12.18.2003

 

Aggressione all'Auchan di Bussolengo (VR)

Carissimi/e metto in rete questo racconto perché ho la certezza che la scelta
fatta dal dipendente Auchan di fermarci quel giorno (anche perché non vi era
refurtiva) sia stato l’atteggiamento “affettuoso” notato alle telecamere fra due
donne e quindi probabilmente pensate come soggetti “ricattabili facilmente”.
Non l’ho potuto scrivere nella denuncia (il mio avvocato me lo ha proibito), ma
vi è stata una continua intimidazione da parte di …… (la mia parola contro la
loro e non voglio….. andare ulteriormente nei casini perché sono troppo potenti
lo sappiamo….. ) perché togliessi il cordino del cell. con il simbolo della
pace, un continuo sfottimento per le tessere di Arci Gay e di Arci Lesbica
(peraltro dello scorso anno ),per la tessera di partito (PdCI ) e non ultimo la
continua richiesta intimata, da parte dei CC, di far venire la mia compagna
(senza permesso di soggiorno e quindi ufficialmente in Polonia) in Caserma (
forse, penso io…. al solo scopo che io non presentassi la denuncia) perché
avvertita che avrebbero dato a lei il foglio di espulsione ed a me una denuncia
(secondo la Bossi-Fini) di nascondere, mantenere e favorire una clandestina.
Sono infuriata ma ancor più spaventata che possano “agire” sulla mia compagna
(morirei) per evitare danni. Tutti questi personaggi (ricordiamoci che l’Auchan
fa parte del gruppo Rinascente) sono troppo potenti, sicuramente si difenderanno
attaccandomi sull’unico mio punto debole.
Oltre al fatto di essere del tutto incensurata mi preme farvi notare che i due
profumi, miracolosamente comparsi a posteriori, hanno un valore (così li vendono
in quel supermercato ) di meno di 15 euro ( sto parlando di tutti e due
insieme).
Insomma vi assicuro che è una enorme montatura, la prova ne è che sono 8 giorni
che il mio Avvocato ed io cerchiamo di vedere la registrazione delle telecamere
poste all’interno ed all’esterno del supermercato (che smonterebbe la loro
montatura ed avvalorerebbe la mia tesi e racconto sull’accaduto) di quel
pomeriggio, senza alcun risultato e dato che é l’Auchan che ne è in possesso,
rischio di non vederle nemmeno in un procedimento penale (nel caso il Gip non mi
archivi il tutto) e quindi rimarrà la mia parola di lesbica comunista contro…..
Un'altra cosa che mi preme sottolineare è che ho girato in grandi magazzini e
supermercati chiedendo quale è la procedura che viene usata nel caso ci sia un
dubbio di taccheggio ( perché è con questa scusa che l’Auchan si difende….) e
vi assicuro che tutti mi hanno ripetuto la stessa cosa cioè: se si nota nella
telecamera qualche cosa di poco chiaro il soggetto od i soggetti vengono fermati
all’uscita invitati ad aprire la borsa o lo zaino (che non avevo e che non aveva
neanche l’altra ragazza), raramente di svuotare le tasche (perché in tasca ci
sta poco nulla e comunque si noterebbe il rigonfiamento), dopo di che se vi è un
rifiuto si chiama l’autorità competente (Polizia, Carabinieri, Finanza). Per
niente e per nessun motivo il dipendente o la guardia giurata si può permettere
di aggredire, picchiare o danneggiare e sequestrare degli effetti privati del
“sospettato” (La mia auto ha riportato 2800.00 euro di danni certificati dal
carrozziere)
Infatti al “maresciallo” (??) Carabiniere a cui ho contestato il comportamento
dei due dipendenti Auchan ha preso subito le distanze da tutto questo e per
giustificare il comportamento dei due CC(in borghese che stavano facendo la
spesa per i fatti loro ed invitati a voce ad intervenire) mi ha detto che
pensava fossi un rapinatore armato e che la mia auto fosse stata da me rubata….
Certo solo i carabinieri delle barzellette possono credere che rubo un auto con
la Rainbow appiccicata davanti e dietro (Daewoo Nubira, GPL macchina sicuramente
veloce adatta ad una rapina…..), carico 3 cani di piccola taglia (due cuccioli
di 50 giorni), mi armo e vado al supermercato per rubare due profumi da 15
euro…….
