9.16.2005

 

Me lo dii …

«Quello che credo è che lui abbi fatto, come dire, abbi fatto tantissimo in tutta la sua carriera, abbi fatto tantissimo per la Ferrari. E stii facendo tanto per la Ferrari ».
«Credo che il nostro amministratore delegato abbi fatto...». «Gran parte della gente che lavora in Fiat quest'estate non ha fatto vacanze, onde di poter portare sul mercato quest'automobile».

Non l’ha detto certo la signora Palmira, che tre volte a settimana con dovizia pulisce le scale del condominio, e nemmeno è una citazione di Fantozzi; sono affermazioni del capo della FIAT Lapo Elkann, l’inventore delle felpe, che fortunatamente non ho visto indossare a nessun cretino, un pilastro dell’italica economia. (Per chi volesse, l’intervista integrale è on-line)

Come non restarne affascinati?

Passando alle cose serie, torniamo a bomba!
Come un uragano, l’ordigno di Latina è stato declassato da cilindro contenente esplosivo sintetico a semplice bomba a mano di fabbricazione sovietica – quasi a voler sottolineare che comunque i comunisti c’entrano sempre - non è stato un attentato, ma un tragico incidente ma soprattutto, meraviglia delle meraviglie, la notizia è quasi totalmente sparita dai nostri monitor.
E pensare che il malfattore di Arcore, abusivamente presente all’ONU si era lamentato della malvagità dei giornali e dei giornalisti, intenti a destabilizzare il suo potere.
A proposito, ieri sera, contravvenendo alle mie stesse imposizioni, mi sono fermata a guardare l’approfondimento del TG3 (Primo Piano) attirata dalla presenza di Marco Travaglio. Tema in discussione la legge truffa elettorale; sono rimasta assolutamente disgustata dal giornalista Maurizio Mannoni, che in chiusura di trasmissione ha zittito Travaglio che spiegava come, i telegiornali non facciano altro che inculcare false informazioni agli utenti, colpevolmente e patologicamente inclini a dimenticare; l’esempio era la falsità con la quale tutti sono propensi a pensare che Andreotti sia stato assolto per i reati di mafia a lui contestati, mentre in realtà la colpevolezza accertata fino al 1981 è andata prescritta. In chiusura di trasmissione, con la canonica scusa del tempo esaurito, Mannoni ha dichiarato che Andreotti è stato assolto, accompagnando l’affermazione con un sorrisino falso e mistificatore. E se questo è l’esempio dell’ultimo baluardo della stampa di sinistra, allora stiamo messi peggio di quanto potessimo aspettarci.
Ora non ci resta che prepararci all’orchite; in questi giorni sarà solo finanziaria, con i regali per i meno abbienti, che in Italia non esistono più grazie ai parametri di riscontro dell’ISTAT che ha fissato soglie di povertà facilmente raggiungibili, con un po’ di disattenzione, da Karim Aga Kan, e Briatore con le sue scarpe in pelle di pesce angelo e madreperla da 5.000 euro il paio; tagli alla sanità, tanto è inutile curarsi perché morirai di fame, tagli agli enti locali, perché menotassepertutti tanto poi ci pensano i comuni e le regioni (oggi dieci centesimi in più per poter parcheggiare).
Ma non va così male: potremo far studiare i nostri figli, facendo delle comode finanziare da rendere un po’ al mese, come quando si compra l’ultimo televisore al plasma da Media Word, o il testmed per far vibrare le chiappe, o persino andare in vacanza a Sharm El Sheik non scordando di portarsi dietro una lattina di kerosene.
Rita Pani (APOLIDE)


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