2.04.2005

 

Benvenuti nel paradiso dei finocchi

Grazie ancora. Grazie a tutti coloro che hanno vitato per la cosca che governa questo povero e martoriato Paese.
Se così non fosse stato, penso che sarei rimasta ferma a quando mio padre cercava di dirmi che, le istituzioni dovevano essere rispettate, e le leggi anche. Che ci volete fare? Mio padre è del 1926. In effetti ho rispettato le leggi, sempre, le istituzioni un po’ meno, riconosco di averle contestate ma come avrei potuto esimermi? La mia contestazione aveva sempre un senso, una motivazione.
Oggi ho il cuore più leggero, grazie agli elettori di questa classe (differenziale) dirigente.
Pensavo che l’Italia fosse stata disintegrata ed invece mi sbagliavo, l’Italia è il paradiso dei finocchi, l’ha detto un ministro qualunque, che so? Quello per la salvaguardia di Apicella e dei parcheggiatori cantanti, l’ha detto il ministro delle riforme, calderoli. La questione nasce dalla sentenza di un giudice torinese che blocca la *deportazione* di un extracomuinitario omosessuale, che nel suo paese avrebbe corso dei rischi. Ammetto d’essermi stupita delle dichiarazioni del libertario ministro, pensavo infatti che considerasse la negritudine del finocchio senegalese un’aggravante.
Povera Italia...
Povera Italia, povera giustizia. Con queste parole l’odontotecnico cavernicolo (ministro) ha iniziato la sua dichiarazione ufficiale e sarebbe troppo facile per me, andare a ribadire la tessera 1816 del presidente del consiglio, o la legge previti, o la legge cirami, o la corruzione dei giudici...
Povera giustizia. Annamaria Franzoni, dopo le innumerevoli interviste in esclusiva rilasciate a Mediaset o a vespa (che poi è lo stesso) oggi torna ad occupare le pagine del sito del tgcom (quindi domani il video di mediaset) che rilancia l’ennesima intervista rilasciata questa volta a Panorama (di chi è?), con nuove e mirabolanti avventure. Con piglio deciso annuncia che, in caso di condanna, sarà lei stessa ad uccidere l’assassino del figlio. Dubito che ci sia da sperare in un suicidio. Ma forse c’è di peggio nelle sue dichiarazioni: cito testualmente “annuncia che il gruppo che cura la loro nuova strategia di comunicazione potrebbe preparare una fiction sulla tragedia.”
Avrei molto e molto altro da scrivere su questo paradiso di finocchi casualmente abitato anche da reduci come noi...
Rita Pani (APOLIDE)

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