1.21.2005

 

Questo povero, piccolo gregge di italioti annichiliti.

Che ci inventiamo oggi?
La Lecciso a cena ha avuto l’effetto di una peperonata digerita in ritardo ma scordata, nessun effetto collaterale, quindi come occupare le pagine dei giornali?
Il ritorno al nucleare. Bella trovata, davvero. Sondaggi, opinioni, forum appositi sui giornali on line, ed il resto se ne va, avvolto da una nube tossica virtuale, creata ad arte; per esempio la legge contro il falso in bilancio, alleggerita ancora. Nei telegiornali nessun rilievo all’aumento delle tasse governative, che andranno a coprire l’abbassamento delle tasse sue. Il digitale terrestre diventa una festa, e nessuno che si indigni per l’ulteriore arricchimento del presidente del Milan, scusate, del Consiglio.
Il ritorno al nucleare, da ottenere in almeno altre due legislazioni.
Ho letto di tutto, persino del “grandissimo risparmio” che l’Italia avrebbe per la riduzione dei costi di approvigionamento dell’energia primaria. Ho letto persino che, “dal momento che le centrali potrebbero scoppiare in un Francia così vicina, perchè non averle in Italia?”
Non sapevo che l’Italia fosse un grande paese produttore di Uranio, ero rimasta alla Liberia e al Niger, alla loro fame, e alle loro guerre.
Ero rimasta anche al fatto che l’Italia ad oggi non abbia ancora smaltito le scorie che abbiamo a due metri da casa, ed ho anche rifletturo sul fatto che la Francia è vicina e che sarebbe come dire che siccome qualcuno potrebbe ammazzarci tutti, meglio sarebbe suicidarsi.
Servirebbero quindi due legislazioni, che tradotto vuol dire 10 anni di governo mafio/affarista/piduista per riportarci indietro ai tempi in cui, con i morti di Chernobyl nel cuore, andammo a votare per dire no al nucleare.
Ma che problema c’è?
Nessun problema, si avvicinano le elezioni ed il grafomane di Arcore decide di scriverci ancora una volta, spedendo le missive, ovviamente, a spese nostre.
Ci inviterà ad assumere farmaci a basso costo, e solo in caso di estrema necessità, e ci dirà che è per il nostro bene, senza spiegarci come mai, lui e i suoi, vadano a curarsi in Svizzera.
Ci inviterà a far risparmiare il SSN senza dirci che, per esempio, una delle più gravi accuse a Cuffaro, in Sicilia, derivano proprio dal saccheggio del Servizio Sanitario Nazionale.
E che dire dello spottone della donazione a Don Gelmini?
Ha promesso, svariati milioni di Euro di beneficienza, chissà che un domani il povero prete non debba andare a Striscia la notizia per rivendicare quanto promesso dal bugiardo di Arcore...

Penso che serviranno molte più di due legislature per ridare al nostro paese la P maiuscola, ed inizio a disperare.
Rita Pani (APOLIDE)

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