1.10.2005

 

Sirchia? Che vada a ...

Primi effetti della legge anti fumo: il miracolo.
Sì perchè la prima multa è stata elevata a Napoli, dove si continua ad andare in tre su un motorino e regolarmente senza casco, ma è vietatissimo fumare.
La prima multa alle 00.01 e poco importa che faccia almeno sorridere il titolo che ho letto: “A Napoli i vigili urbani più zelanti”. Siamo in Italia.
Iniziano a sparire i morti dell’Asia dai giornali, appena per un po’ coperti dai morti del treno e siccome ormai abbiamo stabilito il nostro bisogno di morti quotidiani ne riesumo 14 dell’altro giorno.
So che non è merce di prima qualità essendo deceduti in Iraq ma è bene ricordare che sono civili morti per un “errore” di una bomba americana, che ha sbagliato bersaglio. Era stata inviata all’indirizzo di brutti terroristi antidemocratici e cattivi, ma per errore ha tirato giù un palazzo.
Naturalmente gli americani si sono scusati, d’altronde la classe non è acqua.
Sì, perchè nonostante lo tsunami, il treno, la legge anti fumo, i saldi, la guerra in Iraq non è finita, ed ogni tanto, mentre digitiamo un SMS per donare un euro, sarebbe bene ricordarselo.
Vanno meglio le cose in Asia, l’ho dedotto dai dieci secondi dello speciale Terra, condotto dallo zio Fester su canale 5, che ieri notte sono riuscita a guardare prima di provocare danni irreversibili al mio stomaco. “Sulla via del sesso, qualcuno compra ancora quell’amore finto ... “ Nelle immagini si vedeva un bianco grassone, pelato e sudaticcio che baciava una ragazzina thailandese.
Tutto torna alla normalità, lentamente. Infatti è ricomparsa anche la guerruglia in Sri Lanka, dopo 20 anni e 64.000 morti e nemmeno un euro di assistenza via SMS non ne potevano certo fare a meno. Temo che questo affretterà lo spegnimento delle telecamere ed il ritorno all’oblio.
Ma perchè devo essere sempre così nefasta?
Oggi è la prima giornata anti fumo, oggi è una data storica per tutti i salutisti, sono tutti felici e già me li figuro: indosseranno le loro tutine colorate e andranno a fare jogging per le vie delle città, salutati festosamente dai clackson dei furgoncini e delle auto. Qualcuno più salutista ancora ricorderà il giorno in cui ha smesso di fumare, indosserà il caschetto ovale, i pantaloncini aderenti, inforcherà la bicicletta e via, per le strade in salita dei Castelli Romani, arrancando dietro un autobus della Cotral, vecchio di almeno vent’anni che scatarra gasolio in fumo nero. E i passeggiatori? Al semaforo attendono che scatti il verde per i pedoni e respirano a pieni polmoni. Persino le mamme non dovranno avere più paura di portare i loro bimbi in un bar. Basterà che stiano anch’esse ferme al semaforo, mentre un tubo di scappamento sputazza il fumo nero proprio ad altezza di passeggino.
Perchè in un paese evoluto, è normale vietare di fumare, mentre inquinare è un dovere.
Sirchia? Ma che vada a cagare!
Rita Pani (APOLIDE)

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