5.25.2005

 

Chi vuol essere la Franzoni?

Potremo passare anni a parlarci addosso, inzuppandoci anche le scarpe di parole, ma dovremo finalmente trovare il coraggio d’ammettere che l’Italia è malata e lavorare per trovare una cura.
Se non faremo questo, allora tutto quello che diremo non avrà molto senso. Sarà solo fastidioso brusio.
Non è solo la politica, resa malata terminale dall’ingannevole incompetenza berlusconiana e dalla colpevole apatia dell’opposizione; è proprio tutto il sistema della società italiana che sta allegramente *andando a puttane*, lasciandoci colpevoli spettatori silenti.
Ma se noi siamo spettatori, allora ci sono i protagonisti del dramma in corso. Lo spettacolo si tiene quotidianamente sulle pagine dei giornali o sugli schermi televisivi, occupati in modo capillare da fabbricanti di mostri e di nulla. Un nulla pesante, quanto può essere pesante il costruire *cultura*.
Si inizia a ventilare il sospetto di una nuova madre killer, che avrebbe ucciso il suo bambino affogandolo nella vasca da bagno. Le prime dichiarazioni emerse avevano già fatto rovesciare il mio stomaco: “Non è un altra Cogne”.
Eppure oggi leggo (sperando in una smentita) che la madre del bimbo affogato a Lecco *voleva essere famosa e rimpiangeva i suoi venti anni, quando spesso si recava a fare da comparsa negli studi televisivi, per trasmissioni importanti.*
Cogne docet?
La malattia dell’Italia ha trasformato un’assassina in evento mediatico, con tanto di interviste in esclusiva, comparsate in importanti trasmissioni televisive, trasmissioni dedicate in prima serata.
Non sarebbe scorretto dire che Annamaria Franzoni oggi è famosa e allora perchè non provarci?
Gli ingredienti sono pochi e di facile amalgamazione: basta avere un bambino, un cordino, ed un po’ di fantasia.
Si prende il bambino, lo si ammazza- ci si legano le mani con un cordino- si pesta la testa al muro.
Attendere un’ oretta per assicurarsi che il bambino sia morto e chiamare i soccorsi.
In pochissimo tempo arriverà la tanto agognata fama. I giornali parleranno di te, e con un po’ di pazienza dopo il primo grado di processo potrai essere ospite a Porta a Porta, Verissimo, La vita in diretta, Un giorno in pretura, Ombre sul giallo, Blu notte, TV7, Lucignolo, Studio Aperto, L’antipatico, Ottoemezzo, La prova del cuoco, Killer farm, Chi vuol’essere assassino, ed opinionista alla Fattoria.
Probabile che stia esagerando, ma forse no.
Ho letto da qualche parte un avviso per i partecipanti ai provini della prossima edizione della fucina di mostri, Amici.
Tra le cose sottolineate c’era che la produzione non avrebbe esaminato più di tremila (tremila) aspiratnti al giorno. Non sono brava in matematica ma tremila per dieci, fa trentamila.
I posti finali sarebbero stati solo 26.
Al primo provino per il GF si sono proposti circa seimila cretini.
La Regione Campania ha dato vita al primo corso di formazione professionale per Veline.

Ecco perchè non mi sembra strano che una madre spinga la testa del figlio sott’acqua per diventare la prima partecipante al nuovo reality show: “Chi vuol essere la Franzoni?”
Rita Pani (APOLIDE)

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