12.04.2004

 

4 UTILI CONSIGLI PER NON PERDERE LE ELEZIONI POLITICHE


Io credo che il centrosinistra, nei numeri, abbia già vinto le elezioni politiche del 2006. Non ci sono dubbi. Dovunque si vada, nelle fabbriche, nei bar, a teatro, la gente è così impaurita e incazzata col governo della CdL che sembra decisa a votare per il centrosinistra anche nel caso in cui quest’ultimo se ne stesse fino al 2006 con le mani in mano, senza presentare uno straccio di programma elettorale, senza fare altro che litigare su nomi idioti da affibbiare alla propria scalcagnatissima coalizione; tutte cose che probabilmente i geni dell’Ulivo (o della Fed, odella Gad, o dell’Alleanza, o del Nome Di ‘Sta Coppola Di Minchia che vorranno darsi) non mancheranno di fare, per non disorientare il proprio elettorato, ormai abituato a identificare la propria parte politica con il teatrino dei pupi. La vittoria elettorale è dunque certa, a patto, naturalmente, che ci siano delle elezioni e che queste si svolgano secondo le essenziali regole della competizione democratica. Il che, come sempre avviene quando c’è Berlusconi di mezzo, altrettanto certamente non accadrà. Berlusconi è disperato, braccato e disposto a tutto. Se Fassino, Rutelli e soci si illudono di vincere senza combattere, sono fottuti in partenza. Non ci sono sondaggi che tengano. Già Berlusconi domina l’intera informazione radiotelevisiva. Ora parla di abolire la parcondicio e modificare la legge elettorale a proprio vantaggio. Se necessario darà informazioni sbagliate sulla data delle elezioni, farà stampare schede elettorali con sopra il solo simbolo di Forza Italia, pagherà dei picchiatori da piazzare nei seggi al posto degli scrutatori, offrirà un viaggio in Polinesia in Hotel 5 stelle a tutti gli elettori di centrosinistra in corrispondenza con le date della consultazione. Qualsiasi cosa. Perdere le elezioni sarebbe la sua fine. Qualcuno s’illude che un tizio con tanto potere e tanto denaro si rassegni ad affidare la sua sorte finale ad una sciocca, insulsa, manipolabilissima consultazione politica? Queste cose non succedono nella realtà. Nei fumetti, forse. Non so per voi, ma per me altri cinque anni di governo dei farabutti della CdL significherebbero migliaia e migliaia di euro (che non possiedo) da spendere in antidepressivi e cure psichiatriche. Perciò anch’io sono disperato e disposto a tutto, anche a votare per una carovana d’avanspettacolo che si spaccia per coalizione di centrosinistra. Anzi,non solo li voterò, ma mi permetto di dargli, fin da ora, quattro utiliconsigli per evitare di perdere le elezioni politiche che hanno già vinto. Per ora ci servono vivi. I conti con loro li faremo quando saranno al governo. E giuro su Dio che li faremo, oh se li faremo!
1) Berlusconi vuole abolire la par condicio? Fregatevene. Lasciatelo fare. Lasciate che saturi l’etere delle sue panzane, del suo imbarazzante analfabetismo culturale e politico, della sua faccia di merda. Tanto, con o senza legge, vi terrebbe comunque fuori dalle TV ormai affidate alle salde zampe dei suoi luogotenenti. Con ogni probabilità finirà per disgustare i suoi stessi elettori, i quali già ora non ne possono più della sua onnipresenza mediatica. Con ulteriore probabilità finirà per scannarsi con i suoi alleati di governo, che non sono troppo felici di sparire dai palinsesti per fargli spazio. Niente piagnistei, né tormentoni sulla scarsa visibilità, che ad un paese alla canna del gas non sono graditi. Andate nelle strade, nelle piazze, nelle fabbriche, parlate con la gente dal vivo. Lì potrete dire tutto quel che volete senza censura, senza scalette, senza conduttori che vi interrompono ogni dieci secondi. Fate a pezzi Berlusconi e i suoi sgherri senza remore, senza peli sulla lingua. Distruggeteli. Non potranno farvi nulla. Loro nelle piazze non possono farsi vedere, non senza ombrelli in plexiglass per difendersi dalla scrosciante pioggia di pomodori che li attende.
