6.21.2005

 

Sono preoccupato: diventerò disoccupato?

Il fatto è che sono un lavoratore deperibile: ho una data di scadenza. Il che mi fa sentire un po’ come i replicanti di Blade Runner... che fanno comunque una brutta fine.
Nel frattempo mi sto dando da fare e, nell’approssimarsi della fatidica data in cui andrò a far calare ancora il numero dei disoccupati, cerco un impiego. Una volta avrei cercato un impiego migliore, ma adesso mi basta un impiego, punto.
Ho letto un annuncio nel quale si cerca un giovane di massimo venti anni, non compiuti, almeno due lauree, sette master, quattro lingue straniere perfettamente parlate in simultanea e scritte, militesente e con due anni di volontariato in Kossovo, patente per condurre i tir, patentino per la formula uno, brevetto di pilota di elicotteri, bella presenza, aspetto curato, depilato, occhi azzurri ma non troppo, capelli biondi, alto non meno di un metro e ottantacinque, predisposizione al contatto con il pubblico e ai rapporti umani con spiccata propensione per la leadership onde ricoprire prestigioso incarico di lavapiatti in malfamata bettola di infimo ordine. Il candidato ideale dovrà aver maturato almeno otto anni di esperienza documentabile in analoga mansione ed esser disponibile alla turnazione e agli straordinari, anche festivi. Si propone, dopo adeguato periodo di apprendistato in nero, inquadramento con contratto di formazione al termine del quale potrà accedere ad un contratto di lavoro subordinato a tempo determinato. La paga sarà commisurata alla effettiva impossibilità da parte del candidato a chiamare l’ispettorato del lavoro. A tal fine, sarà considerato titolo preferenziale aver preso la cittadinanza di un paese extracomunitario ed essere rientrato poi in Italia clandestinamente e senza regolare permesso di soggiorno.
Peccato: non so lavare i piatti, altrimenti sembrava apposta per me! Ma sono ottimista, è tempo di nuovi miracoli, questo.
Ad esempio, il nuovo miracolo inglese: “Manchester, preso un uomo coinvolto in attentati in Iraq. Operazione in grande stile della polizia britannica. Catturata una persona che avrebbe preso parte ad attacchi suicidi.”
Delle due, una: o quell’uomo è particolarmente sfortunato e non riesce a suicidarsi, oppure... chi cazzo cura i titoli di Repubblica?
Oppure, la nuova impresa di Berlusconi: qualche giorno fa, ha portato a galla il lavoro sommerso. Poi, dopo avergli praticato la respirazione artificiale, lo ha restaurato ed esposto nel giardino della sua villa.
E poi c’è sempre la finanza creativa: da qualche tempo, per incentivare i consumi, le grandi catene di distribuzione di elettrodomestici hanno cominciato a promuovere le vendite “prendi subito e cominci a pagare tra un anno in comode rate di pochi euro al mese”. E’ stato così che per acquistare il televisore sedicinoni con schermo ultrapiatto all’ectoplasma, impianto alla pecora dolly surround polifonico con doppio masterizzatore dvd tridimensionale computerizzato, molti hanno preso coscienza di poter portare a casa il tutto, solo comprando una monovolume più capiente con i seguenti optional imposti, ovvero degli obbligatory: navigatore satellitare parlante in inglese francese tedesco spagnolo giapponese swaili tre dialetti indù e veneto stretto; aria condizionata personalizzata; sistema frenante antibloccaggio, che viene da chiedersi: “uno, quando cazzo si ferma?”; cambio Shimano al volante; sedili preriscaldati in similpelle di gnù tibetano; specchietti retrovisori antiriflesso che allora, che ce li hai a fare?; barre antintrusione, ovvero una feroce banda di skin head armati di spranghe che appena ti avvicini alla macchina ti impediscono con le cattive di aprire lo sportello; avviamento “Ray Charles” con riconoscimento ottico della pupilla; duecentodieci air-bag per ogni occupante cioè uno per ciascun osso di ogni singolo passeggero; impianto vocale per il cellulare alla menta piperita e, infine, arbre magique al gorgonzola. A rate, ovviamente. Poi, siccome a casa non c’era spazio a sufficienza per sistemare l’impianto elettronico e il garage era troppo piccolo per la nuova auto, hanno dovuto prendere un consistente mutuo per una casa più grande. Trascorso l’anno gratuito, molti devono essersi ritrovati a fare i conti con le trecento agevoli rate da pochi euro sommate al conveniente mutuo per la casa, al confortevole prestito finanziato per l’automobile e al vantaggioso canone del decoder satellitare. Dopo aver constatato che non si sostentavano leccando il televisore o masticando la ruota di scorta dell’auto, alcuni hanno cominciato a vacillare: “Come? Come uscire dal tunnel? Dovrò restituire tutto?” Niente paura! Almeno dove risiedo io, ad esempio, il comune sta pubblicizzando un’iniziativa geniale: il mutuo per risolvere situazioni debitorie, cioè un prestito che consente di far fronte ai debiti contratti nel pregresso. Alla luce di tutto ciò: chi mi presta un paio di milioni di euro? Giuro, alle brutte, prendo un prestito e glieli restituisco. E, se proprio malauguratamente non ce la dovessi fare, prenderei un mutuo a copertura e, se per sfiga non riuscissi ancora a restituirli.......... ad libitum.
dirtyboots

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