3.07.2005

 

Tutto in diretta TV

Anche i funerali di Nicola Calipari saranno in diretta TV, come la sua morte in diretta telefonica, e il suo arrivo a Ciampino, in diretta TV.
Il cinismo dell’ipocrisia sta raggiungendo livelli indecorosi, ma c’è una formuletta che tutto appiana, che rimette in ordine le coscienze mediatiche.
Basta dire: “Voltiamo pagina” e magicamente tutto torna alla normalità.
Persino le trasmissioni sportive oggi sono iniziate con le immagini di Ciampino, di una bara avvolta nel tricolore per poi... Voltare pagina.... Con ancora negli occhi l’orrida realtà di tutte le guerre. La morte.
Ma la più bella ed elegante voltata di pagina è riuscita a darla San Remo, perchè San Remo è San Remo, e non c’è nulla che tenga.
Ho anche io seguito l’arrivo della salma, in diretta, su RAI 1...
Dopo il senso di morte si ritorna tra i fiori e la festa, ma nessuno ha voglia di festeggiare, avvisano, quindi tutti in piedi, a spellarsi le mani per un applauso, anch’esso ormai inflazionato, uscito di prepotenza dai teatri ed approdato nelle Chiese, dove se prima si piangeva il dolore nella preghiera, oggi si fa l’applauso ad Alberto Sordi come all’ultimo ragazzino innocente morto a Scampia.
Nessuno ha voglia di festeggiare, tutto appare mutato. Quindi perchè non restare in piedi e fare un minuto di silenzio?

............................. Silenzio.......................................

I vertici RAI avevano chiesto di non esultare per la vittoria, ed ecco la vincitrice * nuova proposta*, (chiedo venia ma non me ne ricordo proprio il nome) non esulta, salta direttamente gli ultimi quattro gradini e continua a balzellare come un canguro... Baci e abbracci...
Poi l’altro e l’altro ancora. Ma non c’è voglia di festeggiare, quindi ora che abbiamo i vincitori, c’è bisogno del televoto, per decretare il vincitore dei vincitori.
Ancora applausi, e mi sembrano strani, perchè sono uguali a quelli per l’eroe morto. Hanno lo stesso suono rimbombante.
Chiacchiere. Tristi chiacchiere addolorate, uno dice “Le edizioni che finiscono in 5, per San Remo sono sempre state un po’ strane.”
Un festival funestato dalle morti di Castagna, ricordano, e poi oggi (sabato) Nicola Calipari, servitore dello Stato.
Ma il pubblico ha votato. Il vincitore è ... (spero di non sbagliarmi) Renga.
Non esultiamo, siamo in lutto....non è facile...il dolore...la famiglia...Però.....
Facciamogliela cantare lo stesso la canzone, chè se c’era la morte, questa parla di vita.
E il vincitore, canta!


E’ un paese il nostro che non si sa opporre al dio danaro, nulla ha più senso e potere del danaro.
Le canzonette e le case discografiche, hanno più potere della pace e della vita.
I poteri economici che s-regolamentano il calcio hanno più potere della morte.

Le truppe Italiane non lasceranno l’Iraq, perchè non sono là a difendere una pace che non c’è ma le grandi imprese che hanno messo il cappello su un pozzo di petrolio o su una fetta di ricostruzione.
Rita Pani (APOLIDE)

Comments: Posta un commento

<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?