3.15.2005

 

Offese all'intelligenza.


E’ da tempo che in Sardegna ci battiamo per cercare un rimedio allo scempio procurato dalla base americana di Santo Stefano nell’arcipelago della Maddalena.
L’inquinamento radiattivo è un problema serio, accertato, che da sempre si tende ad oscurare, o a minimizzare. Noi sappiamo che dobbiamo la presenza di plutonio e torio alla presenza delle armi di democratizzazione di massa americane, e per questo stamani sono rimasta allibita, leggendo le dichiarazioni rese dal senatore forzidiota (mai stato più appropriato il termine) guzzanti, riportate dal quotidiano L’unione sarda.
Il pericolo alla Maddalena, secondo il rappresentante del governo sarebbe da ricondurre alla presenza di bombe nucleari, piazzate come mine, dai SOVIETICI negli anni settanta, ed abbandonate nei fondali delle coste italiane, (cito testualmente)
«per usarle come mine in caso di guerra e per provocare inquinamenti radioattivi, dei quali incolpare la flotta Usa. Gli ordigni sarebbero ancora in fondo al mare».

C’è altro da aggiungere? Non credo davvero...

Sabato 19 marzo manifestazione unitaria sarda a Cagliari
-PER IL RITIRO IMMEDIATO DELLE TRUPPE E LA FINE DELL'OCCUPAZIONE IN IRAQ
-PER LO SMANTELLAMENTO DELLE BASI MILITARI IN SARDEGNA
–PER LA BONIFICA DEI TERRITORI DEVASTATI E IL RISARCIMENTO ALLE COMUNITÀ INTERESSATE.

C’è un’altra notizia che mi ha dato da pensare.
Questa volta il terrorismo strisciante schiavo delle multinazionali, che ormai finanziano la ricerca scientifica in italia, al posto del governo, passano per la lotta contro il cancro e così Veronesi, una volta esimio professore, ci erudisce:
“Il cancro non si prende per lo smog, ma per il cibo. Ci ammaliamo di cancro perchè mangiamo male. Lo smog non incide se non per minima parte.
Mangiamo frutta e verdura, carne e quindi siamo soggetti al cancro.”

Ma alla fine il professore ci rassicura: “Basterebbe mangiare OGM”.

Che c’è da dire? Nulla. Bisogna immaginare la tavola di domani, verdure di plastica sul piatto, carne transgenica ad arrostire, e dopo pranzo tutti fuori a respirare PM10, ma soltanto dopo aver smesso di fumare.
Ma non ci sarebbe nemmeno da ridere, anzi, marciare uniti, armati di bastoni ed offesi nelle nostre intelligenze.
Rita Pani (APOLIDE)





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