8.19.2005

 

Applicazioni tecniche.

Non è una novità che, soprattutto in questi ultimi anni, la ricerca tecnologica ha fatto passi da gigante. Con il più classico degli "effetto domino", ogni nuova scoperta o invenzione ne origina diverse altre nei più disparati campi applicativi. A riprova di ciò, basta osservare le rubriche dedicate sui quotidiani on-line, tramite le quali si potrà essere aggiornati su molti prodotti studiati per facilitare la vita dell'uomo moderno. Tra le tante, potrete apprendere che si sta mettendo a punto un nuovo sistema di interazione tra uomo e computer. Questo sistema rivoluzionario, denominato "eye tracking", prevede l'utilizzo della vista in luogo degli abituali mouse e tastiera. L'articolo pubblicato riporta l'esempio di un medico che, esaminando una lastra al monitor di un normale computer, fissando una porzione dello schermo e impartendo semplici comandi vocali come "blast" (apriti) riesce ad ingrandire l'immagine esaltando un particolare e, ad ogni successivo "forward", ecco che l'immagine si ingrandisce sempre di più, oppure si ha facoltà di spostare la porzione selezionata, copiarla, cambiargli colore, ecc. E' già allo studio una successiva release che permetterà di interagire con i filmati in presa diretta come, a titolo di esempio puramente casuale, una conferenza stampa di Berlusconi in cui sarà possibile, fissando sul monitor il pregiudicato di Arcore, formulare il comando "fottiti" o "crepa" o anche un più semplice "dicci la verità!" La parte più difficile che i tecnici dovranno affrontare, sarà relativa alla focalizzazione del soggetto in questione: nelle cavie da laboratorio sulle quali è stato finora sperimentato questo particolare programma, si è riscontrata un'elevata irritabilità unita all'irrinunciabile desiderio di afferrare il primo treppiedi a portata di mano e scagliarlo veementemente contro il monitor. Ovviamente, in questo caso specifico, il software sarà programmato in modo tale da ignorare gli ordini superflui, tipo: "spara una cazzata!" Altrove, si viene a conoscenza di un allarme lanciato via web alcune settimane or sono, ma assurto dietro le quinte della cronaca solo pochi giorni fa: l'influenza aviaria, originaria dell'estremo oriente, si sta spostando verso occidente. Da una nota diffusa dal ministro della Sanità, Storace, proprio quello la cui amministrazione, qualche mese fa, quando ancora era governatore della regione Lazio, ha fatto sì che l'ospedale di un paese in provincia di Roma rimanesse per quasi una settimana senz'acqua corrente, si apprende che il ministero, pur prestando attenzione al fenomeno, è ottimista: sarà sufficiente cambiare, nella popolare canzone "La società dei magnaccioni", la strofa "ce piaceno li polli, l'abbacchi e le galline, perchè so' senza spine, nun so' come er baccalà!" sostituendo "li polli" con "antipasto misto della casa, bucatini all'amatriciana" e "le galline" con "millefoglie con crema chantilly, caffè e ammazzacaffè, pane e coperto... ventottoeuri". La metrica ne risente, ma almeno ci si fa un pasto completo, genuino e, tutto sommato, nemmeno tanto caro.
dirtyboots

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