1.03.2005

 

Eppi niù iar!

Grandi novità si stanno palesando con il nuovo anno. Già a pochi giorni dal termine del 2004, Giuliano Ferrara è scivolato sul bordo della piscina di un albergo di Sumatra, provocando una perniciosa catastrofe che si è abbattuta con inusitata violenza sulle popolazioni del sud-est asiatico, mietendo decine di migliaia di vittime. In queste ore stanno montando con veemenza le polemiche: le popolazioni additano i governi, rei di non aver dato l'allarme o di averlo lanciato troppo tardi. Inoltre, a tragedia avvenuta, c’è chi lamenta colpevoli ritardi nei soccorsi. Senza tralasciare che, a tutt'oggi, i turisti appena giunti, accusano che anche farsi servire una bibita fresca sulla spiaggia richiede un'attesa non indifferente, anche senza ordinare noccioline.Per fortuna, il resto del mondo non è rimasto a guardare: tanti i volontari dall'Italia che stanno lavorando alacremente per soccorrere le popolazioni colpite dal maremoto. Particolare menzione merita un gruppo di ecologisti appartenenti alla Lega che si sta adoperando con abnegazione nel cercare di far riprendere il largo agli innumerevoli corpi spiaggiati. Secondo stime dell’ONU, ci vorrà almeno una decina di anni per rimuovere il corpo di Ferrara e cercare così di ripristinare l’ambiente naturale.Impressionanti le cifre donate in un sincero slancio di solidarietà. Il che ha permesso di sentirsi in pace con la coscienza e, dopo il canonico minuto di silenzio, festeggiare il capodanno in tono minore sparando botti e cazzate come al solito, ma in diesis.Proprio l'ultimo giorno dell'anno, il presidente del Consiglio è rimasto vittima di un singolare incidente nel corso di un bagno di folla in quel di piazza Navona: un giovane atleta si stava esibendo nella neo disciplina olimpica del lancio del treppiede quando ha perso il controllo dell'attrezzo che è andato ad impattare sulla testa del premier. Il presidente se l'è cavata con un lieve ematoma curato con un cerotto. Il cavalletto, invece, è risultato irrimediabilmente danneggiato. Unanime la condanna del gesto, espressa dai rappresentanti di tutti gli schieramenti politici che però, per una volta, si sono ben guardati dal mettersi in posa per una fotografia. A proposito del cerotto, il poeta Luzi, nominato senatore a vita dal presidente della Repubblica, ha paragonato Berlusconi al duce. Questa sua esternazione, gli ha attirato le critiche feroci degli esponenti della maggioranza secondo i quali, egli, non ha i numeri per poter essere senatore a vita. Infatti, Luzi, non risulta essere mai stato condannato per mafia e neanche mai stato neppure inquisito per corruzione o anche solo per semplice falsa testimonianza. E' legittimo domandarsi a che titolo, dunque, egli rivesta tale carica. Sempre per quel che concerne il cerotto per il presidente del Consiglio, un noto stilista ne ha proposto uno di forma circolare, ad anelli concentrici di colore alternato giallo e nero, con numeri crescenti verso il centro, rigorosamente rosso. Intanto, il leader della Margherita, Rutelli, ha scritto una lettera aperta al quotidiano "la Repubblica" nella quale propone agli alleati di coalizione di lavorare ad un programma, elencandone i punti principali, con il quale presentarsi alle consultazioni elettorali. L'incredibile originalità dell'idea ha suscitato tiepide manifestazioni di consenso. Forse, molti ritengono che non è il caso, in questo momento, di disorientare l'elettorato di centrosinistra con una proposta tanto ardita quanto innovativa.
dirtyboots

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