11.26.2003

 

Sregolatezze del 25/11/2003

A pag.13, il capo dei senatori della Margherita, Tex Willer Bordon, prendendo atto che Berlusconi si è liberato della giustizia per via politica, ammonisce l'opposizione: «Sbaglia chi spera di liberarsi di Berlusconi per via giudiziaria». Ma è a pag. 9 del Giornale berlusconiano che il leader dei riformisti diessini, Enricuccio Morando, mette definitivamente i puntini sulle "i" in materia: «Basta tribunali, la sinistra faccia politica», laddove si sottintende che l'esercizio della politica da parte della sinistra e quello della giustizia da parte della magistratura siano attività alternative e incompatibili. Tanto è vero che ora, con la sentenza sull'affare Sme, «io sono contento del risultato politico finale» (il «risultato politico» di una sentenza? deve essere un intreccio di categorie molto liberal...). Eh sì, perché a sinistra «qualcuno aveva riposto delle speranze politiche nell'esito delle vicende giudiziarie di Silvio Berlusconi». Le speranze giudiziarie riposte, coltivate e imposte da Berlusconi alle vicende politiche? Incubi da massimalismo, fantasmi da girotondismo. «Ripeto: nel centrosinistra bisogna convincersi che sul mercato della politica la battaglia giudiziaria non paga». Dobbiamo diventare finalmente un paese normale: e in un paese normale, si sa, è la battaglia politica che paga sul mercato giudiziario.

DON PANCRAZIO

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