1.07.2004

 

CI VOGLIONO DELLE IDEE

Ci vogliono delle idee. Lo sento dire da più parti, sinistra, l’altra parte. Tutti sanno che c’è bisogno di idee per riappropriarsi del senso dello Stato, per riportare a normalità lo Stato di vita che pare sgretolarsi giorno dopo giorno globalmente, anche per via della globalizzazione, in tutto il globo terrestre e non solo.
Ci vogliono delle idee dunque e stamani, il presidente della repubblica Ciampi, deve essersi svegliato con un gran mal di testa, per averne avuto una davvero geniale:
“Regalare ad ogni nuovo nato, e ad ogni coppia che giunge al matrimonio (non è specificato se solo per via religiosa) un tricolore. Partecipare di pioù alle manifestazioni celebrative dello stato.”
Due ideone al prezzo di una, per farci risentire italiani.
Sì tanto di cappello alla presidenziale idea!
Pensate che bello, dopo l’altra ideona governativa, i bimbi che nasceranno saranno in grado di far guadagnare ad una famiglia italica 1000€ ed un tricolore che potrà essere esposto durante i campionati mondiali di calcio, perché a memoria non mi pare di ricordare altre occasioni in cui ho visto bandiere verdi, bianche e rosse sventolare sui balconi.
Quasi, quasi sono stati meglio i tedeschi. Viagra gratis ai dipendenti statali, che non hanno più erezione.
Pare che un 57enne abbia vinto una causa di rimborso del miracoloso farmaco, quindi gratis per tutti.
Ci vogliono delle idee, dicevamo, e prima di me e di voi l’ha detto anche de michelis, lo ricordate? Il plurinquisito veneto dai capelli Carapelli. Il suo faccione da deretano sta affisso per le città con uno slogan ben pensato che recita pressappoco :” Non ci vogliono facce nuove, ma nuove idee…”
E certo perché no?
Basta anche pagare qualcuno che pensi per conto terzi, un po’ come fanno certi ministri che non sanno nemmeno cosa sia un ministero, o come fa il nano presidente che si avvale di un pull di esperti mediaset per far stilare la legge gasparri che dovrà tutelare l’impero televisivo del nano presidente.
Pensare ed avere delle idee.
Anche la sinistra pare averne avuto ultimamente, ma non me le ricordo tutte.
Nuove idee, menti fresche.
A tale proposito mi viene da pensare alle classi dirigenti del futuro. I nostri figli, gli uomini e le donne del domani.
In questi giorni ho potuto dare un’occhiata ai libri di testo di mia figlia che frequenta la quarta elementare. Ricordo il mio sussidiario, c’erano scritte tante cose e la maestra (all’epoca ne bastava una) ci dava da fare “le ricerche”.
Le ricerche erano quelle cose che insegnavano anche a creare un gruppo di lavoro, quindi a socializzare, e costringevano a stare col capo tra libri più grandi di noi. In ogni casa si cercava di avere un’enciclopedia, e si cercava il volume giusto, l’argomento giusto, poi si leggeva si riassumeva, e si scriveva in bella copia.
Il libro dei bimbi di oggi, è assurdamente fine, le scienze piuttosto che la storia sono scarni raccontini favoleggianti. Per sapere il bimbo non deve fare altro che rispondere alle domande che stanno a fondo pagina, dove ci sta pure scritto di aiutarsi a rispondere cercando nel testo appena letto.
Ci vogliono delle idee e penso che un’altra di quelle geniali avute da questa classe barbara dirigente, sia stata quella di riportarci a livelli aberranti di sottosviluppo culturale, in modo da tenere tutti buoni e sopitio.
Questo però fa venire a me un’idea e cioè quella che non c’è altra soluzione, ovvero:
Tocca a noi.
Rita Pani (APOLIDE)

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