11.16.2003

 

ATTENZIONE ALLE PAROLE

Bisogna fare attenzione, quando si leggono i giornali, ma altrettanta attenzione dovrebbe essere usata da chi scrive per noi, e poi, mi va di ribadire che le parole sono importanti, ed allora bisognerebbe usarle con cautela e ponderazione.
Basterebbe prendere la parola ‘eroe’ per capire meglio.
La Repubblica è riuscita ad usarla in ben due notizie riportate questa mattina nella testata on-line.
La prima volta (quella più grossa) per dirci che i soldati italiani erano rientrati, ieri a Ciampino, la seconda volta (quella più piccola) per raccontarci che erano rientrati i due eroi dell’isola dei famosi.
Mi astengo da ogni commento, anche pregiandomi del fatto di non aver assistito mai a quella che pare essere la trasmissione del secolo.
E a proposito comprendo ora quanto sia importante, ancora e dopo mezzo secolo, la divulgazione elettrodomestica. Trovo un trafiletto nel quale si fa il conto degli spettatori che ieri hanno assistito al rientro delle salme, in diretta TV. Anche io ne facevo parte, ma mai mi sarei aspettata di trovarlo così narrato nei giornali (Copio e incollo) Il maggior numero di telespettatori si è avuto sulla Rai, lper a straordinaria del Tg1, in onda dalle 16.39 alle 18.00: è stata seguita da 3.816.000 telespettatori con il 33.33 di share; la staffetta è poi passata al Tg2, in onda dalle 18.000 alle 18.51 (prolungando la normale programmazione) con uno share del 26.26 per cento pari a ………... (red)
Anche stavolta non commento e passo oltre.
Audience. Che parola importante.
Io seguivo la 7, la solerte telecronista sottolineava la civiltà e la compostezza dei familiari delle vittime, nessun pianto, nemmeno un sospiro; con eleganza segnalava l’incredibile silenzio che era calato sulla pista dopo lo spegnimento dei motori dell’Ercules.
Silenzio spezzato solo, per ben due volte, dallo squillo spasmodico dell’italico cellulare.
RITA PANI (APOLIDE)

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