Conclusione io mi trovo denunciata per rapina, violenza privata, lesioni gravi
(628/610/582 c.p.) tutta un’ammaccatura, polso docciato ed un dolore pazzesco
all’emitorace sx (probabile distacco di una o più costole dallo sterno) e la mia
denuncia sarà probabilmente archiviata.
Per completezza di informazione aggiungo che nessuna chiamata dall’Auchan è
stata fatta né verso il 112 né verso il113, che sono andata subito dai CC per
sporgere denuncia i quali però ……..(descrivo tutto nel racconto a parte quello
che ho specificato qua sopra per ovvi motivi) non hanno ritenuto di accettarla
se non il sabato successivo portata con i due avvocati e ovviamente i danni
fisici sono certificati dal P.S. del paese dove si trova la Caserma CC e
l’Auchan (perché lavorando io nella Sanità non volevo si pensasse avessi usato
conoscenze personali…..).
Pur avendo spedito quintalate di fax ai giornali sull’accaduto nessuno ha
scritto una riga.
Per tutto questo vi chiedi un aiuto come Associazioni o come singoli cittadini,
nel modo in cui credete più opportuno (scrivere o telefonare all’Auchan che deve
rispondere di questi dipendenti “rambo”, contattare giornalisti che conoscete,
ecc. ecc,) perché mi rendo conto che è una battaglia troppo grossa per
combattere da sola e quello che è successo a me sarebbe tranquillamente potuto
succedere a qualsiasi di voi…..
Abbordare, rimorchiare o se preferite “provarci” con una ragazza in un
supermercato non mi risulta ancora essere reato…….
Simonetta Brizzi

...............................Il racconto dei fatti.................................

Entriamo nel supermercato lasciando io i miei 3 cani (la mamma e due cuccioli)
in macchina. Offro alla ragazza extracomunitaria parecchio più giovane di me, in
mia compagnia un caffè alle macchinette all’interno del supermercato. Ci
fermiamo pochi secondi presso lo scaffale dei profumi, chiacchieriamo e ci
trattiamo probabilmente in modo molto affettuoso. Nel frattempo ho finito di
bere ed infilo il bicchiere vuoto nel bicchiere vuoto della ragazza che sta
ancora annusando i profumi. Lei appoggia i bicchieri vuoti sullo scaffale dei
profumi, quando me ne accorgo li prendo e cerco un cestino per gettarli via,
ovviamente li porto vicino alla macchinetta del caffè dove c’è un porta rifiuti.
Faccio questa operazione da sola. Torno alla corsia dei profumi ma la ragazza
non c’è, mi guardo un po’ in giro e poi la vedo nel reparto di intimo femminile
che sta guardando della biancheria. Ci avviamo verso le scatolette di cibo per
cani ne mettiamo nel cesto circa 10 ed andiamo alla cassa libera (mi pare la 2).
La ragazza mi aiuta ed insacchetta la roba io pago e prendo lo scontrino che
per abitudine metto nel portafoglio. Stiamo uscendo e sono avvicinata da due
signori il primo con un maglione rosso con la A penso simbolo dell’Auchan, un
paio di pantaloni grigi e un pizzetto curato (per comodità lo chiamerò il rosso)
il secondo vestito di blu con una giacca a vento blu sbottonata capello mosso e
un po’ lungo ed una cartellina in mano. Il rosso molto gentilmente mi chiede se
possiamo seguirlo in ufficio per una ricerca di marketing fatta a campione sui
clienti. Io spiego che ho i cani in macchina e che ho un mal di testa bestiale,
assicura sorridendo che ci vorranno solo pochi minuti, quindi rassegnata li
seguo e la ragazza mi viene dietro con la borsa della spesa. Durante il corto
tragitto ci chiede sorridente se siamo clienti abituali (rispondo si) e via di
questo passo. Comincio a preoccuparmi quando apre con le chiavi una porta e ci
introduce in un locale ove non c’e nulla, ovvero un tavolo due seggiole ma non
un PC, una macchina da scrivere che ne so dei fogli una penna assolutamente
nulla. Io mi siedo e la ragazza appoggia la spesa sulla seggiola e sta davanti a
questa in piedi. Io chiedo immediatamente perché ci hanno portato lì chiaramente
non è una ricerca di mercato. Questo mi dice di stare zitta di non fare la furba
e che le domande le fa lui ,io ribatto che almeno si qualifichi estraggo il mio
documento (lo stato civile risulta essere CONIUGATA) sempre a bassa voce e
pacatamente e chiedo a lui di fare altrettanto. Lui non si qualifica e mi ripete
di non fare la furba con fare molto intimidatorio. Gli faccio notare che io sono
seduta tranquilla ha il mio documento e che per quanto ne so io da quel momento
ero trattenuta contro la mia volontà e mi rivolgo al blu chiedendo cosa sto
facendo perché il suo amico o collega se la prenda tanto, questo mi risponde
testualmente che “non occorre ballare per fare i furbi” mi limito ad uno
“scusi?” di risposta. Il rosso riprende: “ Cosa avete fatto dentro al
supermercato?”. Risposta ovvia : “ Ho comperato delle cose e bevuto un caffè!”
