6.15.2003

 

Operazione Tronfio



Eh, lo so che questa tornata elettorale non è stata propriamente felice per noi della grande coalizione liberista di governo, ma tutto è dipeso dalla confusione ingenerata dagli organi di disinformazione sovietici: evidentemente molti non hanno capito che, l’astensionismo a cui mi sono esplicitamente dichiarato favorevole in veste di presidente del Consiglio, era da intendersi solamente per la imminente consultazione referendaria sull’articolo 18. Infatti, se sommiamo i voti espressi a nostro favore e quelli degli astenuti, si comprenderà facilmente come il consenso per la nostra politica di governo sia quasi plebiscitario. Del resto, basta considerare che là dove la gente è più attenta alla campagna elettorale, Forza Mafia è riuscita a riconfermarsi senza problemi. Anche se, ad onor del vero, non tutto è filato per il verso giusto neanche lì: a Ragusa, per esempio, qualcuno non si è attenuto in maniera pedissequa alle indicazioni impartitegli ed è stato sorpreso a scattare delle fotografie alla scheda elettorale all’interno della cabina. Ad insospettire il presidente di commissione, non è stato tanto il lampo del flash o il “cheese” pronunciato subito prima dello scatto, quanto piuttosto il fatto che l’individuo sia rimasto poi in attesa dello sviluppo accanto alla cabina. E tutto perché non sono sceso in campo direttamente a seguire la campagna elettorale, ma avevo troppo da fare ad inventare impegni per rimandare il processo di Milano: le finali di Coppa Italia, quella di Champions League... e purtroppo il campionato l'abbiamo perso per colpa dei "fischietti rossi". A questo proposito ho deciso che il programma delle riforme riguarderà anche la gloriosa squadra di cui sono presidente: cambieremo, innanzi tutto, i colori sociali. Non saranno più rosso-neri, ma bruttatonalitàdicolorechericordaicomunisti-neri. E, tanto per dare il buon esempio, sposteremo il Meazza a Perugia.
Per evitare le udienze sono perfino arrivato in Lussemburgo dove non mi aspettava nessuno, così sono dovuto restare in piedi, ma non se n’è accorto nessuno, almeno fino a quando mi sono addormentato. A proposito di processi, Previti nel frattempo ha ricusato ancora una volta i giudici: questa volta pretende di essere interrogato esclusivamente da Socci o da Vespa.
Fortunatamente c'è anche qualche evento positivo: abbiamo varato appena in tempo la riforma del lavoro. Adesso che i soliti giudici rossi hanno deciso di reintegrare Santoro in Rai, voglio proprio divertirmi!
Ho appunto deciso di rendere pubblica una sua dichiarazione: "Per cortesia, fallo per me, vammi a prendere il Berlucchi, il Lambrusco e i panini che ho lasciato in auto, che è l'unica nera, quella grande che sta con l'autista". Ovviamente, sarà mandata in onda secondo le nuove norme che regolano i contratti di lavoro intermittente, per cui il testo assumerà più o meno questa forma: "Per... me... Berlu... sco... ni... è... un... grande... sta... tista".
dirtyboots

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