5.16.2005

 

Solo 4 anni.

La mia ricerca è stata infruttuosa, sono anni che chiedo ad un elettore forzitaliota di farsi avanti, di dirmi il perchè dell’insano gesto, ma non sono stata capace di trovarne solo uno. Ora mi piacerebbe ancora di più, soltanto per sapere cosa ne pensa il medio sognatore italiano, del sogno che anziché divenire realtà, ha finito per somigliare sempre più ad un incubo.
Ho letto i giornali di questa mattina, e le notizie rilevanti sono due. In ordine di grandezza (per titoli in neretto) c’è la Juventus che si avvicina al ventottesimo scudetto, e la possibilità di un ripristino della tassazione sulle rendite. Della prima notizia ammetto che mi importa davvero poco, la seconda invece mi incuriosisce – sarebbe offensivo scrivere mi diverte.
Un’ operazione da comunisti in un governo fascista?
E pensare che proprio ieri i cerchiobottisti dell’UDC avvisavano in tono grave “State attenti, perchè con la sinistra al governo tornerà il partito delle tasse.”
Dovrete convenire con me che c’è qualcosa di estremamente divertente in tutto questo, certo drammatico, ma divertente.
Abbiamo avuto un governo che per quattro anni, oltre a legiferare in favore del suo presidente del consiglio ha apportato riforme disatrose per settori importanti del sistema sociale, quali la scuola, la sanità e il lavoro; un governo che ha creato imperi fastosi con la sola forza della bufala, per esempio la costruzione del plastico del ponte sullo stretto di Messina, che a sua volta ha dato vita ad una fantomatica società che si è occupata degli studi fittizzi per la realizzazione di un’opera fantasma, che ha istituito il sistema mafio/tangentizio capace di pagare la mafia per i voti alla cosca di governo, con tanto di arresti eccellenti per mafia. Quattro anni di radicalizzazione dell’illegalità con revisioni di leggi del codice penale e condoni tombali per evasori di ogni specie. Quattro anni di propaganda martellante capace di far sparire persino l’Istituto Luce e la brillantezza dei fasti imperiali del duce finito a testa in giù sessant’anni fa. Ci sono voluti quattro anni per demolire l’informazione, essere ripresi dall’Europa per l’inosservanza delle regole fondamentali sui diritti civili con la caccia all’extracomunitario in base ai dettami della vergognosa legge bossi-fini.
Quattro anni per demolire la storia, la cultura e la civiltà.
Ora pare che sarà fondamentale il voto di Catania per stabilire la legittimità di un governo mafio/piduista ed io che non perdo il vizio, mi chiedo perchè. Non lo comprendo dal momento che ci sono state altre elezioni amministrative, non ultime le provinciali in Sardegna, che hanno sancito senza ombra di dubbio quanto questo governo sia illegittimo ed illegitimato a proseguire la sua nefasta opera.
Allora perchè Catania?
Forse perchè tra i candidati delle liste collegate alla cosca della libertà figura persino un ex galeotto condannato per rapina a mano armata ai danni degli autisti dei TIR?
La domanda giusta però è: “Quanto ci vorrà per cancellare questi ultimi quattro o cinque anni, e riprendere da dove avevamo interrotto?” Ma soprattutto verrebbe da chiedersi se l’italiano sarà pronto a chinare il capo, stringere la cinghia – e non solo quella – per sacrificarsi ancora una volta per il bene di questo povero stato.
Io personalmente potrei farlo, dal momento che nell’ultimo periodo ho fatto il callo alla difficoltà di sopravvivenza, ma faccio anche parte della sinistra vendicativa, che esige “giustizia” e che non dimentica la responsabilità d’alemiana dell’immobilismo che ha reso facile la scalata del berlusconismo, non agendo di fatto al ridimesionamento del suo potere economico/mediatico.
Per il resto c’è poco da dire, i quattro quesiti referendari restano materia ostica come il latino in una scuola professionale, il clero e i clericali, i finti cattolici e i falsi moralisti, cocainomani ma a favore dell’embrione invitano al non voto, la società civile non ha voce e sussurra di votare “Sì”.
A proposito ... Una signora con la quale ho viaggiato in treno da Cagliari mi ha detto che non sapeva ancora bene come avrebbe votato – non è che abbia capito tanto! Aspetto di sentire cosa dice berlusconi e poi farò l’esatto contrario! –
Ecco che mi sovviene ancora la domanda: “Ma allora perchè attendere di sapere che faranno a Catania?”
Rita Pani (APOLIDE)

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