11.13.2004

 

8 anni! E muore la giustizia

Reazioni politiche dopo la richiesta di 8 anni di galera per il presidente del consiglio. Ce n’è per tutti i gusti, si va dall’accanimento giudiziario, alla morte della giustizia e si finisce con la solidarietà espressa dal moralissimo buttiglione.
Sì, perchè l’immoralità è un’offesa per noi cittadini, essere ladri o malfattori è una nuova professione fortemente voluta dalle riforme di questo governo che da tempo ci educa per un futuro migliore. Possiamo evadere le tasse, condonare abusi edilizi, condonare inquinamenti, lavorare in nero mentre si è in cassa integrazione, falsare bilanci.
Abbiamo una variegata tipologia di onorevoli che vanno dai mafiosi agli avvocati dei mafiosi, piduisti, inquisiti e pluri inquisiti che vigilano sulla nostra moralità, estromettendo persino chi è in odore di omosessualità dal proprio posto di lavoro presso il senato.
Abbiamo avuto persino ministri cocainomani, ma la lotta dura contro la cannabis.
E’ bello essere italiani, è come vivere nel cartone dei Simpsons, Homer che sbaglia tasto e produce un incidente nella centrale nucleare, potrebbe assolutamente fare parte della nostra società.
In questi giorni si sente parlare di normalizzazione, come se fosse una cosa orribile, invece no. Rendere tutto normale, questo deve essere il senso del termine.
Così è normale che un presidente di consiglio sia giudicato da un tribunale per aver corrotto e pagato i giudici che indagavano altre sue avventure giudiziarie, insieme ad altre onorevoli persone come previti, che meritò non solo un seggio in parlamento ma anche una legge che potesse proteggerlo da nuove e mirabolanti avventure (sempre giudiziare).
E’ normale tutto questo, siamo noi che ancora forse non ci siamo abituati perchè cresciuti male educati.
Noi, bigotti di sinistra, per anni abbiamo abusato del termine moralità, saturi delle nostre convinzioni ideologiche lo abbiamo sempre associato a cose banali come la legalità, l’onestà, la civiltà. Non avevamo capito un cazzo. Fortuna che è arrivato buttiglione e ci ha aperto gli occhi. La moralità proibisce di essere omosessuali, di fare figli al di fuori della famiglia (meglio se consacrata da un matrimonio cattolico) e memori delle vicissitudini di Bill Clinton, di tenere una stagista inginocchiata sotto il tavolo.
Rita Pani (APOLIDE)

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