1.06.2004

 

Sregolatezze del 4 gennaio 2004

Il dilemma non è di poco conto: il potere di grazia appartiene ad una istituzione monocratica e politicamente irresponsabile, quale è il presidente della Repubblica ("come sembra a molti costituzionalisti, perché evoca un antico diritto divino del monarca"), con il ministro competente caricato di incombenze meramente applicative o è piuttosto un "potere politico" - di pertinenza del ministro di un governo espresso da una maggioranza parlamentare - pur bilanciato dal necessario concorso e dalla libera determinazione del capo dello Stato di controfirmare o no? A
prescindere ovviamente dal caso specifico della grazia a Sofri e di una scelta preferita ad un'altra perché semplicemente più efficace, il Riformista non ha dubbi: una soluzione che mettesse in discussione l'"antico diritto divino del monarca" è molto meno liberale dell'altra. Proprio così: "molto meno liberale". Non c'è che dire. Questi post-d'alemiani debbono
essere sempre più realisti del Re.

DON PANCRAZIO

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