2) Berlusconi vuole cambiare la legge elettorale? Idem come sopra. Ignorare. Tanto più che una cosa del genere ha tutta l’aria di essere una sparata per farvi innervosire, più che un progetto realmente realizzabile, con Ciampi che tra liti con Castelli, grane con l’Europa e rimpasti vari, è già sul punto di esplodere. E se pure si facesse sul serio? Chi vi impedisce di denunciare quest’ennesimo imbroglio nelle strade e nelle piazze di cui sopra? Sarebbe per voi semplicissimo volgere a vostro vantaggio una simile bassezza agonistica. Per il nano liftato si tratterebbe di un clamoroso autogol. Perdio, qualsiasi cosa faccia il nano da ora in poi sarà per lui un clamoroso autogol. Come dice Scalfari, la resistibile ascesa di Berlusconi è stata resa possibile dal fatto che nessuno, in vent’anni, ha mai avuto il coraggio di andare a vedere anche soltanto uno dei suoi numerosissimi bluff. Costringetelo per una volta a scoprire le carte, e sarà la sua fine.
3) Occhio alla regolarità del voto. Non perdete di vista le sezioni elettorali, gli scrutini e gli scrutatori. Badate: è fondamentale. Non fatevi prendere di sorpresa da brogli e irregolarità che sono, fin da ora, non solo prevedibili, ma assai probabili. Mettete a punto, da subito, una strategia per reagire a questa eventualità per nulla remota. Non facciamo come in Ucraina. Anzi, non facciamo come negli Stati Uniti, dove Bush ha “vinto”, anche se TV e giornali ancora non lo dicono, solo grazie a brogli clamorosi di cui si può trovare un sunto su www.solarbus.org/stealyourelection. E il primo che prova anche solo a parlare di voto elettronico, lo strangolo con le mie mani.
4) Okay, qui arriva il difficile: dovete dotarvi di un programma politico per la legislatura. Lo so, è una cosa antipatica da dire. Come può un elettore di centrosinistra dubitare che la sua coalizione possieda un solido e dettagliato programma d’azione per i cinque anni in cui dovrà stare al governo? Vi ho preso forse per dei buffoni? Ma nooo…certo che ce l’avete un programma politico! L’avete solo dimenticato sul tavolo della cucina mentre preparavate i libri da mettere nello zaino, è passato un treno e vi ha distratto, proprio nel momento in cui vostro nonno, che da anni era tanto malato, esalava l’ultimo respiro. Okay, lo portate domani. Anzi, avete un anno e mezzo per andarlo a prendere, e vi conviene – per il vostro bene – sfruttarlo al meglio. Non vi si chiede un capolavoro, tanto sappiamo benissimo che farete – o proverete a fare - come sempre l’esatto contrario di ciò che avete promesso. Non temete, stavolta ci penseremo noi cittadini a dettarvi giorno per giorno, protesta per protesta, un programma politico vero. Voi dovete solo redigere un programma di facciata che serva a convincere quel 30-40% di italiani lobotomizzati dalla TV che votando per voi potranno avere fiumi di latte e montagne di marzapane. Promettete pure, senza lesinare. Tanto, se hanno creduto che Berlusconi fosse un grande imprenditore sceso in campo per il bene del suo paese, crederanno a tutto. Lavorate di fantasia. Non ponetevi problemi di credibilità e rigore, tanto vi conosciamo, sappiamo che siete deboli e inconcludenti e che la politica dovremo dettarvela noi. Lo faremo, contateci. Non è una minaccia. E’ una promessa, ed è la nostra e vostra sola speranza. E ora al lavoro, che il tempo stringe!
GIANLUCA FREDA

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