9.27.2005

 

ComunistinTv....

E’ che a volte i conti non tornano. Mi chiedevo: “Ma quanti numeri due ha Al Quaida?” Ogni volta che ne uccidono uno, o lo segnalano nei pressi di una Moschea, o lo rapisce la CIA in pieno centro a Milano, è sempre il numero due. Come funzionerà la gerarchia di Al Quaida? C’è Bin Laden, (o la sua controfigura) e poi una schiera di 2 periodici?
Basta scherzare, passiamo alle cose serie: “La televisione.” Non ditemi che non è un argomento serio dopo che scienziati di governo hanno preso la parola per avvisarci dell’incubo comunista che torna sotto le mentite spoglie del Commissario Montalbano; e non potete sindacare nemmeno per il motivo che anche l’opposizione ha dovuto rispondere alle accuse di sovversione avanzate da Landolfi. Ho il visto il telefilm di Montalbano e devo convenire che, tutto quel parlare di mafia e traffico di minori extracomunitari, poteva facilmente esser scambiato per propaganda comunista, ma solo all’occhio attento di uno scienziato di destra o di un mafioso prestato alla politica. Non ho visto l’altra fiction, il grande Torino, e non sapevo nemmeno che Valentino Mazzola fosse un sovversivo comunista.
Sono cose importanti e non dobbiamo mai perdere di vista la televisione, anche perché prossimamente potrete assistere in quasi presa diretta, al processo d’appello della miss Franzoni, condannata a 30 anni di galera in primo grado per l’omicidio del figlio. L’imputata ha deciso di voler essere seguita passo, passo dalle telecamere, proprio come un reality show. Certo questo le renderà la vita impossibile, ha detto, ma è assolutamente convinta che sia necessario almeno fino a quando la riforma della giustizia non cambierà le leggi e consentirà di essere processati in primo grado su Rai 1 da vespa, in appello da costanzo su Canale 5 e in cassazione dalla Pivetti su Italia uno. Biscardi, essendo alla 7 potrà fungere solo da giudice di pace e Santi Licheni, finalmente potrà andare in pensione.
A proposito di bambini morti e di civiltà, un altro cadaverino involto in una busta di plastica è stato ritrovato oggi in Trentino.
C’è anche una novità dell’ultim’ora: la CEI fa muro e respinge le accuse di ingerenza, rivendicando, dopo la contestazione a Ruini, “il proprio diritto-dovere di intervenire su temi di grande rilevanza morale come la vita umana, la famiglia, la giustizia e la solidarietà”.
Sono davvero belle parole, e come si fa a non restarne colpiti? La moralità e la giustizia, soprattutto, sono cardini fondamentali per questa nostra società che, volente o nolente vive i condizionamenti del cattolicesimo. Moralità e giustizia. Anche ieri la puntata di Chi l’ha visto si è occupata della sepoltura del boss della Magliana Enrico De Pedis nella basilica di Sant’Apollinare a Roma. Per chi non lo sapesse la storia va così: tra santi e beati, in Basilica è sepolto con nulla-osta Vaticano un criminale assassino. La certificazione approvata e sigillata dal Cardinal Poletti certifica la purezza del buon cattolico meritevole di degna sepoltura.
Inutile ogni tentativo di indagine da parte della magistratura italiana, alla quale è sempre stato risposto che, la Basilica di Sant’Apollinare è territorio Vaticano.
Ma se si tratta di moralità e giustizia… Come dire alla Chiesa di tacere? Insomma, ma che paese sarebbe mai quello che accetta il matrimonio di due omosessuali? Quello in cui un criminale è sepolto in una Basilica.
Della finanziaria non parlo. Oggi solo cose serie.
Rita Pani (APOLIDE)

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