11.02.2005

 

Fiaccole e bombe

Quindi ci sarà la fiaccolata a favore di Israele, non è ancora chiaro però se parte di coloro che hanno dato la loro adesione, avranno dei cartelli con su scritte frasi di chiaro distinguo, tipo: “Manifestiamo pro Israele e contro l’IRAN ma ci fanno ancora incazzare i carriarmati a Jenin, e ci ripugna la costruzione del muro in Palestina.”
C’è anche da dire che partecipare ad una manifestazione indetta da giuliano ferrara mi provocherebbe uno choc anafilattico. E’ qualcosa che la mia natura rifiuta, soprattutto pensando con animo depurato da qualunque forma di ipocrisia, inoltre non mi paiono tempi nei quali sia favorevole gettare benzina sul fuoco.
Una riflessione sarebbe opportuna anche alla falsità di questa purezza di intenti bipartisan; le dichiarazioni del presidente iraniano sono assolutamente da condannare, ma rileggendo la miriade di risoluzioni ONU contro Israele, regolarmente disattese credo che le candele si dovrebbero lasciare spente.
Personalmente rabbrividisco anche quando leggo altre dichiarazioni dai toni perentori, come per esempio che l’IRAN è un pericolo per il mondo, così come fu per l’Iraq. La storia non è ancora storia, è semplicemente cronaca dei giorni nostri, ma sembra essere del tutto irrilevante soprattutto ora che di Iraq si parla solo attraverso le voci accreditate dagli eserciti.
Un raid aereo americano compie l’ennesima strage di donne e bambini? Il giorno dopo un bambino si fa saltare in aria e i giornalisti raccontano di nuovi scenari di terrore, dove donne e bambini sarebbero i nuovi *pericoli vaganti *. Poco importa che oggi si scopra (e si tenga quasi nascosto) che l’attentatore di Kirkuk fosse un adulto.
Temo che ci si stia preparando all’invio di nuovi aspiranti eroi cadaveri in Iran.
Sono trascorsi giorni di festa, di esodi, di streghe e di mostri; nella nostra tradizione americana resistono alle finestre immagini di zucche sorridenti e scheletri appesi alle porte. L’immagine più mostruosa di questi giorni resta per me quella del vostro presidente del consiglio invitato alla festa di Halloween a casa bush, mascherato da supergiovane mostrava la chioma di un quarantenne, tinteggiata di fresco di un castano tendente al mogano. Credo sia la cosa più interessante e meno ridicola che sia riuscito a mostrare. Il resto è stato solo l’ennesimo show che umilia una nazione (l’Italia) raccontato benissimo da Vittorio Zucconi, invidiato testimone oculare e attore della vicenda.
Rita Pani (APOLIDE)

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