Mi chiede dove sono queste cose e tiro fuori la borsa da dietro la ragazza e
gli allungo il biglietto di avvenuto pagamento. Mentre questo controlla gli
faccio notare che non mi ha ancora detto chi è che non so perché ci ha portate
lì che io lì non ci voglio stare sono stanca ho mal di testa e i cani in
macchina. (ti assicuro che non ho fatto del casino e chiamato i carabinieri
perché c’era la ragazza spaventata sicuramente senza documenti di soggiorno). Mi
riprendo il documento e mi alzo. Questo mi rifà sedere in malo modo e mi chiede
dove è il resto della roba. Io parto per la tangente mi inviperisco perché non
capisco più se questo vuole rapinarmi, se è un pazzo o solo un pirla. La ragazza
comincia a piangere spaventata. Svuoto le tasche per accertarmi che questo non
pensi davvero che abbia rubato qualche cosa all’interno e quando metto sul
tavolo le pastiglie integratrice per la mia cagna che allatta questo urla che
queste non c’erano sullo scontrino. Gli faccio vedere che sono medicine
veterinarie e non si vendono nei supermercati e questo me le sequestra e non me
le rende. Poi verso la ragazza che ha visto essere la più debole gli intima di
vuotare le tasche e di dargli un documento. Questa tira fuori 2 profumi aperti
di cui uno sono certa era il suo: ADIDAS ARANCIO l’altro francamente non l’avevo
mai visto. Questo continua ad urlarle che tiri fuori anche il resto questa
ribalta tutte le tasche per un pelo non si sveste e io che sono scioccata dalla
scena dico alla ragazza che è meglio che con il cell chiami i carabinieri o la
polizia. Questo la spaventa ancora di più e mi dice di non farlo perché ha paura
che la mandino via dall’Italia. A questo punto cerco di calmare il tipo e chiedo
come sia possibile che abbia preso due profumi aperti, consumati e senza
scatola.
Questo mi dice che si vede tutto dalla registrazione della telecamera e che la
scatola l’ha appoggiata fra le coca cole???? (non ci siamo neanche passate
vicine) A questo punto a me viene il dubbio che il profumo che non conosco
l’abbia preso davvero e chiedo di vedere la registrazione e la scatola vuota e
che ero comunque disposta a pagare il tutto anche le pastiglie basta che facesse
un prezzo e me ne potessi quindi andare. Questo dice che non mi fa vedere nulla
e fa strani discorsi sulle telecamere e le registrazioni, mi rendo conto che lui
ha frainteso e pensa che la ragazza sia spaventata, che io cerco un accordo e
non chiamo la polizia solo per evitare vengano divulgate queste famose
registrazioni credendo che siano per noi “compromettenti” gli atteggiamenti
che abbiamo tenuto all’interno del supermercato….. ( sicuramente non abbiamo
fatto del sesso…. )A questo punto io taccio e aspetto la ragazza continua a
piangere e a giurare che non ha preso niente, il tipo continua a minacciare
l’altro si defila. Dopo un tot di tempo il “rosso” mi dice testualmente che lui
sarà gentile con noi se noi saremo gentili con lui….. e ci chiede dei soldi per
non sporgere denuncia (????) e non mostrare i filmati. A questo punto io vado
fuori di testa perché ho avuto la certezza che non era in buona fede, era
passata quasi un ora non aveva chiamato ne polizia ne carabinieri e lì non
arrivava nessuno neanche un collega o qualcuno della vigilanza e gli ho urlato:
“ Adesso o mi lasci andare tanto hai i miei dati e le registrazioni delle
telecamere o ti denuncio io per tentata estorsione e sequestro!” ho urlato alla
ragazza di uscire io ho estratto dalle tasca il cell per chiamare la Polizia.
