6.27.2004

 

Restare di stucco

Pressapoco “provare una tale sorpresa da rimanere sbalorditi, addirittura senza parola, come impietriti. Direi meglio io “Restare di merda”.
Sì perchè è di merda che spesso ci si sente davanti all’abominio quotidiano, quando si scopre cioè che il problema delle discariche partenopee potrebbe essere risolto in breve tempo *affidando alla mafia lo smaltimento, come d’altronde si dovette fare a Milano negli anni ‘90* . Non me lo sto inventando, l’ho appena letto in un forum.
Capire che anche tra i cittadini prevale il teorema lunardi secondo il quale appunto *si deve convivere con la mafia* fa restare di stucco, (merda).

Si resta sempre di merda (stucco?) quando si legge di un calderoli che minaccia la stabilità della poltrona di un Ministro dell’Interno, reo a suo dire, di non aver caricato i manifestanti che io sono andata a guardare in faccia.
Siccome a suo tempo ho subito qualche carica di celerini volevo vedere si trovare qualcuno che mi somigliasse.

Si resta ancora di stucco quando si scopre che mentre in Sardegna è previsto il *rilevamento* (modo elegante di chiamare l’esproprio o il furto) di altri terreni da annettere alla residenza del nano al governo che costa solo di tosa erba 260 mila Euro, e si resta più di merda quando la gente, quella delle piazze reali o virtuali con l’occhio spermatico di un vecchio maiale, in adorazione della nano-ricchezza ti dice “Ma sono soldi suoi...”
E siccome sei là, immobile tra lo stucco e la merda, eviti di dire:
“Eh! No! tutte le potenziali pendenze con l'erario sono state sanate, ricorrendo anche per il 2003, con un esborso di 30 mila euro circa, al condono tremontiano (già utilizzato per 204mila euro nel 2002), malgrado il premier si fosse impegnato a non usufruirne per le sue aziende personali.
Rita Pani (APOLIDE)

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