9.16.2003

 

Un gradino alla volta

Mi piacerebbe capire cosa significa affermare che "oggi non c'è
alternativa a questo governo". A parte il fatto che esiste sempre
un'alternativa a qualunque situazione, nel caso del governo
Berlusconi qualunque situazione ha l'aria di essere un'alternativa ad
un governo che di fatto non è tale. Un governo opera scelte, giuste
o sbagliate, nell'interesse pubblico. Qualcuno sa citarmi una sola
scelta del governo Berlusconi che sia stata fatta per un interesse
che non fosse il suo personale o della ristretta cerchia di pessimi
individui che a lui fanno capo e lo sostengono contro ogni decenza
ed ogni logica? Berlusconi ha votato leggi che gli facevano comodo
per mettere la museruola ai giudici che indagavano sulle sue molte
e squallide attività illecite; ha promulgato o fatto promulgare leggi
che rinsaldassero il suo impero economico; ha fatto licenziare i
giornalisti a lui sgraditi; ha tentato di infangare l'opposizione
pagando improbabilissimi testimoni di improbabili atti di corruzione;
ha bloccato ogni investimento pubblico (solo lo 0,1 del PIL è oggi
destinato alle misure per lo sviluppo) per lasciare ai suoi sgherri
qualche briciola da razziare nel totale dissesto delle finanze
pubbliche; ha perfino varato una legge contro l'importazione dei
ragni esotici perchè i ragni gli fanno senso. Quale governo non
sarebbe mille volte meglio di questo scempio continuo di ogni
norma che sta alla base non dico della vita democratica, ma della
più elementare logica della convivenza civile? Sono tra coloro che
hanno detestato e detestano ciò che il centrosinistra è diventato
sotto la malaccorta guida dalemiana, trovo Fassino e Rutelli
detestabili quasi quanto le loro posizioni politiche, penso che il
governo dell'Ulivo, da Prodi ad Amato, sia stato il peggior governo
della storia repubblicana fino al 13 maggio 2001, data in cui è stata
dimostrata per l'ennesima volta la veridicità dell'antica massima
secondo la quale non c'è fine al peggio. Oggi penso che perfino
quel centrosinistra da operetta e traditore di ogni aspettativa di
giustizia sociale fosse meglio del letamaio di strafottenza e
devastazione civile in cui questo governo ci costringe ogni giorno a
sguazzare. Cazzo, perfino il primo che passa sarebbe meglio,
perfino mia suocera, e Dio sa quanto la amo. Perciò, caro
Pomodoro, leviamoci al più presto dai piedi la mafia dalle istituzioni
repubblicane; qualsiasi alternativa è preferibile ai non governanti.
Poi verrà anche il momento di fare i conti con i cattivi, i pessimi e
gli squallidi governanti che albergano nel centrosinistra, ma
bisogna iniziare ora. Il baratro in cui siamo caduti è così profondo
che non potremo mai uscirne se non un gradino alla volta, ed è
straora di iniziare a fare il primo passo.



Gianluca Freda

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