10.01.2004

 

TFR truffa in agguato

T.F.R. : la truffa è in agguato.

Il 29 luglio scorso il Parlamento (con il voto di fiducia) nell’ambito della ennesima “riforma previdenziale”, che ha introdotto ulteriori tagli alle pensioni per i lavoratori dipendenti, ha sancito anche il dirottamento delle somme destinate al Trattamento di Fine Rapporto verso i famigerati Fondi pensione.
Ciò significa, molto semplicemente, che mentre finora il rendimento delle somme accantonate per la liquidazione era definito da tassi di interesse definiti (l’1,5% più il 75% dell’inflazione), il rendimento delle somme trasferite ai fondi è del tutto aleatorio e legato all’andamento dei mercati finanziari.
Finito il tempo della rincorsa all’avventura borsistica anche da parte del piccolo risparmiatore, allettato da guadagni facili immediati ed ingenti, ora, la situazione economica determina la necessità di utilizzi meno aleatori del denaro e chi può tende ad investire su parametri certi di rendimento.
La speculazione finanziaria ha evidentemente bisogno di un nuovo metodo, più certo e duraturo, per procacciarsi il denaro da utilizzare nel mercato borsistico e per agevolare tale esigenza. il governo non ha esitato ad utilizzare un meccanismo che rischia far trovare in una situazione indesiderata milioni di lavoratori.
Le norme approvate a luglio, infatti, prescrivono il termine di 6 mesi entro i quali il singolo lavoratore dovrebbe esprimere la propria intenzione circa la destinazione dei contributi già versati e da versare per la liquidazione.
In assenza di tale espressione di volontà, i contributi versati per ciascun dipendente verrebbero automaticamente distolti verso i Fondi pensione.
Il governo, oltretutto, sta giocando a rimpiattino, ritardando l’emanazione dei decreti attuativi che dovrebbero disciplinare nei particolari l’applicazione delle nuove norme.
Ora è bene che tutti sappiano che negli ultimi 4 anni il rendimento dei Fondi chiusi -quelli sponsorizzati da Cgil-Cisl-Uil- è stato dei 5,25 di contro alla rivalutazione del tfr di 13,44 (da 3,20 a 3,54 all'anno):

la differenza negativa per i Fondi è - 8,19.
La scelta tra i due sistemi ci pare a questo punto del tutto ovvia e ragionevole a favore del mantenimento del sistema di liquidazione attuale.
Ma occorre premunirsi di fronte all’intento truffaldino di far trascorrere nel silenzio il termine dei 6 mesi e perciò sottoponiamo a tutti i lavoratori un modello di lettera, che alleghiamo a questo comunicato, da far protocollare presso l’ente/azienda/amministrazione di appartenenza o da inviare con Raccomandata A/R al proprio datore di lavoro ed all’ente che amministra i contributi (INPS, INPDAP …), per “mettere le mani avanti”, in modo da evitare che l’espressione di volontà rispetto al mantenimento del sistema di calcolo possa arrivare in ritardo al datore di lavoro.
ROMA 21/09/04 CONFEDERAZIONE COBAS INPDAP
Scarica qui la lettera di diffida (.doc)

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