3.27.2004

 

Ghe pensi mi

Ebbene si, consentitemi, lo ammetto....
sono proprio un gran furbetto.
La giustizia mi provoca itterizia,
nelle aule dei tribunali ci pulisco gli stivali...
Ebbene si, coi miei modi cordiali ed un sorriso senza eguali,
l'ho messo nel c..o a milioni di italiani!
Qui lo dico e sia di qua che di la lo nego,
sono proprio innamorato del mio ego,
davanti allo specchio mi riservo un gran sussiego,
di fronte a me sono proprio tutti nani.
Cari amici, figli miei e Umberto Bossi,
noi faremo un sol boccon dei Rossi.
Il mio giuoco è la caccia al comunista,
per coprire tutti i miei manini,
me la prendo coi girotondini.
Cirami, Gasparri, Rogatorie,
me ne frego di tutte queste storie,
poi lo dico e lo stranego,
che nel conflitto d'interessi,
ho conseguito tutti i miei successi,
e a voi italiani, mi consenta, io v'ho fatto tutti fessi.
Non son degno di un'infamia,
solo perchè ho servito anche la mafia.
Ella infatti mi ha reso dei servigi,
senza i quali io non siederei a Palazzo Chigi.
Chiunque mi darà dell'assassino,
sarà spedito dritto da Fassino,
che si professa tanto libertino,
ma rimane sempre in mano mia il giochino.
E me ne strafotto, mi consenta, anche di tutti gli alleati,
che senza di me non sarebbero mai nati.
Il mio Milan, di cui io son Presidente e Allenatore,
gente mia è proprio un gran squadrone,
come io del mondo son padrone.
Sono io il miglior inquilino,
di questo gran paese truffaldino,
che a mia immagine e somiglianza,
tutto prende e nulla avanza.

Mi consenta,

IL VOSTRO UNICO CAPO ED IMPERATORE
SILVIO BERLUSCONI

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