11.21.2003

 

LIBERO CONDANNATO

Libero condannato: diffamò la Cgil
Il quotidiano «Libero» dovrà risarcire al Cgil e Sergio Cofferati per le affermazioni false e diffamatorie contenute in due articoli pubblicati il 21 marzo del 2002, pochi giorni dopo l'omicidio di Marco Biagi. La sentenza emessa martedì dal tribunale di Monza dopo la querela da parte dell'organizzazione sindacale e del suo ex leader, condanna infatti il
quotidiano e per due dei suoi giornalisti. L'episodio riguarda due articoli del 21 marzo 2002. Negli articoli si sosteneva che «Cofferati indicava Marco Biagi come nemico e traditore» e che i volantini della Fiom della Electrolux affermavano che «la Cgil indicava ai terroristi i bersagli da colpire». Gli articoli erano apparsi immediatamente dopo l'omicidio di Marco Biagi e alla vigilia della manifestazione nazionale della Cgil che avrebbe portato a Roma tre milioni di persone in difesa
dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.
Con una sentenza di oltre venti pagine il tribunale di Monza ha giudicato i due articoli di natura palesemente diffamatoria di entrambi gli articoli e dispone la liquidazione del danno in termini economici pari a 45mila e cinquecento euro per la Cgil e 21 mila euro per Sergio Cofferati. Somme che saranno intermante devolute a Emergency, come indicato nella denuncia.
Il tribunale ha anche disposto la pubblicazione integrale della sentenza su «Libero» e su «Repubblica» entro due mesi dalla data di pubblicazione della stessa, nonché il rimborso delle spese processuali.
SERGIO

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