9.24.2003

 

SREGOLATEZZE DEL 24 SETTEMBRE

Ricordate? Il 3 luglio del 2002, Claudio Scajola era costretto a dimettersi
da ministro dell'Interno per aver dato del "rompicoglioni" a Marco Biagi, il
consulente del governo senza scorta assassinato a Bologna dalla Br. E il
Cavaliere lo premiò facendolo coordinatore di Forza Italia. In autunno,
però, Scajola ebbe un altro premio, questa volta dal Dipartimento di
Pubblica Sicurezza: un lussuoso appartamento ai Parioli del valore di due
miliardi e cento milioni di lire - salone, camino angolare, quattro stanze
da letto, quattro bagni, una megacucina, due terrazzi, box e cantina - a
titolo ovviamente ovviamente gratuito (fonte Articolo 21). L'appartamento,
di cui Scajola gode tuttora, era stato sequestrato a un camorrista e
destinato "per finalità di ordine pubblico, in modo rigorosamente
transitorio, a favore di personalità istituzionali in relazione all'incarico
rivestito". Nel caso, non sembrano sussistere né la "transitorietà" della
destinazione, né la fattispecie dell'"incarico rivestito", a meno ovviamente
che non si voglia considerare Forza Italia una istituzione pubblica e
l'impudenza di fornire alle vittime di terroristi la patente di
"rompicoglioni" una funzione pubblica.

DON PANCRAZIO

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