7.27.2005

 

Per un nuovo miraggio italiano

E’ accaduto in una chiesa di Acerra: la statua della Madonna si è mossa. Stando a quanto riferito dai fedeli presenti, assorti in preghiera, la statua si sarebbe animata. Alcuni hanno avuto la presenza di spirito di interrompere il rosario per fotografarla e, in effetti, a costoro è sembrato anche che dicesse “cheese”. Non è chiaro se volesse comunicare qualcosa o solo sgranchirsi le gambe, anche se la tesi più accreditata fa propendere per una richiesta di grazia proferita a così bassa voce che la statua avrebbe cercato di inchinarsi verso il devoto per capire meglio.Intanto si sta verificando un forte riflusso di prenotazioni dai turisti provenienti dall’estero. Inizialmente si era pensato fosse determinato dalle minacce sempre più frequenti di attentati; invece, poi si è scoperto essere dovuto all’effetto “Madonna di Acerra”: i villeggianti stranieri non vogliono correre il rischio che, una volta messisi in posa per delle istantanee ricordo, il monumento che hanno scelto come sfondo se ne vada alla chetichella o che gli faccia risultare la foto mossa. Nel frattempo, al pari di tanti vacanzieri, molti operatori turistici stanno correndo ai ripari, anche se per motivi diversi. Alcune agenzie, invece di omaggiare la clientela con le consuete borsette da viaggio o cappellini, hanno pensato di dotare i viaggiatori di giubbotto antiproiettile. Che potrebbe anche tornare utile, a patto di non navigare: nella malaugurata ipotesi in cui il traghetto dovesse avere dei problemi, nella concitazione del momento si potrebbero incontrare delle difficoltà nel distinguere il giubbotto antiproiettile da quello salvagente e l’esperienza insegna che affidarsi al caso, in circostanze del genere, può seriamente compromettere l’intera vacanza.Sempre in tema di partenze, finalmente e dopo tanti rinvii, gli americani sono riusciti a far decollare lo Shuttle: risolutivo, per il successo dell’operazione, far capire all’equipaggio che “Shuttle” e “Discovery” erano la stessa cosa. Dopo l’iniziale euforia, ora c’è grande apprensione tra gli scienziati per via della perdita di alcuni frammenti del vettore spaziale durante il lancio. Gli esperti sono preoccupati che possa ripetersi il disastro che è occorso la volta scorsa quando, in fase di rientro, il Columbia si era disintegrato. L’inchiesta, durata alcuni anni, portò alla conclusione che esistevano curiose similitudini tra il materiale utilizzato dalla NASA per il rivestimento termico del Columbia e le mattonelle del bagno della donna addetta alle pulizie della sala radar. In ogni caso, questa volta si sono cautelati, almeno dal punto di vista giuridico, applicando sul cruscotto della navicella una targhetta magnetica recante la preghiera “non correre: pensa a noi”.Per finire: durante una riunione del consiglio dei ministri, Berlusconi ha manifestato sorpresa nell’apprendere che molti si ostinano a vivere sulla soglia della povertà. Per lui, il motivo di tanta insistenza rimane un mistero. Oltre che un fastidio: intralciano il passaggio.
dirtyboots

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