Questo, intanto, aveva preso la ragazza per un orecchio l’ha mollata per
prendere il mio polso dx perché non telefonassi sono riuscita a divincolarmi e
sono uscita dalla porta. Appena ha visto gente mi ha mollato e io sono andata
difilata verso l’auto e ho sentito chiaramente il rosso che diceva a qualcuno
(era dietro le mie spalle) non posso fermarla non ha refurtiva.
Sono salita in auto tirando dentro la ragazza che tremava come una foglia ho
chiuso con la chiusura centralizzata e mi sono avviata verso l’uscita del
parcheggio dalla parte della stradina. Mi sono fermata perché dovevo immettermi
sulla statale ed avevo davanti un’altra auto, il rosso è arrivato mi si è messo
davanti al cofano ed ha cominciato a prendere a pugni e a calci l’auto ed a
urlare e minacciare, il cane abbaiava come un pazzo ed io ero in panico completo
ho fatto retromarcia e sono rientrata nel parcheggio del supermercato per uscire
dal sottopasso pensando che lì c’era tanta gente quindi non mi avrebbe fatto
nulla e sarei uscita dall’altra parte prendendo il sottopassaggio o il raccordo
per la statale che porta a Bussolengo.
A questo punto nel parcheggio un tipo vestito di scuro, con un sacchetto nella
mano destra che ha fatto il gesto di puntarmi una pistola (accasciato braccia
tese davanti alla faccia come nei film americani) e a me è proprio parso che ne
avesse una, mentre un secondo tentava di aprirmi la portiera. Io ero in panico
pensavo mi avrebbe sparato ed ho cercato di infilarmi nel sottopasso mentre un
gippone o una monovolume blu tentava di tagliarmi la strada, arrivata
all’imbocco del sottopasso avevo una macchina davanti e quindi andavo piano
avevo sempre questo attaccato alla portiera e dallo specchietto ho visto tre che
mi correvano dietro urlando, non ho sentito una parola perché avevo tutti e tre
i cani spaventati che abbaiavano come matti.
Infilato il sottopasso ho accelerato e giunta all’immissione sulla statale verso
VR mi sono fermata perché avevo un auto davanti ( che dato il traffico non
riusciva ad immettersi sulla statale) li avevo seminati e volevo calmare e
mettere a posto i cani che erano come impazziti sul sedile posteriore liberi
peraltro. Sono scesa ho aperto la portiera posteriore. Mi si è affiancato un
altro signore a piedi con gli occhiali vestito di marrone che mi ha preso dai
capelli e strattonato la spalla sx ( io avevo i piedi fuori dalla macchina ed
ero chinata sul sedile posteriore per accudire i cani) la ragazza ha ripreso ad
urlare io ho mollato un calcio al tipo e mi sono buttata dentro l’auto mentre
urlavo alla tipa di chiudere la centralizzata. Il “marrone” ha calciato e dato
pugni violenti alla fiancata urlandomi scendi bastarda che ti pesto ripetuto più
volte io intanto saltavo al posto di guida. Io gli ho urlato che sarei scesa
davanti ai carabinieri di S. Massimo. Fin che ero ancora ferma è salito sul
cofano e ha battuto sul cristallo procurando delle crepe, qua i cani hanno
ricominciato ad abbaiare come pazzi. Sempre più spaventata sono partita
lentamente sperando che scendesse. Avevo paura che mi si scoppiasse il vetro in
faccia per i continui pugni. Lui si è attaccato al cofano e con le scarpe
batteva sul cofano. Questo ha continuato ad urlare e minacciare dicendomi che
era della polizia e mi rovinava, per tre volte io mi sono fermata per dargli
modo di mostrarmi un documento e per farlo scendere dicendogli ripetutamente che
sarei andata dai carabinieri di S. Massimo finchè mi si è affiancata sul lato
destro sulla corsia di emergenza un auto (ero sul cavalcavia della superstrada
circa 800 metri da dove era salito) mi sono fermata per la quarta volta e
l’individuo in marron è finalmente sceso dal mio cofano per piazzarsi davanti
all’altra auto. Io ingrano la marcia arrivo a S. Massimo lascio la ragazza ad un
incrocio perché voleva scendere, porto i cani a casa e vado direttamente in
caserma dove raccontato tutto per sommi capi ad un carabiniere che mi dice che
ho fatto bene a non fermarmi perché gli risulta non aver ricevuto nessuna
