11.21.2003

 

IERI IN CAMPIDOGLIO

Ieri sera, nella Promoteca del Campidoglio, col bravo sindaco Veltroni, la Treccani ha presentato la sua nuova Enciclopedia sul Cinema.
Tra gli altri, al tavolo dei presentatori che si sono dilungati in retoriche esaltazioni del cinema e dei suoi autori, sedeva Riccardo Tozzi, già mezze maniche Fininvest, oggi produttore di fiction e di cinema.
Il signor Tozzi era quello che nel 1994, protavoce del piduista appena eletto a premier, osò dire con faccia tosta notevole la seguente frase davanti a 400 Autori di cinema e di TV:
"Avendo solato 243 miliardi allo Stato possiamo dedicarne 25 allafiction".
Il Tozzi si riferiva alla truffa ordita dal suo padrone che aveva spacciato un piccolo acquisto di diritti TV per un colossale
investimento di mille miliardi e così, abusando della sua propria tremontina, avea truffato lo Stato che stava governando (oggi Mediaset ha usato il condono sempre tremontino per parare quell'evasione, ma resta in piedi il fatto penale, noto in Europa come "la pulcinellata").
Due anni dopo, caduto il governo del piduista per i calci in culo datigli da Bossi, il Tozzi parlava di nuovo all'assemblea degli autori di cinema e TV e rispondeva sgarbatamente a una contestazione dicendo che "in fondo siamo tutti venditori di sapone".
Poi chè nessuno degli autori reagiva, io mi alzai e me ne andai dicendo che se lì si erano riuniti dei venditori di sapone io avevo sbagliato assemblea. Brusio ma nessuna protesta, silenzio anche da Giorgio Capitani, allora neopresidente degli autori televisivi, che evidentemente si sentiva un bravo venditore di sapone.
Così ieri nella Promoteca del Campidoglio è stato buffissimo vedere quel Tozzi, che reputa noi autori di cinema tutti venditori di sapone, annuire alle parole del sindaco di Roma e a quelle di retorica esaltazione dei suoi "colleghi" (chissà se vendevano "Dixan" o "Ace"?).

;-))))



RAI: Censurata la grande Sabina! Liberiamo l'Italia dal tiranno!

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