10.07.2005

 

CHE fatica!

Ieri scrivevo qualche riga sospettosa sul virus misterioso che uccide gli anziani in Canada. Devo scusarmi con i lettori, ammettendo una certa mia predisposizione al sospetto. La verità è che il virus non è nuovo, anzi vecchissimo. Trattasi di *legionella* un batterio mortale dal nome simpatico, o morbo del legionario. In effetti perché sforzarsi di inventare nuovi batteri quando se ne hanno di vecchi e ben conservati nei laboratori?
Restiamo in attesa di nuovi attacchi di peste bubbonica.
A proposito di attacchi, ieri a New York nuovo allarme attentato in metropolitana, e non era un' esercitazione. Poi le dichiarazioni di bush: “Sono dieci i tentativi sventati dall’11 Settembre in poi!”
Bravo! Verrebbe da dire, se non fosse che il tutto puzza orrendamente di propaganda pro domo sua. Se non fosse per la mia natura sospettosa, resterei stupita della contemporaneità degli accadimenti terroristici. Ieri infatti sui giornali online c’era un’altra notizia davvero preoccupante: Al Quaida ricerca personale via Internet. Era scritta proprio così, io l’ho letta su Repubblica. Peccato non ci fosse anche l’indirizzo al quale poter inviare il curriculum, coi tempi che corrono …
Non si dovrebbe fare della facile ironia su questi argomenti, ma onestamente trovo difficile prendere le cose seriamente. Sarebbe come accettare passivamente l’insulto alla nostra intelligenza. E la stessa regola vale per le cose italiane, come fermarsi a discutere della situazione politica? L’altro ieri si rischiava di andare a votare anticipatamente se fosse saltata la riforma alla legge elettorale, ieri invece perentorio il barzellettiere di Arcore annuncia: "Niente voto anticipato anche se salta la riforma elettorale"…Poi ha raccontato l’ennesima barzelletta su Nerone e proposto di intitolare la piazza di Palazzo Chigi a Gino Bramieri. L’unica speranza sarebbe quella che il tale facesse pace col cervello, il problema è accertare se ne sia o meno possessore.
Come prendere sul serio le cose Italiane? E’ una bella domanda e dobbiamo proprio essere sicuri di volerci dare una risposta, soprattutto noi, orfani della politica di sinistra, risucchiati dal vortice prodiano e delle Primarie. L’Unione, unità, il candidato unico, la certezza della continuità, sono termini che giorno dopo giorno si sono impadroniti di noi, e soprattutto leggendo i vari siti dedicati alle primarie abbiamo imparato che questo strumento sarà utile per “smettere di votare col naso turato”, “per il cambiamento e per la novità”.
Non so se sia giusto da parte mia spiegarvi come mi sono sentita quando ho letto che Pippo Baudo stava seriamente pensando alla proposta di Prodi di candidarsi con L’unione, solo che lì per lì ho pensato che se davvero non era più il caso di andare a votare col naso turato, era arrivato il momento di recarsi alle urne con la bombola dell’ossigeno. E che dire della possibilità che sia Roberto Beningni ad aprire la manifestazione di domenica prossima, per protestare contro finanziaria e legge elettorale?
E’ molto probabile, vista l’evoluzione delle cose che domani io, con una maglietta di Che Guevara e le polacchine finte Clark ai piedi vada ad aprire la Mostra del cinema a Venezia…
Rita Pani (APOLIDE)

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