6.02.2004

 

2 Giugno

Quando si dice la guerriglia!
15 simpatizzanti terroristi fermati per aver tentato di lanciare palloncini.
Sono atti, per dirla alla Mentana, racapriccianti.
Atti di una gravità inaudita, se si pensa alle terribili conseguenze che avrebbero potuto arrecare alle forze armate, poco più in là schierate, bardate di tutto punto, dalla divisa storica, al missile al rimorchio.
E poi, cazzo, tirare palloncini per aria è veramente un atto criminale, fortuna che pisanu aveva schierato almeno 10.000 (in lettere: diecimila) uomini armati fino ai denti, giubbotto antipalloncini compreso, per vigilare e prontamente impedire questi atti di guerriglia.
C O M P L I M E N T I.
E c’erano anche quelli in borgese, tra i 10.000 (diecimila) che hanno prontamente fermato almeno 20 simpatizzanti terroriste, forse kamikaze, fasciate dalla bandiera della pace.

Hanno sfilato anche i “soldati tecnologici” sono quelli che sparano i proiettili intelligenti che non uccidono ma provocano solo blandi effetti collaterali, quali amputazione degli arti per errore, cecità per sbaglio, talvolta casualmente anche la morte per ammazzamento, ma, dotati di computer e di bugiardini per una corretta posologia; sfilano al passo con i tempi, accanto ai poliziotti di quartiere, che vengono assunti presso le agenzie specializzate in mode e modelli, dieci alla volta, in prossimità delle elezioni, con finalità sociali, quali ripulire i quartieri bene dalla presenza fetida degli extracomunitari ed arredare i giardini pubblici con la loro presenza griffata.

C’erano tutti, proprio tutti. 2500 i posti riservati alle autorità ed è quindi impressionante rendersi conto di quante personalità possieda questo nostro strano e democratico paese.

Ma lasciando da parte l’ironia, il 2 giugno è una data importante per l’Italia, è una data storica al quale hanno deciso di partecipare 2500 autorità nostrane; la storia è la storia, la nostra storia.
Ma questo la moratti non lo sa.

Nel XX secolo della Storia versione Moratti non c’è spazio per il nazisfacismo e per la Resistenza, né per il colonialismo. Scompaiono, assieme alle grandi rivoluzioni russa e cinese, dai piani di studio, dissolti nella riscritura dei programmi. Le «Indicazioni nazionali» infatti costruiscono intorno ai fatti tragici degli anni 30 e 40 una sorta di Torre di Babele temporale. I ragazzi delle scuole medie studieranno, compresso tra «la prima guerra mondiale», «l’età delle masse e la fine della centralità europea» e «la seconda guerra mondiale», un generico «i totalitarismi», dentro cui tutto si mescola, tutto si confonde e appiattisce. (Intero Articolo)

Questa mattina in un servizio giornalistico in TV si chiedeva al popolo perchè oggi fosse festa. Il più onesto ha risposto “Perchè non si va a scuola!” Solo un paio ricordavano del referendum che rese l’Italia una democrazia.... Tra un paio d’anni non oso pensare cosa si risponderà.

In sintesi, oggi, 2 giugno, l’Italia ha festeggiato la democrazia impedendo ai palloncini di volare ed applaudendo il passaggio di missili e carri armati.
Sono certa che da qualche parte, esista un senso logico, il problema è trovarlo.
Rita Pani (Apolide)


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