11.18.2004

 

Vorrei essere libera di votare a Sinistra.

E’ vero, come mi è stato fatto notare che ogni tanto, svicolo verso l’ironia e a mia discolpa posso solo affermare che è difficile non cadere in tentazione, quando il materiale è tanto, troppo. Penso che il problema sia il fatto che, in Italia, la politica non è più cosa seria e la colpa è anche o forse soprattutto della sinistra.
Troppo in fretta si sono mandati al macero gli ideali. Questo è stato un errore tremendo, perchè l’ideale di fondo del comunismo prima, e dell’essere di sinistra poi, è sempre stato quello legato alla democrazia, alla legalità e alla giustizia sociale. Le attuali forze della presunta sinistra, non hanno capito che sarebbero proprio i principi basilari da cui partire per cercare di riprenderci il maltolto.
Saremo costretti a votare la GAD (ma che bisogno c’è di questi ridicoli acronimi?), e costretti non è un bel termine, la costrizione è l’esatto opposto della libertà. Questo è un’altro problema al quale sembrano non pensare coloro che dovrebbero oggi, perorare la nostra causa. Se solo penso di essere costretta a votare, difficilmente ci andrò; mi piacerebbe essere libera di votare per colui che è riuscito a dirmi non cosa farà, ma come lo farà, perchè mi pare che sia chiaro a tutti quali siano le priorità oggi. Ma questo non accade.
Quelle poche volte che la sinistra riesce ad accedere ospite ad una rara trasmissione di approfondimento politico, tutto si trasforma in un pietoso siparietto di comari urlanti, come quelle che nei cortili condominiali o nelle trombe delle scale si rinfacciano i dispetti... “Tu sbatti i tappeti...Tu getti le briciole...Tu getti le cicche accese... Tuo marito mi ha rubato il parcheggio.”
Capisco che forse dovrei attendere l’ufficializzazione della campagna elettorale, ma anche questa si è persa da quando berlusconi (non ci riesco proprio a scriverlo maiuscolo) ha abilmente ri-de-formato anche la politica stessa. Manifesti e spot a più non posso uguali a quelli che ci facevano sorridere un po’ con l’uomo in ammollo, o il detersivo che lavava bianco che più pianco non si può. Pubblicità nemmeno occulta, ma certamente ingannevole; pratica meschina alla quale la sinistra non ha saputo rinunciare, finendo per fare appunto, come la comare, rispondendo con manifesti se possibile più idioti di quelli che avevano preceduto.
La politica, figlia dell’ideale è cosa seria, e riguarda tutti noi, la nostra vita trasformata ormai in sopravvivenza ma la sinistra pare l’abbia dimenticato.
Sembra che l’unica cosa rimasta in questo Stato sia l’annosa pratica del ricatto per le poltrone e l’interesse personale, così si arriva a votare una legge finanziara inesistente che se possibile non solo ucciderà ancora di più la nostra economia ma, renderà ancora più ricchi i ricchi e sempre più poveri i poveri, con un operaio ancora miracolato perchè può andare in fabbrica a fare i turni ed ottenere 30 Euro in più in busta paga, e il presidente del consiglio, miracolato anch’esso essendosi salvato dalla galera, che ogni anno risparmierà più di 700.000 Euro.
E come farà la sinistra a riordinare questo panorama desolante? Perchè nessuno di loro lo dice?
...Perchè tanto saremo noi a levarli d’impiccio quando saremo costretti a votare.

La giustizia sociale non è poi un utopia, o almeno non dovrebbe esserlo. Invece è sparita.
Devono approvare la legge sulle droghe... Ci sarebbe molto da dire, non escludendo nemmeno il conflitto di interesse e le leggi ad personam... Per finire in galera basta il quantitativo necessario per rollarsi 10 canne, ma di cocaina se ne possono detenere 600 milligrammi... Ed almeno certi ministri staranno sereni.
Rita Pani (APOLIDE)

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