificato di vaccinazione contro la leptospirosi e collare antipulci.
Il presidente Ciampi, per combattere la stagnazione dell'economia, ammonisce gli italiani a consumare prodotti nostrani. Il che, per molti, significa che dovranno prestare un po’ più attenzione alle cose che rimediano rovistando nei cassonetti della spazzatura.
Passato il “ponte dei defunti”, che è chiamato così dalla celebrazione della festa di Ognissanti, ci si è risvegliati un po’ più riposati, avendo potuto dormire un’ora in più. Ma solo coloro che erano sintonizzati su C’è posta per te. Adesso si attende il “ponte sullo Stretto” dove non dormirà nessuno, ma si terrà comunque un occhio chiuso sull’assegnazione degli appalti alla mafia.
Pannella ha finalmente deciso e, per questa settimana, vuole schierarsi con il centrosinistra per le prossime elezioni. Questa ipotesi ha fatto infuriare l’Udeur che ha posto un aut aut all’Unione: “O noi, o loro!” Sebbene, trattandosi di vecchi democristiani, non sia ben chiaro se abbia detto “loro” oppure “l’oro”.
Nel frattempo, monta la psicosi dell’influenza aviaria e, a titolo precauzionale, in Italia il pollo è scomparso dalle mense scolastiche. Il ministro Storace ha stigmatizzato questo provvedimento dichiarando che, pur trattandosi di refettori, non è opportuno distribuire panico e companatico.
Anche gli Stati Uniti stanno cercando di non farsi cogliere impreparati da un’eventuale diffusione del virus: il presidente americano ha chiesto al Congresso lo stanziamento di sette miliardi di dollari per l’acquisto del vaccino. Il problema è che il vaccino non esiste. I ricercatori stanno lavorando alacremente ma si scontrano con mille difficoltà: gli uccelli non collaborano e si rifiutano di dire “trentatré”.
Ma questa è solo una delle preoccupazioni che affliggono Bush: gli ultimi scandali del ciagate e nigergate che compromettono l’amministrazione statunitense, hanno portato ai minimi storici la popolarità del presidente che sta considerando di dichiarare guerra all’Italia dopo l'incontro con Berlusconi a Washington. Berlusconi, sfoggiando un inedito accento barese, ha espresso la sua solidarietà rinnovando il suo impegno a combattere il terrorismo e ribadendo fedeltà alla coalizione di forze aggregate. Berlusconi ha inoltre sottolineato come le idee che caratterizzano questa unione non saranno mai rinnegate né le forze alleate soggiogate e che le polemiche, prima o poi, grazie ai successi conseguiti, saranno mitigate. A questo punto, il premier italiano, dopo essersi felicitato con Bush rivelando la sua ferma convinzione che il presidente americano entrerà a pieno titolo nelle pagine della Storia e anzi augurandosi per il bene di tutti che queste aspettative siano quanto prima appagate, si è reso conto che si era fatta una certa ora e ha perciò proposto di continuare l’incontro davanti a un bel piatto di fumanti pennette rigate.
D’altra parte, dal momento che la vicenda del nigergate, in cui è coinvolto il servizio segreto italiano, rischia di provocare un terremoto politico di proporzioni mai viste, il nome “Sismi” pare quanto mai azzeccato.
Da ultimo: da un’indagine statistica risulta che, nell’intimità, la seconda cosa di cui gli uomini si spogliano, sono i calzini. Non è dato sapere qual è la prima, ma ci si augura che siano le scarpe.
dirtyboots

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