2.25.2004

 

Odradek ti invita

Venerdì 27 febbraio ore 18.00 alla presentazione del libro "il tonto" di Aldo Ricci
Interverranno:
Aldo Ricci e Mario Pischedda


Il tonto di Aldo Ricci e’ un romanzo denuncia, con appendice. E’ anche la storia della generazione del ’68 con le sue devianze annesse e connesse: terrorismo, droga, criminalità, intelligence. Una miscela eplosiva di molte trame oscure, come il misterioso assassinio di Mauro Rostagno, “ compagno, guru e amico fraterno”, che il protagonista di questo romanzo storico, racconta in modo duro, tra l’hard boiled e la cronaca, ai confini tra la fiction e la realtà di una vicenda iniziata a Trento nel ’66 e finita a Trapani nell’88, con la misteriosa morte di Mauro Rostagno e le oscure trame che l’hanno preceduta e seguita. Rostagno dopo essere stato il leader carismatico del movimento studentesco trentino, aver co-fondato Lotta continua a Torino, e aver abbracciato il credo del Baghwan in India, si era poi ritirato in Sicilia e vicino a Trapani aveva fondato Saman, una comunità per il recupero dei cosidetti tossicodipendenti. Ma la struttura della comunità era in mano a un uomo senza scrupoli, Francesco Cardella, che l’aveva usata per i suoi loschi traffici, appoggiato dalla dirigenza dell’allora imperante PSI.

La sera del 26 settembre del 1988, Rostagno fu ucciso a colpi d’arma da fuoco; negli ultimi tempi aveva diretto una televisione privata, mietendo consenso tra la popolazione locale.

Sin dall’inizio la stampa suffragò la pista mafiosa, ma in seguito gli inquirenti ritennero che il delitto fosse maturato all’interno della comunità stessa. Che ad armare la mano di qualche giovane ospite di Saman fosse stato Cardella, i cui interessi nel traffico di tangenti, armi e droga potevano essere stati scoperti da Rostagno, oppure che la regia e/o la complicita’ nel delitto, potessero essere attribuiti a qualche ex Lc, alla vigilia della imprevedibile deposizione di Rostagno al processo Calabresi, oggi chiuso. Invece per il processo Rostagno di la’ da venire, anche se l’inchiesta della magistratura va avanti, fino ad oggi non si sono raggiunte certezze di giudizio.

Aldo Ricci - ha partecipato al movimento studentesco antiautoritario trentino come Mauro Rostagno, anche se su posizioni del tutto autonome - ha scritto questo suo libro per “aprire lo spazio del dubbio nella mentre dei lettori” , per rievocare l’ambiente e raccontare il contesto in cui maturarono certe scelte, per dare al “verosimile” la consistenza del vero, come e’ prerogativa della letteratura.

Aldo Ricci ha pure aggiunto una appendice nella quale ciascuno è chiamato col proprio nome , e qui la polemica si fa dura: l’attacco non risparmia nessuno, né i giornalisti né i politici attuali ed ex. Cambia anche il carattere tipografico per staccare la fiction dall’analisi, la letteratura dalla cronaca, ognuna con una propria validità e sarebbe quindi errato privilegiare l’una, forse più duratura (il romanzo), a detrimento dell’altra, probabilmente più effimera (il saggio).

Ricci ha lottato per la dozzina d’anni che ci separano dalla morte di Rostagno per la pubblicazione di questo romanzo generazionale, che é stato respinto – talvolta alla vigilia della pubblicazione – da più editori.


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