9.16.2005

 

Organizzazione delle Nozioni Unite

Una vera e propria ovazione ha salutato l'intervento del presidente venezuelano, Hugo Chavez, tenuto all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite: un appello contro quella che ha definito la "dittatura di Washington". Grande imbarazzo nella delegazione americana. Soprattutto Bush è sembrato imbarazzato, tanto che ha immediatamente scritto un biglietto, chiedendo alla Rice il permesso di andare in bagno. Il segretario di stato non ha potuto fare a meno di accordargli l’autorizzazione, replicando con un sintetico "vai a cagare!"
Il fatto è che il presidente americano se n'è sempre talmente fregato dell'Onu, da non sapere neppure dove sia la toilette.
Anche Berlusconi era presente ai lavori. Ma lui, al contrario del presidente americano, non ci ha pensato proprio ad andare in bagno in un palazzo di vetro.
Quando poi è stato il suo turno di prendere la parola, ha tenuto un discorso su libertà e democrazia, ribadendo quanto fosse importante e decisivo il contributo dell'Italia a questa causa. Quel che si è potuto osservare nelle edizioni serali dei telegiornali sono stati gli spezzoni salienti del suo intervento dove, con un'inquadratura stretta a mezzo busto, egli è apparso con il piglio tronfio che ha sempre contraddistinto i suoi interventi pubblici. Che fine ha fatto il codice di tutela dei minori previsto dall’ente di autoregolamentazione televisiva?
Ma forse, era solo per sottolineare il prestigio internazionale di cui gode la nazione grazie all'impegno profuso dal capo del governo. La riprova di questo, si è avuta osservando le immagini della trasmissione integrale in cui, allargando l'inquadratura, si scopriva che gli astanti saranno stati una ventina al massimo, compresa la Rice, intenta a risolvere un sudoku, e le donne delle pulizie. Queste ultime si sono dette deluse sia dal look ostentato dall'italiano, con quel doppiopetto blu abbinato alle scarpe con la zeppa modello anni '70, sia soprattutto perchè, alla fine, Apicella non ha cantato.
Per la cronica interna, da due giorni si susseguono le fantascientifiche elucubrazioni della stampa circa la natura della bomba deflagrata nella caserma dei carabinieri di Latina: consultando il manuale del piccolo artificiere, sono stati vagliati con dovizia di particolari tutti i possibili ordigni che avrebbero potuto provocare l'esplosione, dal pacco dinamitardo alla lattina riempita di polvere da sparo, passando per il sofisticato tubo metallico contenente esplosivo sintetico e chiodi per renderne più devastante l'effetto. Riferendosi all'episodio, un quotidiano odierno ha titolato in prima pagina: "La bomba era già in caserma". Verrebbe da aggiungere "Anche il cappuccino". Infatti, scartata l'ipotesi anarco insurrezional terrorista di matrice islamico-comunista, si scoprirà che il cameriere del bar dello sport aveva effettuato una consegna di krapfen alla marmellata incautamente cotti a temperatura troppo elevata.Magari ha ragione Sandro Piccinini quando sostiene che: “Quello di cui si sente il bisogno ad un certo punto della giornata calcistica sono i commenti.” Non avendo a disposizione argomenti per confutare tale profonda affermazione, soddisfo di buon grado il bisogno: MAVVAFFANCULO!
dirtyboots

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