chiamata dall’Auchan ed a pochi metri di distanza (davanti all’hotel Elefante)
era avvenuto 20 minuti prima un furto (è ancora lì il Signore rapinato) mi dice
anche che manca l’ufficiale che raccoglie le denunce e che mi conviene andare
alla stazione dei carabinieri di Bussolengo perché tanto è lì il comando di
pertinenza ed è lì che avrebbero comunque spedito la denuncia. Mi scrive su di
un biglietto il numero dei CC di Bussolengo perché non sa dirmi di preciso dove
si trovino. Ritorno all’auto mi siedo perché tremavo come una foglia e volevo
calmarmi prima di riprendere a guidare bevo dell’acqua che tengo sempre in auto
e guardo i danni e le ammaccature sulla carrozzeria. Telefono con il mio
cellulare ai CC di Buss. Mi qualifico dico che sono stata aggredita all’Auchan e
mi faccio spiegare la strada per arrivare. Parto e dopo pochi minuti mi chiama
una vicina per dirmi che c’è una pattuglia della polizia sotto casa ed un
poliziotto che suona al campanello del mio appartamento. Le chiedo di avvertirli
che se mi cercano sto andando dai Carabinieri di Bussolengo. Arrivo a Bussolengo
chiedo di fare la denuncia , racconto per sommi capi quello che e successo al
Carabiniere Il quale continua a rispondere al telefono e mi rendo conto che
parla di me perché continua a dire è qui davanti. Gentilmente poi mi dice di
aspettare in sala d’aspetto perché il PC non funziona. Dopo un po’ arriva prima
uno con la divisa dell’Auchan che mi dice che ho rubato un profumo e va di là
direttamente e poi arrivano due in borghese che urlano immediatamente che loro
non avevano la pistola. L’ufficiale fa controllare se avevano la pistola
d’ordinanza in camera intanto io chiedo ma chi siete non vi ho neanche visti. Il
Signore dell’Auchan mi dice che quello vestito di scuro con i capelli a spazzola
è quello che ha finto di puntarmi la pistola era quello insomma con il sacchetto
in mano .Io chiedo a questi due il perché non si sono qualificati, perché non
hanno agitato una paletta fatto vedere un tesserino e se stavano facendo
servizio in borghese, chi li aveva chiamati. Non ho ottenuto nessuna risposta.
Qua in caserma mi vengono fatte le pressioni che ho già scritto prima e che non
ho denunciato per i motivi che ho spiegato dopo di che mi hanno ricacciato nella
saletta e si sono messi a scrivere al PC a questo punto era evidente che era una
scusa e che non volevano prendere la mia denuncia e sentire la mia versione dei
fatti. Ho detto che me ne sarei andata e mi hanno detto che non potevo perché
ero in stato di fermo e allora ho chiamato un mio amico avvocato al cell che
fortunatamente nel giro di una mezz’ora è arrivato.
Gli ho detto per sommi capi quello che è successo mi ha raccomandato di non
rispondere a nessuna delle loro provocazioni e quindi mi sono messa seduta
tranquilla ed in silenzio. Ha parlato con l’ufficiale di guardia (ovviamente mi
hanno lasciato nello stanzino) e mi ha detto che stavano aspettando la convalida
del fermo da parte del magistrato. Mi ha informato, inoltre che i capi di
imputazione non reggevano assolutamente ma che rischiavo la galera se il Gip
avesso convalidato il fermo almeno fino all’udienza del tribunale della libertà.
Ho passato davvero un brutto pomeriggio anche perché le botte cominciavano a
farsi sentire ed ero fisicamente uno straccio. A sera mi hanno detto che potevo
andarmene e mi sono fatta portare al pronto soccorso.
Questo è successo martedì 9, passato lo sconcerto ed essendomi almeno un poco
ristabilita sabato 13 ho portato la denuncia non in Procura ma agli stessi
Carabinieri di Bussolengo sperando che la leggessero ed almeno sapessero la
verità dei fatti (spero sempre nella buona fede di tutti ).

Comments:
tieni duro ,furto o no ,bisogna che ci si comporti bene ,e un agente ha il dovere più di chiunque altro ,di avere un comportamento impeccabile perche rappresenta la legge ,non puo fare di essa la sua arma per giustificarsi ogni sopruso.
non fermarti .auguri.
 
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