11.26.2003

 

Sregolatezze del 26/11/2003

«Naturalmente Sabina» - dice papà Paolo Guzzanti, che prima raccontava le barzellette a Scalfari (che lo fece inviato), poi le ha raccontate a Mieli (che lo mandò in America) e adesso le racconta a Berlusconi (al quale sono piaciute tanto che lo ha fatto vice-direttore e senatore) - «fa parte di un universo politico che pensa che il governo si debba abbattere... Questo è adesso un dettaglio. Il vero problema è di principio». Il problema è che chiedere di vedere prima la registrazione di una puntata di RaiOt «è un'azione stupidamente censoria. La Rai si è voluta suicidare e i consumatori, tutti coloro che pagano il canone dovrebbero chiedere il risarcimento dei danni». Si capisce allora perché Paolo Guzzanti riesca invece a frenare il suo impetuoso sdegno per i casi di Enzo Biagi, Michele Santoro e Daniele Luttazzi: loro non sono stati registrati e censurati: sono stati semplicemente cacciati e oscurati. Che è notoriamente tutta un'altra cosa. E poi: Biagi, Santoro e Luttazzi sono forse, rispettivamente, suo padre, suo fratello e suo cugino?

DON PANCRAZIO

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