1.14.2005

 

Non riesci a fare la cacca?

C’è un rimedio per tutto, d’altronde lo diceva anche mia nonna, solo che lei era antica ed ancora naturale. Pensavo anche di aver imparato qualcosa avendo avuto due splendide figlie, per cui in periodo di stitichezza risolvevo con le pere mature, mentre in periodi di abbondanza, mi affidavo alle limonate o al riso molto cotto e molto liquido.
Ma nonna mi ha lasciato, purtroppo e alle nuove generazioni non è rimasto nulla da fare se non affidarsi alla pubblicità, quindi:
Non riesci a fare la cacca?
Ma come sono antica, anche io!
Il tuo transito intestinale è (... ingorgato.... bloccato.....irregolare) ecco! Irregolare? Basterà mangiare le giuste fibre a colazione ed entro 15 giorni il semaforo sarà nuovamente verde.
Probabilmente sarà verde anche quello che entrerà in bagno dopo di te, ma per fortuna, la mamma, ha trovato la nuova invenzione che basta cliccarla e non dovrai nemmeno turarti il naso. Se sei uno sfortunato possessore di pozzo nero, i tuoi nanetti da giardino non verranno a bussare alla porta, per dirti che c’è puzza, puzza, puzza, che puzza, ma saranno svenuti 10 metri prime della porta, lunghi, lunghi, sul viale.
Se invece stamattina il traffico scorreva veloce nel tuo intestino, e quindi ti sei svegliata con la diarrea, basterà un’altra pillola magica per fartene scordare.
Mi ricordo che nonna, quando avevo il raffreddore, mi metteva nel suo letto, con una coperta Lanerossi a quadri blu e arancioni, col bordo di raso e mi portava le spremute d’arancia e le carote lesse condite col limone. Poi mi faceva le mele cotte e si rassicurava che io avessi ai piedi le calze di lana che aveva fatto lei, con la lana morbida e (scusami nonna) di un orribile colore verdino. Coccole e riposo.
Oggi, sarebbe stata fatica sprecata...basta un po’ d’ acuqcaldaperfavore, e si va al cinema, oppure opporre una scatolina al mentolo davanti alla saliva di chi, come vuole la buona educazione ti starnutisce in faccia, mentre esci dall’ascensore. Se poi sei fesso, ti bevi un intruglio verde che ti costringe ad uscire di casa per portare i bambini in piscina (a beccarsi il raffreddore), e se il vostro collega di stanza, o vostro marito, o la vostra ragazza è diventata di cartone ... Bhè è certamente indietro coi tempi come me. Stanno a letto a vegetare e si soffiano il naso, ingurgitando al massimo del comunissimo paracetamolo.
E che dire della texture della pelle? Le donne di una volta usavano pizziccarsi un po’ le guance, oppure d’inverno, stare accanto al caminetto. Il sano rubicondo era beltà assicurata, al limite si aggiungeva un po’ di rossetto.
Oggi invece, finalmente, è stato creato il primo fondo tinta che si adatta perfettamente alla texture della pelle, che non ho capito che cazzo vuol dire, ma ci voglio credere sulla parola.
Ora siccome non sto molto bene, saluto, ma prima voglio ricordarvi che dopo aver dato adito al transito intestinale (dopo aver fatto la cacca) è meglio usare della carta igienica con della vera aloe verde. Diffidate dai rotoloni più lunghi che non si sa mai, potrebbero innamorarsi di una rotola di carta igienica e sfuggirvi per inseguirla, proprio nel momento del bisogno.
Bisogno? Del transito!
Rita Pani (APOLIDE)

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