11.18.2003

 

Non prendiamoci in giro

Un'opera di pace o di pacificazione non la si può fare al fianco ed al seguito di una parte belligerante.

Al di là di ogni considerazione sull'opportunità o meno di una guerra unilaterale, imposta con la sola giustificazione
della menzogna e della forza, a suo tempo chiaramente espressa, qualsiasi intervento umanitario e di peacekeeping deve collocarsi sotto l'egida di forze internazionali concordate ed accettate anche dai Paesi arabi, e sotto la guida di un' ONU, messa finalmente in grado di funzionare, dai suoi Stati membri (opera questa di grande valore per la pace
se ci si decidesse a farla invece di riempirsi la bocca della parola "pace", e poi continuare a fare il contrario).

Tutto questo in un quadro di rapida formazione di un governo iraqeno democratico e libero.

Lassalle

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