10.24.2003

 

LA DIGOS NELLA REDAZIONE DELL'UNITA'

La Digos nella redazione de l'Unità.

Il Cdr deuncia: «maldestra censura preventiva»
di red.

Nella notte tra mercoledì e giovedì un agente in borghese della Digos di
Roma si è presentato intorno all'una di notte nella sede de «l'Unità»,
mostrando il tesserino. È andato in tipografia e da lì ha direttamente
prelevato le fotocopie delle bozze del giornale che di lì a poco sarebbe
stato in edicola.

Quale il motivo di questa intrusione? La Questura di Roma, ufficiosamente,
pur confermando l'identità dell'agente, non ha fornito finora risposta a
questa domanda, parlando, sempre ufficiosamente, di un'operazione di
routine.

La redazione de «l'Unità» - nel comunicato del Cdr - ritiene l'episodio
allarmante ed ispirato ad «una sorta di maldestra censura preventiva nei
confronti del giornale dell'opposizione». Perchè infatti sequestrare il
quotidiano prima della sua uscita? Perchè presentarsi senza esibire un
mandato di perquisizione e senza avvertire la direzione del giornale di una
eventuale esigenza di indagine?

Il Comitato di Redazione de l'Unità chiede ora alle istituzioni responsabili
di fornire le adeguate spiegazioni «su un atto che appare di una gravità
eccezionale, limitativo della libertà di stampa».


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